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Posts written by ~™«×Zaphkiel×»™~

view post Posted: 8/8/2013, 20:04 L'avvento della fine p2 - Racconti
CAPITOLO 11:contro i demoni.

"Svegliatevi!"
"Che vuoi Raven?""
"è tardi,e la colazione è pronta."
"Scendo subito!"disse Elsword.
"E tu Chung?"disse Raven,
"Non mi prenderai per la gola"rispose Chung.
"Calista sta aspettando fuo..."
"Ancora non hai fatto colazione Raven?"disse Chung,con la colazione finita.
"Che lampo."
"Io vado a trovare le ragazze."disse Elsword.
"Anche io!"Rispose Chung,e uscirono senza che Raven se ne accorse."
"I giovani."
Raven uscì dalla tenda e si diresse verso la tenda delle ragazze.
Elsword e Aisha non c'erano,mentre Chung stava parlando(In verità ascoltava)con le ragazze.
"Ragazzi,dobbiamo andare da Vanessa.Dove sono Elsword e Aisha?"
"Sono usciti.Credo siano verso la piazza della torre dell'orologgio."
"Ok,vado a chiamarli"disse Raven.
La piazza non era lontana.
Appena arrivato,sentì la voce di Elsword
"Credo che dovremmo dirglielo?"
"Non so come reagirebbero.Per adesso,non diciamo niente,ok?"
"Come vuoi tu."
"Disturbo?
Raven entrò di scatto.
Elsword e Aisha erano totalmente rossi.
"Nono."rispose Elsword."Daquando sei qui?"
"Appena arrivato"Rispose Raven."Venite piccioncini.Dobbiamo andare da Vanessa."
"Okok."risposero,e lo seguirono.
Elsword e Aisha erano piuttosto scocciati.
"Ragazzi,siamo tutti."disse Raven,entrando nella stanza.
"Ragazzi,vi dispiace..." Calista divenne rossa"...se vengo con voi?"
"Certo che si"rispose Elsword"e nessuno è in disaccordo no?"
"Certo"risposero tutti(Tranne Eve,che sembrava piuttosto contrariata).
"Andiamo!"aggiunse Elsword.
Elsword e co andarono alla tenda di Vanessa.
"Finalmente siete arrivati."disse Vanessa"Allora,siete sicuri di provare questa missione?"
"Certo!"risposero in coro.
"Allora,ecco il nostro piano di attacco.Voi vi dirigerete verso il distretto N3,per poi passare per il primo ponte dei ponti gemelli e attraversare la via del palazzo.Da quel punto,dovrete attraversare il secondo ponte dei ponti gemelli,attraversare il quartiere dei commercianti e infine andare a porta sud per aprire il cancello di porta sud,cosi le nostre truppe potranno entrare per riconquistare Belder.Durante il cammino dovrete distruggere tutti i demoni che incontrate."
"Allora,in parole povere,si volete fare andare allo sbaraglio incontro ai demoni di tutta Belder,per aprire una stupida porta dall'altro capo della città?rispose Elsword.
Uao che piano"aggiunse Chung.
"In parole povere,è così"rispondendo alla risposta di Elsword e Chung.
"Ok va bene.Ragazzi,liberiamo Belder!"dissero in coro Elsword e Chung.
"Si!"risposero in coro i compagni.


CAPITOLO 12:strani esseri

"Ormai siamo al 3 distretto."disse Calista
"Confermo"rispose Eve.
"Strano che non abbiamo incontrati demoni,,,"
e come il detto parli del diavolo e spuntano le corna,dal nulla apparve un demone gigante.
Era tutto grigio,con un rivestimento nero sulla testa,che lo faceva sembrare un essere senza testa.
Non aveva una tattica precisa,menava pugni da tutte le parti,oppure ruotava su se stesso per allontanare la squadra.
Erano tutti pronti ad attaccarlo,quando Calista,con una velocità inaudita,sfrecciò verso il mostro indossando il guanto.
LANCETTA DEL DESTINO!
Dalla mano col guanto di Calista comparve una spada a forma di lancetta di orologio.
"Muori,mostro!"
e conficcò la sua spada nel cuore del mostro.
Il mostro cominciò a sputare sangue,dopodiche stramazzo a terra.
Ritornò indietro,mentre la sua spada spariva e rimetteva il guanto nella sua borsa.
"Non voglio commenti,ognuno combatte come vuole,e io odio i demoni."

I ragazzi continuarono a correre fino verso il primo ponte.
Errano appena arrivati,quando:
"Guarda guarda,7 ragazzini.è così disperata la popolazione di Belder?Poco male,vi eliminerò tutti."
una figura era appollaiata su un basimento del ponte.
La voce era femminile.
Scrutò tutti i loro,quando ebbe un sussulto.
"Calista,come ti va la vita?"
Come sapeva il nome di Calista?
"Bene,sorella"
Che?Calista sorella di quella figura?Nessuno si credeva.
"Non osare chiamarmi sorella."
E la figura uscì dall'ombra.
Era un elfa,come Rena,ma di carnaggione scura.
I suoi abiti erano molto provocanti,con un vestito bianco che copriva il girovita e parte del seno,ma lasciandone parte alla vista.i suoi capelli erano rosa,e aveva un arco di colore viola.
"Sentinelle!Adunata!"
Ad un tratto,comparirono da tutte le parti Elfi simili a Chloe,solo più bassi e con vestiti argentati.
Circondarono la squadra.
"Lanciate!"
E tutti gli elfi lanciarono frecce simili a quelle di Rena,solamente che al posto del colore verde,le frecce erano nere.
"Ancora questi trucchetti,sorella?Ti credevo più intelligente."
Calista schioccò le dita.
BLOCCO TEMPORALE!
Il tempo si fermò a quel schioccò di dita.
Con calma,sposto i suoi amici dalla parte opposta da dove tirarono le frecce.
Dopodichè,Calista si accosciò a terra,e il tempo riprese a funzionare.
"Ma dove..?"disse Elsword
"Calista!"urlò Chung.Calista si svegliò"Stai bene?"
"Non mi serve il tuo pietoso aiuto,vattene."rispose.
Calista si avvicinò a Chloe e disse:
"A noi due,sorella.Solo noi 2,io contro te,"
"Proposta accettata..."
"Voi altri,andate via.Ci penso io a lei."
"ma..."Disse Elsword
"Ho detto che dovete andare."
"Ok"rispose Elsword.
"Ragazzi,andiamo"disse Chung,e il gruppo si allontanò.
"Siamo soli,finalmente"disse Calista.
"Già,adesso morirai!"
"Ne sei sicura?"


CAPITOLO 13:Cosa sta succedendo?
Elsword e co erano quasi arrivati a via del palazzo.
Durante il tragitto molti demoni si erano posti davanti a loro,ma erano stati eliminati con estrema facilità.
"Che area desolata."Disse Rena,toccando la strada"Non c'è più vita"
"Andiamo avanti,non possiamo vere indugi."affermò Elsword.
"Non posso credere a quello che dico,ma Elsword ha ragione,dobbiamo darci una mossa"Aggiunse Chung.
Ma,appena finita la frase,uno strano coso si avvicinò a loro.
"Che cosa è?"domandò Raven.
"é un...carrarmato!Tutti al riparo,presto!"disse Chung,e tutti si misero al riparo.Tempo neanche 3 secondi che si erano dileguati,e il carrarmato caricò sulla strada dove erano rpima.
"Chung,come fai a sapere il nome di quella cosa?"Domandò Aisha.
"é una delle migliori armi di Hamel"Rispose Chung"Una macchina quasi invincibile,composta da 3 strati di armature,con bocche da fuoco a ogni lato e un raggio laser sull'esterno del carrarmato.Una vera macchina da guerra."
"Me ne occupo io"Esclamò Raven"Sarà una bella sfida"
E senza che nessuno possa controbattere,si avventò sulla macchina e con il suo braccio staccò un pezzo del'armatura.
Gli altri furono costretti a lasciare tutto il lavoro a Raven,e continuarono.
Stavolta di demoni neanche l'ombra.
Oramai erano quasi alla fine del 2 ponte gemello,quando vederono qualcosa di piccolo vicino alla fine del ponte.
Aisha si avvicinò e lo prese:era una bambola di pezza.
"Tranquilli,è solo una bambola"disse Asiha.
Finita questa frase,la bambola esplose,e sbalzo Aisha contro Chung,che li fece cadere a terra.
"Ahi,sei pesante "disse Chung.
"Come ti permetti"Rispose Aisha,e dette uno schiaffo a Chung.
Elsword era tutto rosso,ma non disse niente.
Tutti e due si rialzarono.
Ad un certo punto,dal nulla,tutto il ponte fu ricoperto di fiamme,e,no so dove,uscì un essere.
Era un pupazzo,ma gigantesco,e aveva nelle mani un bastone infuocato.
"Però,uno più brutto dell'altro.Ragazze,distruggiamolo!"Disse Rena
"Certo"Risposero Eve e Aisha.
"Ma come!?"DisseroElsword e CHung.
"Voi siete i più potenti,e servite più aventi.Ora andate!"risposero le ragazze.
I ragazzi dovettero dare retta alle ragazze e andarono avanti.
"Ok,bello,vediamo se sei forte"Disse Aisha
RAGGIO DI ENERGIA!


???signore,sono andati troppo avanti,non dovremmo intervenire?
???:ci penserà springam,non ti preoccupare.
???:Come volete voi...


CAPITOLO 14:contro springam.

"Questi demoni sono troppo deboli"disse Elsword.
"Hai ragione,c'è qualcosa di strano,troppo strano.è come che ci volessero condurre da qualche parte..."rispose Chung.
Elsword e Chung stavano seguendo i demoni,quando entrarono dentro un palazzo.
Appena usciti,le due ante della porta su cui erano usciti si richiusero.
Si ritrovarono in uno spazio tutto recintato,con demoni ai lati di ogni spazio sopra il recinto.
Non ci voleva un genio per capire che quella era un'arena.
Ma la cosa più raccapricciante è che i muri dell'arena erano fatti di cadaveri di demoni.
"Ci hanno attirati in trappola"disse Elsword ridacchiando.
"Che errore che hanno fatto"aggiunse Chung.


Ad un certo punto,una porta dal lato opposto a quello di Elsword e Chung,una porta si spalancò,e uscì un essere.
Era piccolo,e indossava un armatura che lo copriva totalmente.
Aveva una spadina piccola,poco più di uno spiego.
Elsword e Chung,una volta visto,in un attimo di sussulto,si misero a ridere.
"Ahahahahahahah,sono proprio disperati i demoni per fare entrare quel demonuccio"disse Elsword
"Vero"Aggiunse Elsword.
"lo vogliamo uccidere?O lo lasciamo vivere?"
"Ignoriamolo e continuiamo"
"Vai springam,uccidili!"dissero in coro i demoni.
Springam cominciò a saltellare sul pavimento.
"Guarda quando è carino"esclamò Chung.
"Vero..,oh ma cosa!?"Elsword non riusciva più a muoversi.
"Ma cosa stai facendo Elsword?Ma che...?"Anche Chung non riusciva più a muoversi.
Springam si avvicinò lentamente a Elsword.
"hihihi..."
Springam prese il suo cortello elo conficcò sulla spalla di Elsword.
"guaaaaaaaaaaaah"
Elsword lacrimava dal dolore.
Ad un certo punto,Elsword e Chung si poterono di nuovo muovere.
"Cavolo,non posso più usare il braccio sinistro"
"Ti credevo più sopportante del dolore"
"Non ci crederai,ma la sua lama fa molto male"
"Non dovevamo sottovalutarlo"
"Che fai,ti arrendi di già?"
"Non si penso neanche!"
Elsword e Chung si diressero verso springam e cercarono di colpirlo,ma Springam li evito con una agilità fuori dal comune.
"Sei in trappola!"disse Chung
PROIETTILE LAMPO!
uno sparo partito dalla canna della silver shooter di Chung si dirisse verso Springam,e lo colpi ripetutamente,senza poterlo fare muovere.
"Vai Elsword,attacca!"
"Non me lo faccio dire due volte"
ESPLOSIONE DELLA SPADA!
le tre spade di Elsword cozzarono contro Springam,che lo fecero andare a sbattere contro uno dei muri di cadaveri.L'armatura di springam era tutta squaarciata.
"Quei stupidi hanno rotto l'armatura di Springam,scappiamo presto!"Esclamarono i demoni,che cercavano di fuggire da tutte le parte.
Sprigam si rialzò,ma usciva del vapore nero da lui.
A poco a poco si formò una figura,che si solidificò.Era un ombra,simile a springam ma aveva un suo di che di inquietante.
"Ma cosa?"Disse Chung.
Springam creo un piccolo buco nero davanti a lui,e si gli pose davanti.
"Attacchiamo,su!"
Elsword e Chung si avventarono su springam,ma con un solo colpo,spinsero contro il muro,ferendoli.
Il buco nero si era ingigantito,e ormai occupava quasi metà dell'arena.
Springam prese Elsword e Chung per infilarli nel buco,ma...
LANCETTA DEL DESTINO
Sapevano di chi era quella voce.
Era Calista!
Taglio la figura di springam a metà.
L'ombra era scomparsa,e lasciò Elsword e Chung.
Essi caddero pesantemente a terra.
"Grazie"disse Elsword.
"Finitelo,io vado avanti"
Oramai springam era innocuo,ma Elsword e Chung non si fidavano più.
"Sei pronto Elsword?"
"Certo,Chung."
DOPPIO SPARO!
Chung slittò dietro springam,dandogli due colpi di pistola,che lo fecero sbalzare contro Elsword.
SPADA FANTASMA!
Elsword ,in questo modo,fece alzare in aria Springam e infine Elsword e Chung saltarono e si misero no di fronte all'altro con al centro springam e urlarono:
ESPLOSIONE DELLA SPADA!
SINDROME DEL CECCHINO!
Springam fu colpito da tutte e due le skill insieme,e fu completamente disintegato dalle due skill.
I due colpirono i lterreno,non riuscendo ad atterrare bene.
"C'è l'abbiamo fatta"disse Elsword
"Si,un'altra volta insieme"
e ,detto questo,svennero.

CAPITOLO 15:contro nephil
"Sveglia,dormiglioni!"una voce...
"ma che?"
Elsword e Chung erano svenuti dopo la battaglia contro springam.
Non rimaneva niente di lui,se non la sua armatura tutta crepata.
"Ma siete mezze nude!"disse Chung riferendosi alla ragazze.
I vestiti delle ragazze erano tutti rovinati,con numerosi buchi dapertutto(Anche in zone intime,anche se di meno)
Elsword era rimasto incantato dal *coff*seno*coff*di Aisha*COff*,anche se,per tutto dire,era cresciuto.
Non di sicuro come quella di Rena,e di questo Chung rimase a fissare.
"Eh ,ma che?"disse Aisha"sporcaccioni!"
e diede un pugno sulla testa sia a Elsword che a Chung.
Risvengono.
dici minuti dopo...
"Ma che?"
"Venite X( "disse Aisha,prendendo per le orecchie Elsword e Chung.
Stavolta le ragazze non erano più mezze nude.
"sarà stato un sogno"dissero tra se e se Elsword e Chung.
Si vedeva che Eve era piuttosto gelosa visto che nessuno l'aveva notata.
Arrivarono fino alla porta Sud,e a quel punto Aisha lasciò le orecchie di Elsword e Chung.
Erano sopra un cinta di mura,e in quel luogo dovevano aprire la porta sud.
Secondo Vanessa,lì vicino c'era una leva,che doveva far spalancare le porte.
"Ci hai fatto male!"esclamò Chung.
"Aprite le porte,non perdete tempo."Disse Eve
La leva era a pochi passi da loro,quando...


"Tutti lontani!"era una voce familiare,la voce di...
Calista!
Da dietro lei c'era un essere mostruoso,a quattro zampe,tutto nero,che assomigliava vagamente a un lupo.
"Ma che..."neanche il tempo di finire la frase,che Elsword e company erano in aria a causa di una zampata di quell'essere.
Sbatterono tutti per terra.
"L'ha evocata mia sorella prima di scappare!"esclamò Calista.
"Come facciamo a sconfiggerlo?"disse Chung.
"Credo si siano alcuni dispositivi anti ordate,che sollevano un muro di difesa,forse facendolo sbattere contro tante volte e attaccandolo ripetutamente..."rispose Eve.
"Proviamoci,non abbiamo niente da perdersi."Rispose Rena.
"Lo dobbiamo attirare fino alla fine della cinta di mura,là c'è il dispositivo per attivare il muro."Disse Eve.
Elsword(lo stupido) si avvicinò al mostro e mostrando le natiche disse:
"Prova a prendersi!"
I compagni rimasero di sasso,mentre il mostro,infuriato come una belva,corse ancora più in fretta verso la squadra.
"Beota,quasi mi pento di essermi fidanzata con te!"disse Aisha.
"Da quando siete fidanzati?"disse Raven.
"Non sono affari tuoi"Rispose Elsword.
"Smettetela di parlare e correte!"urlò Chung,e tutto continuarono a correre in silenzio,quando scorsero la loro salvezza.
Una leva,simile a quella per aprire la porta sud,stava davanti a loro.
Tutti si avvicinarono e cercarono di azionare la leva,ma invano,non si spostava.
Il mostro era sempre più vicino...
"Forse con un colpo di spada..."Elsword prese le sue due spade e attaccò di continuo la leva,senza fermarsi,ed a un certo punto cedette e si azionò,proprio in tempo,il mostro era davanti a lui.
Un muro gigantesco si elevò sbarrando la strada al mostro.
Lui lo caricò,il muro venne distrutto e il mostro svenne.
Tutti erano partiti all'attacco,e sembrava che era morto,quando improvvisamente...
il mostro si rialzò e diede una zampata facendo sbalzare tutti in aria,ed il mostro lanciò un raggio di energia oscura,che l perforò tutti,facendoli cadere rovinosamente a terra.
Nessuno era più in grado di combattere
/////////////
Era finita per loro.Nessuno aveva più energia per continuare.
Elsword pensava,pensava a sua sorella,alla sua promessa...
"Scusami sorella,non c'è l'ho fatta..."
ULINLIMITED BLADE!
Quella voce la conosceva,come conosceva quella mossa.
Solo lei la sapeva.
tanti colpi di spada,il mostro morto...
"Alzati scemo"disse la figura.
"So-sorella!"

CAPITOLO 16:ragazza rossa, cuore di
fiamma.



"perché sei qua sorella?"

"Ti serviva aiuto, e allora mi son detto:
aiutiamo il mio fratellino pasticcione"

La squadra era appena tornata dalla porta sud, e
Belder era salva. L’intervento della sorella di Elsword era stata culminante,
senza di lei nessuno sarebbe sopravvissuto.

La sorella di Elsword era molto simile a lui,
tranne per i vestiti: una gonna bianca e nera, una veste rossa con i simboli
dei mercenari, e una spada grossa di colore rossa,sempre il simbolo dei
mercenari sulla punta.

I suoi capelli erano rossi come quelli di
Elsword,ma lei li aveva molto più lunghi, con lineamenti dolci.

"Non sono pasticcione! “disse Elsword

"Invece si “rispose la sorella con tono calmo

Si vedeva che Elsword era contento,ma comunque
cercava goffamente di coprire questa felicità arrabbiandosi con la sorella.

"Scusa,Elsword,ti dispiace presentarti tua sorella?”
domandò Aisha.

"Allora,compagni vi presento mia
sorella,Elesis*Elesis saluta con la mano*.Sorella, ti presento Chung Seiker,un
principe,Eve,un nasod femmina con due gravitoni che gli volano attorno,Calista,una
ragazza imparentata con un demone,Raven,un ragazzo metà nasod,metà
umano,Rena,un elfa e infine Aisha,la mia*arrossisce*fidanzata.


Elesis guardò scrupolosamente uno a
uno i compagni di Elsword


Nella tenda entrò Vanessa,
congratulandosi con noi.

"Abbiamo saputo che i demoni sono andati verso
Hame"

"Andiamoci allora! “disse Elsword

"Non abbiamo navi pronte, e Hamel si trova in
un latro continente, quindi ci vorrà un bel po' prima che una nave possa
partire."

"Quando? “Domandò Chung.

"3 mesi “rispose Vanessa

"Che facciamo in questi 3 mesi? “domandò
Raven.

"Riposatevi, vi abbiamo dato una casa che è
vicina a Belder."rispose Vanessa.

Più tardi...

La casa era parecchio vecchia, e molto in
disordine.

"Dividiamoci i lavori “Disse Aisha"io e
le ragazze rispolveriamo la casa,Elword e Chung vanno a comprare alcune
poltrone nuove TV e nuovi letti, i soldi li abbiamo, ma non sciupateli per cose
frivole, infine Raven,trovati un lavoro."

"ok"disssero tutti.


No aspetta,non tutti.

"oh,io non sono..."Raven non finì,che i
maschi furono buttati fuori dalla casa.



CAPITOLO 17,parte 1/4

LE RAGAZZE,CHE MISTERO

"Adesso che non ci sono i ragazzi, possiamo cominciare.
“Disse Aisha"Allora,la casa ha il piano terra più due piani, e ogni piano
ha 4 camere. Il piano terra ha il salotto e la cucina."

"Io faccio le camere! Dissero all'unisono Eve
e Rena,che scomparirono come una saetta.

"Ok Calista ti dispiace sistemare la cucina?
“Domandò Aisha

"per me va bene!"e Calista si diresse
verso la cucina.

"Quindi io e Elesis sistemiamo il salotto, ti
va bene? “ridomandò Aisha.

"Certo"rispose Elesis.

PIANO DI SOPRA:

"Faccio la camera di Chung"disse Eve.

"E io quella di Raven"pronunciò Rena.

Eve scelse la 3 camera del 1 piano, Rena la 4
camera del 2 piano.

NELLA CUCINA:

"Ok, la dipingo tutta di bianco"

IN SALOTTO:

"Mi sono scordata di dare la lista delle cose
da comprare ad Elsword.C'è lo teletrasporto da lui"disse Aisha

"Tele trasportaglielo dentro
.................."Consiglio Elesis.

"Bella idea, mi immagino la sua faccia"

Aisha prese il foglietto dalla sua tasca e lo
teletrasporto



CAPITOLO 17,parte 2/4

SHOPPING MASSACRANTE

"Ma ci ha detto che cosa dovevamo comprare?
Disse Elsword

"Si, ma non ci ha detto quantità precise."

"Ma che?"

Elsword si ritrovò un foglietto conficcato
nell'occhio

"Quando rincontro Aisha..."disse Elsword

"Dammi il foglietto, vediamo che c'è scritto."

"Ma quanta roba è? “disse Chung.

"Perché che c'è scritto?"

"Aisha vuole 2 Tv,8 letti, un assortimento di
elettrodomestici,10 paia di tendine,8 armadi e 1 frigo"

"Ci basteranno i soldi?"

"Io mi domanderei c'è ci basta il fiato"

CAPITOLO 17 parte 3/4

LAVORO,CHE FATICA


"Vediamo in bacheca..."


Raven era alla bacheca in cerca di annunci
di lavoro.


LAVORO 1


"Cercasi pasticciere. Proviamo
questo"


Raven si presentò, e fu assunto.


Neanche 2 minuti, e Raven fu buttato fuori
per aver distrutto metà negozio.


LAVORO 2


"Cercasi impiegato. Andiamo su questo."


Raven si presentò,e fu assunto.


Neanche 1 minuto,e Raven è stato buttato
fuori per aver spaccato tutti i computer dell'ufficio.


LAVORO 3


"Cercasi informatico. Speriamo vada
bene."


Raven si presentò e fu assunto.


Stessa cosa, licenziato dopo 30 secondi.


LAVORO 4


“Questo è fatto apposta per me!”


Raven s i presentò(conoscete la solfa).


Ma stavolta non fu licenziato, anzi lo
lodarono per il buon lavoro.


Quale è il lavoro per cui non è stato
licenziato?


facile, il demolitore.

CONCLUSIONE

I ragazzi erano rientrati a casa, ma era totalmente irriconoscibile: tutta dipinta di bianco, senza ragnatele e tutto spolverato.
"Elsword, dacci le cose che avete comprato e poi tutti i maschi vanno sopra in camera loro."
Si vedeva che Elsword e Chung erano stremati,ma consegnarono le cose e andarono nelle loro camere.
Ogni camera aveva il nome del proprietario sulla porta.
Quella di Chung e Elsword erano nel 1 piano,quella di Raven nel 2 piano.
Tutti e tre entrarono e rimasero là dentro per un'ora.
Poi venne a chiamarli Calista.
Elsword e Raven andarono giù, ma Calista trattenne Chung.
"Chung ti devo dire una cosa"
Chung era rosso
"Co-cosa?"
"Non ti voglio fare illusioni, non sei il mio tipo"
detto questo, Calista se ne andò.
Chung era distrutto.
Il salotto era bellissimo, con le tende grigie contrastanti al bianco, e la TV gigante vicino alle poltrone e al caminetto.
La cucina era tutta bianca(ma tutta),ed la cena era pronta.
Aisha andò nelle stanze a mettere armadi e tendine, intimando tutti ad aspettare 5 minuti poi tutti cenarono insieme.
Si ci divertiva e si parlava, ma Chung era stranamente silenzioso.
Elword si avvicinò ad Aisha e disse: “dopocena, facciamo ......................."
"Ma sei sicuro che risolleverà il morale di Chung ?"
"Intento si faremo una risata"
Dopo cena, tutti si riunirono in salotto, tranne Chung che era rimasto in cucina.
"Attuiamo il piano “Disse Elsword ad Aisha.
Elsword si precipitò in cucina.
Là c’era una persona che ricordava vagamente il ragazzo dai capelli biondi di nome Chung.
"Chung, vuoi venire con me? Ti devo dire una cosa” Disse Elsword a Chung.
Chung non rispose, allora Elsword prese a forza Chung per il braccio e lo portò al piano di sopra.
Intanto,nel salotto,Aisha si mise in disparte con Eve.
"Eve,a te piace Chung, vero?"
Eve arrossì
"Bhe,in un certo senso..."
"Allora vieni con me."
Aisha prese il braccio di Eve e la portò al 1 piano
Chung ed Elsword stavano davanti alla stanza di Eve.
"Che vuoi dirmi Elsword?"
"Guarda dietro te"
Chung guardò dietro di lui, e vide
che c’erano Eve e Aisha .
Elsword aprì la porta della stanza di Eve,e buttò dentro i due, dopodiché chiuse a chiave la stanza.
“Elsword, che stai facendo! “Domandò Chung.
“Vi ho chiuso nella stanza di Eve, no?”rispose Elsword.
“Ma perché? “ridomandò Chung
“Per risollevarti il tuo morale “Rispose Aisha
“E come?”ri ridomandò Chung.
“Semplicemente a Eve piaci te e a te piace Eve.”rispose Elsword
“E che dovrei fare con lei?”
“Potreste darvi qualche bacetto “rispose Aisha.
“Ma è un nasod, mica un umano”
Eve si sentiva presa in giro, ma a quelle parole,scattò qualcosa in Eve.
“E secondo te, visto che sono un nasod,non posso fare certe cose? ”Disse Eve, prese Chung lo buttò sul letto e da
fuori si sentirono alcuni rumori…
“Staranno facendo…?”Domandò Aisha.
“Di sicuro “rispose Elsword ”e perché non lo facciamo anche noi?”
“Sei uno stupido Elsword!”rispose Aisha”Forse qualcosina”
Elsword prese Aisha, la portò in camera sua, la chiuse a chiave e dopo si sentirono anche là strani rumori.
PIANO INFERIORE…
“Che staranno facendo Elsword, Chung,Aisha e Eve?” Domandò Raven.
“Zitto, Raven, rovini il film!”Dissero Rena e Elesis.
“Troppo bello il film La notte dei vargo zombie mutanti”disse Calista.
“Sarà, ma si sentono strani rumori sopra”


nuovo capitolo!buona lettura.

Continua....
view post Posted: 8/8/2013, 20:01 l'avvento della fine - Racconti
PROLOGO:
In un tempo non definito,in uno spazio non precisato...
???:Non si voleva.hanno guadagnato nuove abilita.Comunque non mi impedirà di ................. e alla fine diventerò il padrone di ....................

CAPITOLO 1:Una normale serata...

"Uaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah"Elsword cominciò a girare intorno al falò,coi capelli in fiamme per essersi sporto troppo davanti al fuoco.
"Non ho parole..."Disse Aisha.
"Bha"fece Raven,voltandosi
Elsword e co avevano appena lasciato Peita,e si stavano dirigendo verso Belder per ordine di Rento.
.Elsword prese la sua corwell e la sbattè sulla testa :crazy:,pensando che potesse spegnerlo."Ma ti sembra il modo migliorare per spegnere il fuoco?"Pronunciò Rena,con un tono severo ma con un filo divertito.
Eve e Chung presero una delle loro borraccie d'acqua e la tirarono su Elsword.
elsword rimase secco(e con capelli mezzi bruciati)
"Stai bene?"disse Chung"Prendi,bevi qualcosa"Porgendo la borraccia ad Elsword e lui la prese di scatto e bevve.
"Hai avuto un comportamento ingiustificabile"e eve lo schiaffeggiò ripetutamente.
"Aspetta ti faccio ricrescere i capelli"disse Aisha mentre pronunciava le antiche parole della magia.I capelli di elsword ricrescerò.
"Facciamo finta di niente"disse elsword,imbarazzato ma sempre con il suo tono sprezzante.Prese il suo pesce grigliato prima sul fuoco e se lo divorò in modo selvaggio.
Gli altri 5 compagni lo guardarono con un po' di disgusto e presero anche loro i loro pesci grigliati.
Successivamente parlarono dei loro nuovi potere appena conquistati a peita.
Parlarono per ore delle loro nuove abilità.
A Elsword scappò una lacrima,pensando a sua sorella e a quando fosse diventato forte.Aisha era euforica grazie al ritrovamento dell'anello che gli aveva rubato i poteri magici,Rena era contenta di aver aiutato i pongo,come Raven che si era potuto redimere per il male fatto.Eve pensava ai suoi amici nasod e ai suoi moduli Moby e Levy,che l'avevano sempre aiutata,e sorrise felicemente,Chung era felice per tutte le cose fatte per migliorare,anche se la sua felicità era solo un modo per trascurare tutte le sue paure.
///////////////
Verso tarda serata andarono a dormire,ma non sapevano cosa sarebbe successo da lì a qualche giorno...

CAPITOLO 2:verso Belder(parte 1)
Il giorno dopo,Elsword e i suoi compagni ripresero il cammino.Seguendo il percorso per Belder,Elsword trovò un gruppo di demoni vicino a un dislivello di una roccia,con un gruppo di umani prigionieri.
"Calmati"Disse Aisha"Siamo in pochi,perderemmo per la nostra minoranza"
"Ma hanno dei prigionieri,e se tu sei una fifona,io non lo sono"e,fatto questo,elsword si avventò sui demoni con un grido selvaggio.

I demoni si prepararono al contrattacco:avevano piazzato arcieri su tutti i macigni di quel settore di roccia,e cominciarono a scagliare frecce su Elsword.Anche se fu colpito da alcune,continuò ad avanzare.
Si preparò alla battaglia,evocando la sua corwell e a prepararsi fisicamente.
Dopodiche,si scaglio sui demoni,facendone una strage.La sua abilità nella spada per un ragazzino di 16-17 anni era sorprendente.Con un paio di affondi,uccise una gran parte dell'esercito dei demoni.Aisha stava guardando Elsword combattere,e ne rimase sopresa di quanto fosse diventato forte.Oramai erano rimasti pochissimi demoni,ed Elsword
stava per sferrare il so colpo finale,ma...


CAPITOLO 3:verso Belder(parte 2)
...Elsword fu colpito da una freccia sulla schiena da un demone che sembrava sconfitto.
Ghigno,prima di morire.
Elsword cadde a terra,in fin di vita.Aisha,allarmata,scese per il dislivello per salvarlo.I demoni si stavano avvicinando ad Elsword,con un tono divertito.Avevano voltato Elsword a pancia in sù e stavano per pugnalarlo al cuore,quando Aisha intervenne.
////////////////
Il suo intervento fu providenziale.Grazie alla sua innata abilità nel combattimento ravvicinato,unita alla sua grande potenza magica,riusci ad eliminare gli ultimi demoni.
Aisha prese il corpo inerme di Elsword e lo portò dove erano accampati i compagni di elsword.
"Presto,Elsword sta male"disse Aisha.
Aisha porse il corpo di Elsword sopra il suo sacco a pelo e lo coprì con l alcune coperte.
Rena si avvicinò a Elsword e gli tocco la fronte"è stato avvelenato,ma come è successo?"
"Questo stupido ha voluto fare l'eroe"e Aisha spiegò tutto quelle che successe.
"Dobbiamo trovare un dottore"disse Raven.
"è qui vicino,a poche miglia da nord dalla nostra direzione"disse Eve
"Ma tu come lo sai?"pronunciò Chung."Lo so e basta"aggiunse Eve
"Sbrighiamoci,la febbre sta salendo.Noi andiamo a cercare il dottere,Aisha,tu rimani quà a vegliare su Elsword"
Dichiarò Rena e partì,portandosi Raven ,Eve e Chung.
Aisha prese una pezza,la bagnò e la porse sulla fronte di Elsword.
Dopodichè,come presa da una strana senzazione,baciò Elsword.Furono secondi di emozione,e Aisha non l osapeva,ma Elsword era cosciente,ma non si oppose.
Dopo questo fatto,Aisha si allontonò da Elsword,pensando alla azione che aveva appena compiuto


CAPITOLO 4:la febbre(parte 1)

Il sole stava tramontando.Non si vedeva più il campo,e si stava sollevando una sottile brezza di sera.
Elsword stava morendo a causa di una misteriosa freccia e stavano cercando un dottore per lui.Rena si affligeva da dove poteva aver ricevuto un vargo un arma cosi potente ?( .Purtroppo non aveva tempo per pensare,visto che avevano i minuti contati."è qui vicino"disse Eve"ecco,là vicino"e indico con un dito una casa piùttosto nuova.
Bussarono alla porta
"Chi è?"pronunciò una voce.
Era calda e accogliente,con un senso di sicurezza.
"Avventurieri"pronunciò Chung"Si serve aiuto,un nostro amico sta male."Aspettate"disse,e la voce calda fece strani rumori da dentro la casa.
La porta si spalancò e comparì:
era una ragazza che aveva pressochè 20 anni,non di più.Era alta,e aveva un aspetto mozzafiato,con lineamenti dolci e gambe e sbraccia snelle.vestiva un servito che forgiava ancora di più i suoi lineamenti:una gonna lunga fino ai piedi e un vestito che lasciava scoperto gran parte del corpo in vista,similmente al vestito di Rena.
Aveva con se una borsa a tracollo piena zeppa di oggetti:siringhe,pozioni,intrugli,ecc.
Tutti i maschi arrosirono alla sua vista,scalfi pure la dura corazza di Raven.
"Andiamo,sono pronta".
"O-o-ok"disse Chung
"Seguici"disse Eve"riesci a seguire il nostro passo?"
"Mi sottovaluti"disse la donna.
"A proposito,come ti chiami?"Disse Raven.
"Io mi chiamo Calista"


CAPITOLO 5:la febbre(parte 2)
"Anf,anf,dolore,GUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH"

Elsword era disteso sul sacco a pelo,tutto madido di sudore e con la faccia tutta rossa.
La sua fronte ardeva e ogni minuto che passa peggioravano le cose

"Calmati,deficiente,se non fosse stato per la tua mania di paladino,che dovevi a tutti i costi salvare quella gente non saresti in questo condizioni."pronunciò Aisha.
Aveva un tono preoccupato e cupo.Aveva paura.
"Bé,almeno li ho salvati*ansima*caz..,che dolore."disse Elword,quando Aisha gli porse una nuova pezza bagnata su di lui.
"Ti ho detto di calmarti,deficiente."
"Ma mi fai male."
"E allora vuoi morire?Vuoi morire perchè nonriesci a sopportare il dolore di un asciugamano sulla fronte.
ancora mi domando perchè ti seguò"
"Perchè sono figo :pump: ?"
*Thump*
"Ma perchè mi hai tirato un pugno!?"
"Perchè te lo meritavi e ..."
"Smettila di fare così,ne abbiamo passate di peggio.Come quella volta che...
///////////////

"Uahhhhhhhhhhhhhh"
"Ma che fai scemo?Urli contro un albero?"disse Aisha.
"Em,nono.Stavo provando il mio grido di guerra.Senti questo."
"No grazie,ne faccio a meno,"
"Manca molto per Elder?"intervenne rena.
"Poco direi"Pronunciò Chung.
"Scusa ma hai la cartina al contrario"
"Ma che dici Rena,Elsword mi ha detto che è questo il senso di sta mappa."
"E tu ti fidi di Elword?"fece Aisha.
"Chissà dove stiamo allora"disse Chung.
"Guiaaaaaaaaaaaaaaaaah"
"Smettila di urlare a quel albero,Elsword!"
"Che rompiscatole che sei Aisha."
"A chi ti stai riferendo rompiscatole?""A te"replico Elsword"
"Calma ragazzi"disse Chung.
"Facciamo una battaglia perchi è il migliora,Qui,ora,adesso.O hai paura?
"Uno spadaccino non ha mai paura.Io e la mia bastarda ti faremo a pezzi."
"Questo è quello che credi tu!"
"Ragazzi"disse Chung
"Catena di palle di fuoco!"
Elsword schivo tutte le palle di fuoco ,saltando agilmente da essa e si avvicinò pericolosamente ad Aisha e meno il suo "Super fendente!"Aisha si teletrasporto lontano da lui.
"Ragazzi"ridisse Chung con un po più di forza
"Non riuscirai a battermi"
"Pensa per te"
"Tornado di fuoco!"
"Triplo gayser di fuoco!"
I due attacchi annullarono a vicenda
"Ragazzi!"riridisse Chung con un po' più di potenza.
"Accresci potere!"
"Accresci potere!"
Scintille rosse e viola uscivano ai corpi di Aisha e Elsword.
I due si accozzarono contro,ognuno non voleva demordere ed era deciso a dimostrare chi fosse il più potente.
"Modalità Bersek,attivazione!"
"Adesso calmatevi,ho vi faccio un buco grosso quando le tette di rena sul vostro stomaco!"
*stump"
"Hai che ti è preso"
"Ma come ti permetti,stupido di un *censura*;*censura* di un*censura* di *censura*"
Rimasero tutti a parole aperte.
"Ma come ti permetti.Combatti contro di me"
"Con grande piacere"
E cominciarono ad azzufarsi.
"Ma non dovevano farsi smettere di litigare?"
"Sai come sono i nobili e le elfe"
"Vero,noi siamo molto superiori a loro"
"Riprendiamo?" "Ma certo!"
...
"Che bei momenti."disse Elsword
"Hai proprio ragione"Rispose Aisha.
"Avvicinati Aisha.Ti voglio vicina se succedesse ciò che potrebbe succedere."disse Elsword con un fil di voce.
"Non ti preoccupare,non succederà"Rispose Aisha,accarezando Elsword sulla guancia."
"Le tue mani sono così belle."Aisha divenne paonazza.

CAPITOLO 6:verso la soluzione.
"Scusate,mi potete spiegare dove sia il vostro campo?"domandò Calista a Chung,con u ntono abbastanza severo.
"Em,ci-circa a sei mi-miglia da qu-qui"rispose Chung,tutto rosso in viso
"perché balbetti?"
"no,no-non sto balb-balbettando."
"Risparmirami queste scene"rispose Calista in tutta fretta.

Finita questa frase,cominciò a frugare nella borsa,ed a un certo punto cacciò dalla borsa un guanto.
Sembrava piuttosto vecchio,troppo grosso per delle piccole mani come Calista.A prima vista doveva fatto di cuoio,ma se se lo si guardava attentamente,sembrava di un altro materiale.
"Bene,fatemi caricare"pronunciò Calista,con tono pacato.
"OK,portale dimensionale!"
Dal nulla comparve un buco nero.
"Prego,prima di voi"esortando ad entrare nel buco nero.
Uno a uno entrarono nel buco nero ,misteriosamente uscirono a pochi metri dal campo.
Elsword e Aisha stavano dormendo uno accanto all'altro,anche se il sogno di Elsword sembrava tormentato da qualcosa.
"Che carini!"disse Rena.
"Smettila Rena"disse Raven.
"Il malato è il ragazzo dai capelli rossi e neri?"
"Non si vede?"Disse Eve con tono gelato.
"Vediamo un po'.Per favore,vi prego di allontanarmi da noi."Disse Calista con tono preoccupato.
"Non svegliamo Aisha,è meglio che dorma e che non si penì."Disse Eve.
Raven prese Aisha molto delicatamente e la porto in tenda assieme a loro.
Furono minuti di tensione.Dentro la stanza il silenzio regnava assoluto.
"è permesso?"disse Calista,aprendo la tenda.
"Allora?"dissero tutti.
"Ha le ore contate.Dentro di lui c'è tantissimo veleno mischiato a sangue di demone.Molto strana questa cosa.Questo veleno viene prodotto solo a Naios.Non se potrà funzionare,ma credo di avere una cura.Purtroppo mi serve aiuto da altri medici.Posso aprire un portale per Belder,ma potrò portarne solo 2 insieme a me.1 è sicuramente il ragazzo malato.L'altro?"
"Vengo io!"disse Aisha con una potente voce.
"Ma non stavi dormendo?"disse Raven.
"Con tutto il rumore che avete fatto,non mi sarei dovuta svegliare?Comunque vengo io e chi osa controbattere se la vedrà con me!"Questa fu la replica di Aisha.aveva una voce tonante,anche se stava piangendo.
"Ok,vai con Elsword"disse Raven.
"Bene,da questa parte,indicando il Elsword.
"portale dimensionale!"
e,in meno di un secondo,i tre scomparirono...

CAPITOLO 7:come finirà?
"Allora?"
"Dovrebbe stare meglio,ma non è ancora fuori pericolo."
Aisha rimase tutta la notte vicino alla camera di Elsword.Non aveva nemmeno visto cosa c'era fuori dalla tenda dell'ospedale.
Appena arrivarono corsero subito nella tenda all'ospedale,con Aisha che che sorreggeva Elsword.
"Su,c'è l'abbiamo quasi fatta."disse Aisha,cercando di rincuorare Elsword."Un ultimo sforzo."
Lo porto fino alla tenda,e lei fu esortata a rimanere fuori dalla sala delle operazioni.
"Elsword,prima di entrare nella sala disse ad Aisha"Non preoccuparti*cough,cough*,cercherò di farcela.Mi basta sapere che sei tranquilla."Fu le ultime parole da qui a circa 4 ore dette da Elsword ad Aisha.
Aisha non si era mai preoccupato per Elsword,mai,e allora perchè oggi era cosi preoccupata,a tal punto di confessare un amore che non avevano mai dimostrato.
Pianse per tutta la notte,pensando sempre a questo.
Oramai le prime luci dell'alba penetravano dalla tenda,e i cittadini di Belder si svegliarono.
"Aisha,vai a dormire almeno per qualche ora.
Non potrai aiutare Elsword rimanendo tutto il giorno alzata.
Calista prese un soffice cuccino e lo porse a Aisha.
"Sdraiati e non ti preoccupare,"
E cosi Aisha si lasciò preda dal sonno e dalla fatica,ma i suoi sogni furono tormentati da incubi.
////////////////
Al suo risveglio,Eve era praticamente attaccata a lei.
"Ma che!?"
"Finalmente ti sei svegliata,è tardo pomeriggio,e siamo venuti tutti."
"Cosi tardi?come ho fatto a dormire così tanto"pensò Aisha.
"Elsword!"
Elsword era davanti a lei,con una faccia un po pallida,ma ci teneva in piedi.
"Elsword,tu...""Te lo avevo detto che se la avrei fatta."
"Elsword,tu sei un,un...""Un cosa?"
Aisha non finì la frase che corse ad abbracciare Elsword.
"Attenta,mi fa male dapertutto"
"Forse è meglio che se ne andiamo"disse Rena.
"Perché?"rispose Chung.
"Andiamocene e basta"Replicò raven.
"Come volete voi,vecchi"Rispose.
"Fuori di qui facciamo i conti"Dissero Raven e Rena.
E tutti uscirono,anche Calista e i dottori.
Rimasero solo loro 2,in quella stanza,soli e liberi di fare qualsiasi cosa...


CAPITOLO 8:Tutto normale.
Elsword e Aisha uscirono dalle tende.Erano rimasti in quelle tende ben un'ora.Alla squadra di ricerca dell'Eldrit riceverono 2 tende per accamparsi nel campo militare:una per le femmine e una per i maschi.
Elsword e Aisha,in ognuna delle stanza,avevano delle arie strasognate e qualsiasi domande che venivano date,non rispondevano,si limitavano a sospirare.
Non mangiarono neanche.E lo trovarono molto insolito.
"Gli è saltata una rotella?"disse Raven.
"Molto probabilmente sì"rispose Chung


Tenda diversa,stesso ragionamento
"Ma è morta?"disse Rena
"I miei sensori dicono che ancora gli batte il cuore e che è in un profondo stato di infelicità.Comunque perchè hanno separato le tende.Volevo stare con gli altri io."rispose Eve
"Con gli altri,o con Chung?"disse Rena,con un tono fastidioso.
"No-non è vero"Il volto di Eve si fece rosso,ma replicò dicendo"e comunque quella Calista gli fa gli occhi troppo dolci.e io sono preoccupato per lui"
"Ne sei proprio sicura?Non sarà perchè hai una cotta per lui?"
"Ma non se ne parla nemmeno."Eve era completamente rossa,e per non farsi vedere,giro i tacchi e se ne andò a dormire,
ma prima aggiunse"Almeno non mi piace un ragazzo con un braccio nasod al posto del braccio sinistro


Nell'altra tenda


"Ho visto con che occhi vedevi quella ragazza,Chung"
"Em,chi?"
"Quella Calista"
"Non è vero."
"Cosa non è vero?"
"Em,niente,niente.
"Non è che hai preso una cotta?"disse Raven con lo stesso tono di quello di Rena
"Ma non se ne parla nemmeno." Chung era completamente rosso,e per non farsi vedere,giro i tacchi e se ne andò a dormire,
ma prima aggiunse"Almeno non mi piace un elfa con delle tette grosse quando polpemmi"


CAPITOLO EXTRA N1:l'AMORE PIù INASPETTATO
pericolo:altamente amorosa.per i duriè meglio non leggerla.

rimasero solo loro 2 in quella tenda.
"bé,em,allora...che vuoi fare?"disse Elsword.
Aisha era tutta rossa e si teneva a distanza da lui.
"Che ti prende Aisha?"domandò Elsword.
"..."
"Aisha..."
"Io,io...ero preoccupata.Non so perchè.Ti ho sempre considerato uno sciocco ed egocentrico ragazzo dai capelli rossi.E allora perchè ti ho baciato,perchè mi sono messa a piangere.Non capisco il perchè."
Elsword si avvicinò ad Aisha.
Aisha era sempre più rossa.
"Calmati,prima eri così felice di avermi visto guarito,e adesso neanche ti vuoi avvicinare."
"nono,ti prego lasciami stare."disse Aisha con un fil di voce.
Elsword era vicino ad Aisha.
"Allontanati!"fece Aisha,cercando di respingerlo,ma non oppose una vera resistenza.
"Aisha,io provo lo stesso per te.Da quando ti ho visto,è scattato qualcosa nel mio cuore,anche se non lo dimostravo,anche per te è stata la stessa cosa.
Quando si rischia di perdere qualcosa di prezioso,si capisce che non puoi farne a meno."
"Elsword..."
Il cuore di Aisha palpitava tantissimo.Ed a un certo punto abbracciò Elsword appassionalmente.
"Ti voglio bene,Elsword"
"Anche io"
e si baciarono,ma non era come lo stesso bacio di prima,no.Era diverso.
Dopo il bacio,continuarono ad abbracciarsi.
"Aisha,em,*si schiarisce la voce*vorresti,vorresti..."Elsword era paonazzo
"...essere la mia fidanzata?"e cacciò,da una delle sue tasche,un anello.
"Lavevo comprato a Besma tanto tempo fa,ma non avevo mai avuto il coraggio di fartelo vedere."
Era dorato,con un piccolo diamante sopra.
Aisha si ritrovò del tutto spaesata da questa richiesta.Non sapeva cosa fare.
Elsword era in notevole agitazione,con gli occhi chiusi e tutto il volto impregnato di sudore.
Notò che la richiesta di Elsword era vera dal suo comportamento.
Alla fine si decise
"So-sono onorata,Si accettò"disse Aisha.
A Elsword era come si avessero levato un macigno.
Porse il suo anello ad Aisha,e lo mise sull'indice della mano destra.
Solo adesso si accorse che sopra c'era un'iscrizione.
"PER SEMPRE INSIEME"
Aisha si mise a piangere per la commozione.
"Stai bene?"Domandò Aisha"Certo,è il giorno più bello della mia vita"
"Anche per me"Rispose Elsword.

Questo capitolo mi ha fatto piangere,anche io che l'ho scritto ;( .e con la canzone sono quasi morto dal pianto.


CAPITOLO 9:Un incontro nel passato
Chung era andato sul letto(in verità c'era spostato a malapena di 3 metri,se non di meno)
Stava pensando all'incontro con i componenti della suasquadra,in particolare a...

"è finita per te,Re Nasod!"disse Elsword.
La squadra era nel nucleo di Altera,un luogo nel centro dell'isola fluttuante Altera.
Avevano appena sconfitto Re Nasod,che voleva conquistare l'isola di Altera, ma era sicuro che tutto fosse finito?
"Non gioite,stolti.Adesso ve la vedrete con le mie figlie!"
Re nasod fece uscire un raggio dalla sua mano,che si incalanò su una porta,rompendola.
"Figlie mie,vendicatemi!"
Detto questo,Re Nasod scomparve,non lasciando la minima traccia.


Dallo spazio dove c'era prima la porta si affacciarono 2 figure.
Erano...ragazze?
"Ragazze?"Disse Elsword"Narratore,ma che cavolo ti sei inventato?"
Zitto Esword,rovini la suspence.
Dovevano avere all'incirca 18 anni,non di più.
Erano avvenenti come ragazze:Avevano tutti e due dei splenditi capelli grigi/bianchi,bellissimi occhi rossi e un viso molto lineare,grazioso oserei dire.
La più giovane aveva un vestito tutto di colore rosa,e una gonna rossa.Aveva due specie di "gravitoni"Accanto a se,di colore nero e bianco.
La più matura invece,sembrava il suo contrario:aveva un vestito(si fa per dire)tutto fatto di metallo,di colore bianco e rosa,che la ricopriva quasi del tutto,tranne nelle spalle.anche lei aveva dei gravitoni,ma tutti rosa e bianchi e completamente uguali.
???:che dormita.
???:analisi situazioni in corso...
???:rilassati,Q-proto_00.
Q-proto_00:Victoria,dobbiamo uccidere questi umani...

Victoria:perché?
Q-proto_00:c'è la lasciato nostro padre come missione.
Victoria:ok,ma poi andiamo a fare shopping?

Q-proto_00:come vuoi tu.

"Chi siete?"chiese Elsword.
"Siamo Victoria e Q-proto_00"disse Victoria"e dobbiamo uccidervi come ci ha ordinato nostro padre"concluse
Q-proto_00.
"Non mi lascio intimidire!"disse Elsword.
"Neanche io!"aggiunse Chung.
"Perchè,io no?"aggiunse anche Raven.
E tutti e tre si avventarono sulle 2 ragazze.
per piacere,occupati tu di loro,Ophelia
Una cameriera che era probabilmente nasod comparve a sinistra di Victoria.
Ophelia si avventò su Elsword,e con una skill che evocava un campo di forza,scaraventò Elsword sul muro.
Ma lui si rialzò,come se non fosse successo niente.
Si avvicinò pericolosamente a Victoriae urlò:
SPADA FALCIANTE!
e con un fendente,fece volare Victoria
"vai Raven!"Eslamò Elsword
LAMA SCOPPIANTE!
la lama della sua spada fu ricoperta di fuoco di fuoco e con un balzo,raggiunse Victoria e gli menò tre fendenti
infuocati.
"A te,Chung!"
IMPATTO DELLA COMETA!
Con Victoria ancora in aria,Chung saltò e lanciò ben 6 missili dal suo bazooka,colpendo ripetutamente Victoria.
Alla fine cadde,coi vestiti mezzi tutti rovinati.
COME VI SIETE PERMESSI DI ROVINARMI IL VESTITO!
PUGNO DAL CIELO!
un pugno gigantesco comparve dal nulla,e fece sbalzare tutti contro il vuoto.
Era la fine,ma...
//////////////



un mano prese il braccio di Elsword,insieme a Chung e Raven appesi ai bracci di Elsword.
"Elsword,brutto stupido."
"Ciao Aisha,vorrei parlare,ma sono in una situazione un poco piacevole."
"Non preoccuparti.
Vattene,ragazza,se non vuoi morire.
SFERA DEL VENTO!
Q-proto_00 fu colpita da dietro la schiena da Rena.
"Se la avete fatta?"Domandò rena
"Quasi,manca poco"rispose Aisha e con unaforza disumana,risollevò Elsword,Chung e Raven.
"Non ti credevo così forte,Aisha"disse Chung.
"Molte cose non sapete di me"aggiunse Aisha.
"Scusate ragazzi,ma abbiamo 2 ragazze killer che vogliono ucciderci "disse Rena.
"Andiamo!"esclamarono in coro.
"Vogliamo provare quella cosa?"disse Elword.
"Ma è pericolosa"affermò Aisha
"Dobbiamo farlo"pronunciò Chung.
"Siete pronti?"domandò Elsword
"Certo!"
"acrescipotere,attivazione!"
I 5 eroi riluccicavano,con ognuno un colore.
CADUTE DI SPADE!
RAGGIO DI ENERGIA!
FRECCIA TRAPPOLA!
REVOLVER CANNON!
BOCCA DA FUOCO!
tutte le skill si avventarono su victoria,ferendola gravemente.
Sorella!Non finisce qua,avventurieri,un giorno ritorneremo e per voi sarà la fine.
Detto questo,le ragazze svanirono.
//////////////////
"Evvai!"disse Elsword"Non avevano speranze contro di noi,"
"Torniamo ad Altera"consigliò Aisha.
"Voi andate,io rimango qui,forse potrei ricavare qualcosa dai moduli lasciati da Victoria"Disse Chung
"Fa come vuoi,noi ti aspettiamo ad Altera."
Chung voleva sapere cosa c'era dietro la porta,non gli interessavo i moduli.
Chung si avvicinò piano alla stanza.
Davanti all'ingresso,entrò.
Aveva visto qualcosa,ma non l'aveva messa a fuoco.
Quella "qualcosa"era vicino alla porta,alla sua destra.
Adesso che la vedeva meglio,era una capsula tutta appannata da polvere.
cercò di ispezionarla,ma per sbaglio cliccò un pulsante.
La capsula si stava aprendo!
C'era una ragazza dentro,che doveva avere la stessa età di Chung.
Somigliava tantissimo alle 2 ragazze di prima.
"Che faccio?"
i suoi occhi si aprirono.Erano gialli.
Ad un certo punto parlò dicendo:"Chi sei?"
Aveva una voce metallica,ma femminile.
"Mi chiamo Chung"
"Sei un nasod?"
"certo che no"
"Dove siamo?"
"Nel nucleo di altera"
"Dove è papà?"
"intendi Re Nasod?L'abbiamo eliminato.
"Come vi siete permessi!"
E schiaffegiò Chung.
"Ma che ti è preso?"
"Mio padre..."
"Siamo stati costretti,aveva rubato l'eldrit."
"Non fa niente,non ho ricordi su di lui."
"Vuoi venire con me?"
"Em,ok"
"Come ti chiami?"
"Mi chiamo Eve"
"Eve,vieni con me"
"..."
"Che c'è?
Era tutta rossa.
Eve diede un piccolo bacio sulla guancia di Chung.
"Grazie per avermi svegliato"


"Da quel giorno,lei è venuta con noi,anche se non sono ancora sicuro di potermi fidare.
Chissà perchè mi ha dato un bacio quel giorno?è perchè era tutta rossa?e perch......"
Chung,pero,preso dal sonno,si addormentò,con questi quesiti.

CAPITOLO 10:la redenzione
Quella sera anche Raven pensò ad un suo ricordo del passato...




"Siete già arrivati."disse Raven."La vostra ora è scoccata."
Il gruppo di ricerca dell'eldrit erano appena arrivati sopra il dirigibile dei corvi,in una terrazza.
Vicino alla sommità più a nord c'era un ragazzo dai capelli neri.
Aveva una giacca di colore arancione e nero e 2 cicatrici sul volto.
Nella mano sinistra aveva una spada molto sottile.
Ma la cosa più strana e che aveva un braccio nasod al posto di uno normale.
Con un grande scatto,si avvicinò pericolosamente ad Elsword e lo prese con il suo braccio nasod,lo alzo e dopodiche,lanciò Elsword in aria e lo trafisse con delle fiammate dalla mano.
Elsword ricadde pesantemente a terra ,tutto insaguinate dalle ferite che aveva subito.
"Vi basta come dimostrazione?"Disse Raven con strafottenza.
"Questo succederà a tutti voi."
"Come ti sei permesso di fare male ad Elsword"replicò Chung
DOPPIO SPARO!Chung slittò dietro Raven e sparò due colpi di pistola su Raven.
"Non sai fare di meglo?Sono solo 2 graffietti.Guarda una vera mossa:LAMA CANNONE!"
Chung venne colpito in pieno e cadde a terra,svenuto.
"Ecco voi ragazze.Um,con chi comincio."
"ecco.ho deciso"
Raven catto verso Eve e lo prese per il collo.
"Ok,ragazzetta.Visto che sei un robot,chissà che succede se ti surriscaldo con il calore della mia mano"
"Lasciami,non riesco a respirare."
"Sei pronta a morire?"
"Non ti permettere di fare male alle ragazze!"dissero insieme Elsword e Chung.
///////////////


accrescipotere:attivazione
E tutti e due furono avvolti da scintille rosse e bianche.
"è finita per te!"
Elsword e Chung si avventarono su Raven,che fu sbalzato contro il muro.
"Volete che io faccia sul serio?e allora...
"Accrescipotere,attivazione!
E Raven fu avvolto da scintille nere.
"Affrontatemi e perite!"
Fu uno scontro all'ultimo sangue.
Alla fine,erano tutti pieni di ferite.
"Non la avrete vinta"
"Lama cannone max potenza!"
Chung e Elsword non riuscivano più a muoversi per la stanchezza.
"Ad n ccerto punto,le ragazze intervenirono pe rproteggere CHung ed Elsword.
"Scappate"Dissero" i ragazzi si allontanarono
"Volete morire prima voi?bene,vi accontento"
Era troppo forte quella skill.
Le ragazze furono sbalzate da tutte le parti,gravemente ferite.
"Stupide mocciose.Speriamo che se sono andate all'inferno"
"come ti sei permesso"
"Guahhhhhhhh"
"Guahhhhhhhh"
Elsword fu avvolta da vapore rosso.Chung invece divenne scintillante e con un elmo sopra di lui.
sindrome del cecchino!
esplosione della spada!
e tutto divenne confuso...

"Che è successo?"
"Succede che sei stato sconfitto."Rispose Elsword
"e adesso pagherai per le tue malefatte."
Chung puntò la pistola sulla testa di Raven.
"Su,uccidimi.mi libererai da una maledizione"
"Non fa-farlo"Disse Rena.
"E si avvicinò a Raven.
"Non fatelo."
"perchè?"rispose Chung.
"Non era colpa sua,era il braccio"Dopo detta questa frase,Rena svenne.
//////////////////

"Se quel giorno Rena non mi avesse salvato dall'ira di Elsword e Chung,adesso sarei morto"
"Rena..."
Detto questo,si addormentò.
Continua...nella prossima pagina :P
view post Posted: 11/2/2013, 21:53 Raven's Story p1 - Racconti
1 (prefazione)
Mi chiamo Raven,sono un potente guerriero, un tempo facevo parte delle guardie imperiali ma per colpa di un compagno invidioso fui imprigionato in una segreta nella quale avrei dovuto passare il resto dei miei giorni.

Cercando di salvarmi, dando fuoco alla prigione, la donna che amavo è morta ed io sono rimasto seriamente danneggiato nel corpo e nell'anima; con un braccio totalmente distrutto e la mia grande perdita ero pronto a morire, qualcuno la pensava diversamente, dei robot o meglio dire dei nasod mi salvarono e sostituirono il mio braccio distrutto dalle fiamme con un braccio robotico iperpotente, da li cominciò la mia nuova vita, una vita di cui non vado fiero.

Mi unii alla banda dei corvi, con la quale cominciai a intraprendere la carriera di mercenario, solo quando tornai in me capii la gravità di tutte le mie azioni ed iniziai un viaggio per sdebitarmi dalle mie malefatte, venni a sapere che l'intera vita di Helios,la regione in cui sono nato e cresciuto,era in pericolo per colpa del furto dell'Eldrit,la pietra magica che schiantandosi sull'albero di El ha creato un'intera foresta e l'intera vita di Helios.Così la mia storia inizia nel bosco di Ruben,patria della pietra dell'eldrit.
2 (la storia inizia a Ruben........)
Camminavo nel bosco,indeciso su cosa fare nel preciso presente,quando sentii un rumore orrendo provenire da lì vicino,era un misto tra lo stridire di spade e il verso di un mostro gigante.Cominciai ad avvicinarmi velocemente al luogo in questione e una volta arrivato mi si parò di fronte uno stranissimo scenario,c'erano degli uomini,probabilmente banditi feriti a terra,mentre più avanti c'erano un mostro simile ad un lupo gigante che combatteva con un ragazzino. Il ragazzo in questione aveva dei capelli a caschetto rossi con alcune ciocche alzate verso l'alto, una maglietta rossa con una spallina in acciaio,pantaloni bianchi molto sottili e normalissime scarpe da ragazzino qualunque,ma la cosa che mi faceva più dubbi sulla potenza del ragazzino era la sua strana spada: era in acciaio,ma non serviva a tagliare,sembrava come un grande mattone,utile solo per colpire.Il lupo lo stava colpendo,era una lotta abbastanza alla pari,finché da dietro il ragazzino non arrivò un fulmine che mise k.o. il mostro. sgomento,cercai di capire il luogo di provenienza nel fulmine,era una ragazzina,era vestita totalmente di viola,e aveva un vestito che sembrava uscito da una sfilata di carnevale,con un bastone sfarzoso,probabilmente,anzi sicuramente,era una maga.Mi avvicinai e andai a vedere i due ragazzini che intanto avevano iniziato a litigare,quando all'improvviso il lupo,in un'esplosione di luce,volò via,aveva preso il potere dell'eldrit che,senza farsi vedere,teneva in mano!mi stavo per avvicinare,quando una freccia colpì in pieno il mostro,che però riuscì a scappare comunque.In tal modo i due ragazzini Notarono me con dietro una ragazza vestita di verde,di un biondo simile ad un verde,con un arco in mano dal quale lanciava frecce simili a piccoli laser. il ragazzo,avvicinandosi -ehm...signori? state bene?- -a quel punto,la ragazza dietro di me rispose-signora?Io sono Rena,sono stata convocata direttamente dalla regina degli elfi per salvare tutta la natura rimettendo al suo posto la pietra dell'Eldrit,piacere di fare la vostra conoscenza,e non sono poi così vecchia se calcolate che sono un elfo,in proporzione ho l'eta di questo ragazzo strano qui davanti!- e indicava proprio me-Io sono Raven e se proprio lo vuoi sapere se calcolassimo i tuoi anni secondo il calcolo umano potresti essere una mia lontana antenata- ora stavamo litigando come i due ragazzini appena qualche minuto prima,ma il ragazzino vestito di rosso ci interruppe,mettendosi in mezzo-oh beh,salve a tutti,io sono Elsword- -e io sono Aisha- lo interruppe la maghetta -piacere di fare la vostra conoscenza-Elsword,quasi spaventandomi,ti colpo disse -bene,mi sembrate gente per bene,venite tutti alla casa che ho in affitto qui vicino a ruben,sa facendo buio e sono sicuro che non avete dove dormire,ci vediamo a ruben,ciaoooo- detto questo,si mise a correre verso il villaggio lì vicino.Così anch'io mi incamminai verso ruben e in poco trovai la casa in questione,così entrai -c'è nessuno?- da dietro la porta comparve Elsword -benvenuto!- se non mi fossi controllato gli avrei staccato la testa con la mia spada per avermi spaventato,ma cordialmente lo salutai e andai verso la camera. -Scommetto che non hai nulla da mangiare vero?- arrivò Elsword di punto in bianco,io risposi -hai ragione,non ho molto da mangiare,ma le ragazze che fine hanno fatto?- Il ragazzino,dopo avermi guardato perplesso fece -ah non lo sò,forse staranno chiacchierando di roba da ragazze- tutto fu' silenzioso per qualche minuto,finché non sentimmo sbattere la porta,era Aisha -correte,presto,Rena è stata rapita!- rimanemmo sbigottiti sia io che Elsword,visto che Rena sembrava davvero molto agile e forte,doveva essere un nemico alquanto forte per rapirla,così corremmo direttamente fuori,e andammo a parlare con Lou,che sembrava l'unico cavaliere di tutta la città.
3 (Benders e la liberazione di Rena!)


Arrivati alla capanna di Lou Aisha raccontò nei minimi dettagli tutto quello che era successo, Lou l'ascoltava pensieroso in silenzio. Dovemmo aspettare qualche minuto prima che Lou rispondesse: -Non c'è dubbio,la vostra amica è stata rapita da Benders,il capo dei mercenari che da un po' spadroneggia per i boschi di Ruben,ho saputo che la sua base operativa si trova presso l'albero di El-

bene,sapevamo dove andare, come avremmo potuto affrontare un nemico che senza troppe difficoltà aveva rapito una nostra amica? nel silenzio,il nervosismo di tutti era così percettibile da sembrare quasi visibile, mi girai verso Elsword, invece di avere la solita aria spensierata era furibondo e digrignava i denti.

-non sò chi sia questo Benders,ma non può permettersi di toccare i miei amici,andiamo forza!-

Aisha fu subito con lui, anch'io non fui da meno, così andammo subito presso il maestoso albero. Fortunatamente la banda di Benders contava come punto di forza solo Benders, gli altri erano semplici guerrieri mediocri, li battemmo in poco tempo tramortendoli tutti senza ucciderli, subito dopo ci ritrovammo in un piccolo labirinto situato appena davanti all'albero di El, era li che si nascondeva Benders:

-bene bene bene,cosa abbiamo qui? Siete venuti a riprendervi l'elfa? Beh potete scordarvela, non riuscirete a portarla in salvo,f atevene una ragione!- scoppiò nella classica risata maniaca.

Preso da un raptus di rabbia Elsword gli si avventò addosso e fu subito gettato via con un calcio, fu in questo modo che notai la vera imponenza di Benders, da lontano non era ben percettibile.

Era alto quasi il doppio di me, l'unica cicatrice evidente che possedeva era una croce sull'occhio destro, Aisha tentò un attacco di palle di fuoco ma Benders le evitò come fosse la cosa più facile e naturale del mondo, contrattaccando con un colpo la scagliò dritta a terra. Ero l'unico che non aveva ancora tentato, non avevo voglia di attaccare in modo avventato,valutai bene la situazione, Benders era grande ma non poteva essere tanto potente da massacrarci così,dove prendeva tanta forza?

-allora tu,ragazzino oscuro,non vuoi tentare di attaccarmi?- detto questo,con un semplice gesto,dalla collana scaturì una massa di energia che ci scagliò addosso sotto forma di raggio laser, io prontalmente presi i due ragazzi con la mano Nasod, schivai il colpo e li portai al sicuro.

Senza volerlo Benders mi aveva mostrato la radice della sua forza,l a sua collana! Feci risvegliare Elsword e Aisha dallo svenimento e gli illustrai il mio piano, dopo un sorriso cominciò l'operazione. Elsword si alzò e con un urlo attaccò, mentre Benders stava per colpirlo lui lasciò la spada e con un salto gli prese la collana, sfortunatamente gli scivolò dalle mani, stava per ricadere a terra, Benders già la stava per riprendere,dovevo fare qualcosa, dovevo fermarlo, per istinto puntai la mano Nasod verso Benders e urlai LAMA CANNONE! Dalla mano uscì una palla di fuoco che scaraventò letteralmente Benders sul muro che scappò con la coda tra le gambe.

Liberammo Rena dalla mini prigione nella quale era rinchiusa, era ancora svenuta, così la presi in braccio e andammo a casa di Elsword fieri di aver liberato una nostra amica e con la collana di Benders tra le mani.
4(I poru di Willard)


Riportammo Rena a
casa,lasciando aisha alle sue cure,mentre io e Elsword andammo verso la casa di
Lou. Incredibile come quel cavaliere sembrasse un nullafacente,lo si trovava
sempre in casa,anche se non ingrassava mai e alcuni dicono che sia
imbattibile,almeno questo è quello che dicono gli abitanti di questo piccolo
villaggio. Lou ci guardò ridacchiando –allora,come è andata da Benders? Vedendo
le vostre faccie direi che vi ha investiti con la potenza della sua collana-
quel Lou cominciava a darmi sui nervi,aveva cambiato totalmente modo di
comportarsi dal rispettoso guerriero di qualche ora prima,comunque Elsword,che
a quanto pare non intendeva reggere insulti di debolezza rispose –quale
collanina? Intendevi forse dire questa?- mostrando la collanina di Benders come
un trofeo di caccia,e a quello spettacolo anche Lou sembrò colpito,ma poi
ripensai a quel che era successo,alla palla di fuoco,e al fatto che mi è giunto
istintivo,come se sapessi inconsciamente come fare,comunque Lou dopo la
figuraccia appena subita non sembrava in
vena di aiutarmi,quindi tornammo a casa. Tornando a casa,io e Elsword ci
fermammo a chiacchierare con un vecchio abitante del villaggio,un certo
Hagard,ingaggiammo un discorso molto interessante –sentite ragazzi,mi sembrate
forti,e Lou è impegnato al momento,mi servirebbe che qualcuno mi aiutasse in una
questione,per saperne di più parlatene con Anne- argomentazione un po’ strana
per uno che aveva bisogno di aiuto,ma lo accontentammo,andando da Anne che
viveva nella casa vicino alla nostra –buongiorno,hagard mi ha detto che serviva
una mano,e quindi siamo venuti,c’è qualche problema?- iniziai subito a parlare
io perché sapevo bene che Elsword non era fatto per una discussione formale
–beh in realtà sì,vedete,qualche tempo fa Willard con dei poru sono venuti al
mio mercato e hanno rubato tutto-Poru? Non li conosco,ma mi sembra di averne
sentito parlare durante uno dei miei viaggi con la banda dei corvi,e pensavo
fossero delle creature erbivore molto tranquille residenti in alcune rovine del
bosco lì vicino,o mi sbagliavo? –non si preoccupi,andremo noi a riprender quel
che è suo- lei mi guardò strano e disse –troppo tardi,io vendo frutta e
verdura,ma in realtà una cosa me l’hanno rubata,si tratta della mia collanina
fortunata,la tengo sempre con me e mi manca- -nessun timore,ci penseremo
noi,entro domani riporteremo la collana- lei con un barlume negli occhi mi
rispose –oh grazie mille,io non sono una guerriera e non posso pensare di
riprendermela,vi sono debitrice- -nessun timore,e poi,un allenamento non fa mai
male non è vero Elsword?- Nessuna risposta…..-Non è vero Elsword?- ripetei con
nervosismo,mi girai e vidi quel che temevo,Elsword stava dormendo in
piedi,senza il minimo ritegno,una di quelle volte nelle quali ti chiedi come
mai sei in giro con certa gente,mi sentii in imbarazzo,quando di colpo si svegliò
e disse –sìsì certo Raven andiamo forza!- lo presi e salutando la ragazza
tornammo a casa per prepararci. Appena arrivati a casa chiedemmo a Aisha se per
caso volesse venir con noi,ma purtroppo Rena si era ammalata con un virus
elfico e per trovare la cura Aisha avrebbe dovuto scandagliare in molti
libri,quindi non poteva venire. Una missione da solo con quel piccoletto coi
capelli rossi,l’idea non mi interessava affatto,qualunque di quelle due ragazze
che venivano con noi poteva essere molto meglio del ragazzino,ma destino vuole
che me lo porti dietro,e da solo non sarei molto convinto di farcela,non sapevo
quanto potessero essere pericolosi o meno questi Poru. Comunque eravamo tornati
da solo qualche ora da Benders e già avevamo da fare,una vita così movimentata
non l’avevo nemmeno tra le guardie imperiali,un sonno ristoratore non poteva
farci male,e anche Aisha,una volta trovata la formula magica per preparare la
cura per Rena,si mise a dormire. Anche se,il mio non è dormire,durante il sonno
la mia mente è più scoperta,e la mano prende il sopravvento. Ogni volta mi
rivengono in mente tutte le mie malefatte,e quella malvagia voglia di sangue
che mi spingeva a fare tante crudeltà,mi diedero anche un soprannome,il “corvo
sanguinario”. Mi svegliai la mattina dopo,anzi,mi alzai dal letto,come al
solito,come succedeva da qualche tempo,non avevo chiuso occhio.
Svegliandomi,preparai la colazione per tutti,e con mia grande sorpresa la prima
a svegliarsi fu Rena,che cercava a quanto pare di non farsi sentire,cercando di
non fare rumore,ma con il mio addestramento da guardia imperiale non mi sfugge
nulla,così dissi –Vedo che le cure di Aisha ti hanno fatto bene,vorresti venire
con noi in missione?- -ma certo che voglio venire,quel maledetto Benders mi ha
fregata come fossi una novellina,anche se quando ero una novellina lui nemmeno
era nato,anzi,mi sa che suo nonno nemmeno sapeva ancora che i bambini non li
porta la cicogna,quando ero una novellina- beh,in questo caso credo che anche
Aisha sarebbe stata disposta a venir con noi. –Hey vi siete svegliati presto!-
La voce da ragazzino di Elsword regnava sovrana in quel party di sussurri,tanto
che svegliò anche Aisha –giuro che se trovo quello di voi che mi ha svegliato
lo sventro appena sarò più sveglia- a Elsword venì un attacco di panico,tanto
che tornò a letto intimorito,anche se
non lo diceva,Aisha lo terrorizzava a volte. Colazione pronta,si mangia,e
dopo,chiedemmo ad Aisha se poteva venire in missione,ma lei rifiutò,cercando un
incantesimo per curare Rena aveva trovato un gruppo di incantesimi niente male
che voleva imparare,quindi non aveva il tempo,comprensibile,ogniuno ha la sua
passione in fondo. Gruppo di esplorazione per le rovine del bosco,Io,Elsword e
Rena. Partimmo subito,e arrivammo alle rovine. Camminando tutto sembrava
tranquillo,vedemmo anche uno spiazzo abbastanza grande in rovina,un po’ più in
là,ma avremmo dovuto aspettarci un’imboscata da parte dei poru. Erano degli
animali strani bipedi,a pelo arruffato bianco,tenevano dietro le spalle uno
zainetto. Tutti insieme,i poru tirarono fuori dallo zaino un mattone ed erano
pronti per lanciarlo. Eravamo in trappola,e al momento giusto,i poru lanciarono
il mattone,ma era un tiro così fiacco che nemmeno ci colpì.Capimmo che,proprio
come la banda di Benders,questa mini popolazione contava solo sulla forza del
loro capo:Willard. Passando,tramortimmo molti avversari,quando sentii un colpo
al cuore,e non mi controllai più,feci una strage. Non ricordo cosa ho fatto,ma
alla fine,mi ricordo con precisione che tenevo nella mano Nasod un poru,mentre
gli altri erano tutti a terra,e ho stretto tanto da squarciargli la testa,li
avevo uccisi,tutti. Mi ripresi,e persino Elsword e Rena mi guardarono prima
intimoriti,poi preoccupati,ma non feci in tempo a spiegarmi,perché svenni. Mi
risvegliai a casa di Elsword,sullo stesso letto nel quale Aisha aveva curato
Rena,nella stanza della mini biblioteca. Al mio risveglio notai che il mio
braccio sinistro non c’era,il braccio Nasod era scomparso.
5(un nuovo inizio per Raven?)


Ero confuso,molto
confuso. Quando mi tornò in mente quel che avevo fatto,di quei poveri animali
che avevo sterminato ad uno ad uno,con pochi colpi del mio braccio ora
inesistente,provai paura,era la prima volta che la mano mi controllava così.
–non durerà per molto,la tua mano non è andata via,è solo che ora è trasparente
e non può essere toccata,ma è lì,tra qualche ora tornerà,era l’unico modo di farti
smettere di agitare,ma sto cercando di trovare un modo per sostituirtela con
una mano normale.- una mano normale? Non sapevo se fosse una cosa bella o una
disgrazia,in quel modo avrei evitato di fare stragi come quella successa da
poco,ma …………………… come avrei fatto a combattere? Non sapevo davvero cosa fare,ma
quel che sapevo è che forse,io,di quella mano robotica,ne avevo bisogno per
lottare. Pensavo di detestarla,ma si scopre il valore delle cose proprio quando
si rischia di perderle. –Aisha,senti,non ho intenzione di perdere la mia mano
robotica,ne ho bisogno.- Aisha mi guardò per un lungo istante –Cosa? Ma sei
matto per caso? Non ricordi quel che hai fatto a quei poveri animali? Li hai
massacrati,per fortuna sei svenuto prima di arrivare da willard,altrimenti non
saremmo riusciti a prendere quella collana,l’avresti distrutta prima- ero
bloccato,non sapevo cosa dire,ma non volevo separarmene –Aisha,ti prego,ne ho
bisogno,senza non sarei lo stesso,non vi sarei di aiuto!- senza nemmeno
guardarmi –Beh,così puoi aiutarci,ma se per caso ti succedesse di nuovo
qualcosa del genere durante una gita in una città? Ho sentito che Elder,la
nostra prossima meta,è una grande città piena di gente,non possiamo rischiare-
cavolo,non mi rimaneva altra scelta,per tenere la mia mano,dovevo lasciare il
gruppo,fuggire. Corsi verso la porta,ma comparì un muro magico che,con la mia mano
nasod,avrei distrutto in pochi secondi,ma in assenza della mano non sarei mai
stato in grado di battere Aisha,ero destinato a perdere la fonte del mio
potere. Arrivò Elsword,che insieme a Rena,passarono il muro magico come fosse
una bolla di sapone. –Allora,sta bene?- cominciò con preoccupazione Elsword –sì
certo- disse aisha –finchè non ticomparorà la mano non dovrebbe crearmi
problemi,potete portarvelo fuori dal muro,so bene che tenterà di
scappare,quindi non dovete lasciarlo solo mai,capito?- Rena se ne uscì –Raven?
Vieni qui,voglio mostrarti una cosa,in privato- e mi prese per la mano
portandomi nella sua stanza. Mi fece vedere il suo arco –Guarda Raven,so quel
che stai passando,una volta,anch’io fui privata del mio arco,e senza ero in
procinto di morire,ma la regina degli Elfi mi salvò e mi diede un arco nuovo e
molto più potente,proprio quello che hai tu davanti,per questo per me è
importante,non sopravvivrei senza- lei …… capiva quel che stavo passando,poi
pensandoci,mi viene in mente che è logico che sappia molte cose e che sia molto
saggia,in fondo ha centinaia di anni,e durante le mie riflessioni iniziò –non
preoccuparti,cercherò in ogni modo di trovare il metodo di lasciare la mano
nasod lì dov’è,non voglio che passi quel che passai io- Detto questo,mi fece
uscire dolcemente dalla stanza. Al che arrivò Elsword –Cosa avete fatto in
quella stanza,non ditemi che ti ha mostrato…….- io lo colpii con un pugno in
testa con la mia mano ancora presente –prova a dirlo e ti uccido,stavamo solo
parlando,mi ha raccontato una storia della sua vita- non pensavo che un
ragazzino come Elsword potesse pensare cose del genere,ma ero sicuro che Aisha
non l’avrebbe pensato,lei era gentile anche se a volte autoritaria fin troppo.
6(Nasod a sorpresa!)


Nuovo incarico direttamente
dalla cassetta della posta,obiettivo:fermare i banditi che infastidiscono il
grande poru vetusto,animale colossale vivente nel bosco. Logicamente io ne ero
fuori. Certo Rena mi affianca,ma non posso andare con loro nemmeno ora che la
mano è ricomparsa. Comunque una passeggiata nel bosco mentre loro sono fuori
credo di potermela fare. Esco,vado a chiacchierare con Hagard,vado per prati là
intorno,ma non potevo allontanarmi troppo,quindi andai a farmi una passeggiata
nel bosco. Tutto tranquillo,anche se sembravo un ragazzo senza emozioni
fuori,dentro in realtà ero molto diverso,mi piace essere tranquillo nella
natura,mi rilassava. Cominciai a camminare,e in lontananza scorsi ancora l’albero
di El,ma per quanto potessi essere tranquillo,sentivo di essere osservato,e
anche se con il mio addestramento da guardia imperiale di solito non mi sfuggeva
nulla,stavolta non sentivo rumori. Sguaino lentamente la spada,continuo a
guardarmi intorno. Certo che di sicuro non c’è nulla,rimisi la spada al suo
posto,quando qualcosa mi colpì la schiena,era una specie di robot nasod
fluttuante bianco e nero,che tornò da dove era venuto,vicino ad una ragazza dai
capelli argentata girata di schiena,mi lanciò qualcosa di piccolo,che io presi
e guardai ‘’Chip di controllo delle emozioni’’,e mi disse –Ricorda,noi nasod
dobbiamo sopravvivere- e se ne andò senza aggiungere nulla,scomparendo in un
nuvolone di polvere. Tornai a casa con questo Chip,chissà come mi avrebbe
potuto aiutare. Si fece notte,e nessuno tornò a casa,i miei amici ci stavano
impiegando troppo per quella missione,doveva essergli accaduto qualcosa.
Tenendo il Chip in mano,notai qualcosa,un buco molto piccolo nel braccio nasod –che
strano,non l’avevo mai visto,non è che….- il chip ci entrava alla perfezione,i
circuiti della mano nasod si illuminarono,l’elettricità che era nella mano dopo
aver messo il chip cominciò ad andarmi sulle dita creando scintille,e poi
scomparì nel nulla. Il buco nella mano,insieme al chip,non c’era più. Non
sentivo nulla di strano. Uscii di casa,ripresi la lettera della missione e
corsi verso la palude nebbiosa,sede del poru vetusto. Trovai subito i banditi
di Benders,e batterli da soli risultò più difficile,ma non ebbi troppi
problemi. Arrivai dal poru vetusto –no Raven! Perché sei venuto? Potresti uccidere
tutti!-dietro di me,ad un angoletto,era Rena che parlava,tutta ferita e in
alcune parti bruciata,vicino c’erano anche Elsword e Aisha. Questo poru vetusto
era davvero tanto forte? Notai che non era arrabbiato,era tranquillissimo,e mi
guardava come un grande cucciolo,non assomigliava per nulla agli altri poru.
Era un colosso,aveva grandi unghie viola e delle spine viola che passavano
dalla coda alla testa,e alcuni parti erano color oro. Pian piano,guardando che
cercavo di salvare le sue ‘’prede’’ cominciò a ringhiare e si abbassò con la
testa alla mia altezza,e con un verso strano cominciò a corrermi incontro.
Puntai la mano nasod verso di lui,mi concentrai,e poi LAMA CANNONE! Dalla mia
mano uscì la palla di fuoco come la prima volta,ma il poru vetusto con un colpo
di testa la distrusse come fosse nulla,e mi colpì,scaraventandomi contro gli
altri. La mia avventura,stava per finire. Poi però arrivò uno strano uomo
gigante con delle lame sulle mani,che con dei rapidi gesti e un raggio laser
eliminò il vetusto senza ucciderlo,e scomparì. Al suo posto arrivò la ragazza
di più o meno un’ora prima,che ripeté –noi nasod….dobbiamo sopravvivere-
girandosi verso di me. Aveva una faccia inespressiva,con delle linee blu sotto
gli occhi,gli occhi erano di un giallo intenso,e aveva una gemma blu sulla
fronte. –State bene voialtri?- disse Aisha rialzandosi –io abbastanza per
camminare- disse Rena rialsandosi –woo,mi gira la testa- disse rialsandosi
Elsword –Io sono Eve,un nasod,dove sono gli altri nasod?qui vedo solo questo
ragazzo oscuro- Elsword guardandola strana –I nasod? Sono ormai estinti da
tempo!- Eve,guardandolo,a dispetto della faccia inespressiva che aveva
prima,ora sembrava preoccupata –Ah,si? Beh,lo immaginavo,ora non ho più un
posto dove vivere,e nemmeno una popolazione con cui vivere- Elsword accennando
un sorriso –Beh vieni con noi,siamo una squadra di ricerca per l’eldrit che è
stato rubato- Eve tornando al suo stato di inespressività –si certo,tanto
oramai non ho motivo di essere in funsione,quindi verrò con voi.- dal braccio
estrasse qualcosa,un Chip uguale al mio,e disse –Chip di controllo emozionale
disattivato,ripristino delle funzioni neurali completato- ora era molto
diversa,la sua faccia non dava inespressività,ma si capiva ora come si
sentiva,e sono sicuro che in quel momento era un senso di vuoto,di mancanza.
Portammo Eve a casa,e lei,avendo perso energia,si mise in stand-by in un letto
nella camera delle ragazze. Pronta la cena,andammo tutti a tavola,e con mia
grande sorpresa Eve mangiò,mentre pensavo che un nasod non potesse mangiare –scusa
Eve,ma i nasod possono mangiare?- lei mi rispose –no,io sono stata programmata
per assomigliare in tutto e per tutto ad un essere vivente,quindi anch’io dormo
e svolgo le mie funzioni vitali,e anch’io un giorno morirò- Questo mi ha fatto
venire in mente una cosa,l’età di Rena,anche lei doveva sentire una sensazione simile
a Eve,dato che potrà stare con noi per un po’,poi noi invecchieremo e lei
rimarrà giovane. A tutti noi mancava qualcosa,A me mancava la donna che amo,è
morta durante l’incidente,e ora che ci penso,ancora non avevamo raccontato le
nostre motivazioni di viaggio!


-Senti Elsword,perché
ti sei messo in viaggio per cercare l’eldrit?- Elsword perse la sua vivacità e
cominciò a sembrare triste –Beh,mia sorella è nelle guardie imperiali,sempre stata
un gradino sopra di me,voglio dimostrare di essere anch’io molto forte- Poi
tornando in se –ma questo è passato ormai,allora Rena,perché sei qui?- Rena
molto più disinvolta disse –perché se non riprendiamo l’eldrit la natura ne
risentirà,e non posso permetterlo!- Aisha disse –io sono qui perché un anello
ha preso molti miei poteri magici e con l’eldrit potrei riprenderli- Infine io
dissi –Io ho una lunga lista di malefatte_ mi trattenni dal dire tutta la
storia –e spero che in questo modo io possa espiare le mie colpe- poi mi venne
in mente –Senti Eve,a cosa serve quel Chip che mi hai dato?- Tra molti sguardi
assorti degli altri,Eve rispose –lo usavano in guerra i nasod per non fare
stragi lungo il cammino,spinti dall’istinto nasod.-


Mangiando sentimmo
un’esplosione in lontananza,ma non era nei pressi di Ruben,era lontana,su un
castello che si vedeva di sfuggita da Ruben,accorremmo subito,e ci ritrovammo
in una cittadina sovraffollata,eravamo a Elder.
7(La minaccia nel bosco)
girovagando per quella grande città finimmo per separarci e perderci,non tutti in quanto Eve aveva le mappe di ogni città di Elios. Cosa stranissima,al tramonto tutta quella frenesia si spense e tutti tornarono a casa,entro l'arrivo del buio nella città non c'era nessuno e finalmente noi del gruppo ci riconciliammo.
-pss,hey voi,heyy- da dietro di me c'era qualcuno che sussurrava,un uomo -non dovreste essere qui di notte,potreste essere attaccati dagli ent!- Ent,questi li conoscevo,erano creature del bosco abbastanza tranquille,anche queste tenevano nascosta una sorpresa come i poru? Beh sapevo che gli ent vivevano nel bosco,quindi tanto valeva andarci.
-Ragazzi,questa storia non mi piace,andiamo a vedere il bosco per capire che succede- dissi io
-ci stò! So comunicare con le piante,se c'è qualcosa che le turba posso provvedere io!- disse Rena
-in caso che siano stragati ci penso io infrangere la magia!-disse aisha
-in questo modo potrei sempre fare un upgrade con informazioni mancanti nel mio database- disse Eve
-Sarà il miglior allenamento di sempre!- disse Elsword
finalmente andammo in prossimità del bosco,leggemmo un cartello con scritto pericolo,spiriti magici incattiviti,tenersi lontani dal bosco di notte se non si è ben equipaggiati per la lotta beh,di sicuro NOI eravamo ben equipaggiati per la lotta,quindi entrammo. Fummo subito attaccati da una schiera di questi spiriti magici edalcuni ent,gli spiriti erano degli stregoni in statura ridotta vestiti di verde fluttuanti,mentre gli ent erano degli alberi con naso,occhi e bocca. Pronto per la lotta,sentii il tutto al cuore di quella volta a ruben,ma al posto di scattare urlando uccidendo tutto,la mia mano nasod iniziò a brillare e lanciò una scarica che mi tranquillizzò -non preoccuparti solo la prima volta fa così,da ora in poi dovresti controllarlo facilmente- mi disse rincuorandomi Eve. Ero pronto per la lotta,e fu una lotta alquanto dura. Io fui attaccato da alcuni spiriti ed un ent,data la mia velocità e agilità mi fu facile schivare le palle di fuoco lanciate da quegli esserucoli,poi notai qualcosa,tutti gli altri facevano mosse come il mio lama cannone! Elsword,urlando,disse GAYSER DI FUOCO! e da terra uscì una lingua di fuoco che bruciò un ent,in questo modo aisha fece RICHIAMO DEL METEORITE! creando una palla di fuoco che diventò sempre più grande eliminando alcuni spiriti magici,poi Eve gridò BUCO NERO! e tirando fuori dal nulla un'improbabile macchinario nasod risucchiò tutti i rimanenti avversari in un batter d'occhio tranne uno,era il turno di rena
-ci andrò piano con te piccolo spirito,ACULEO DIABOLICO!- dopo aver detto ciò,scoccò una freccia con un'aura verde che scaraventò via lo spiritello rimasto. Dopo ciò,andammo a trovare l'artefice di tutto:era un grande pupazzo magico un po' diverso dagli altri,aveva una strana maschera e teneva un bastone in mano,aisha disse -Bella quella bacchetta magica,sarebbe perfetta come nuovo equipaggiamento- l'arlecchino ridacchiando come i clown malvagi di alcuni film -ehehehehehe non riuscirai a prendere la mia bacchetta magica,mi serve per comandare tutte queste creature del bosco!- questo ci diede la prova che lui era il responsabile di tutto,stavo per andare,quando Aisha disse SFERA D'INFLUENZA! così di colpo tutti noi del gruppo non potemmo muoverci per un po',e lei disse -scusate,ma questa battaglia voglio farla io da sola contro questo mostro- anche se avrei accettato comunque di lasciarla,in fondo mi aveva bloccato in una posizione abbastanza comoda,quindi mi andava bene godermi lo spettacolo. Aisha iniziò la battaglia contro l'arlecchino -ehehehe credi davvero di sconfiggermi? povera illusa,io controllo moltissimi spiriti magici!- da dietro di lui arrivò una voce che disse -mi spiace,ma la tua affermazione è assolutamente errata,ma come direbbe un umano...ritenta sarai più fortunato- era Eve,allora feci -Ma come hai fatto a liberarti dal blocco magico di Aisha?- Eve con uno sguardo fece -Semplice,io ho una memoria virtuale automatica difensiva invidiabile,senza nemmeno pensarci ho evitato il blocco facilmente e ho messo k.o. tutti i mini maghetti di questo mostro da strapazzo,e ora potremo finalmente vedere lo scontro tra aisha e il mostro,anche se i miei dati dicono che il mostro ha il 77% di possibilità di vittoria- Arlecchino iniziò ad attaccare,lanciando una palla di fuoco verso aisha,che schivando attaccò con la sua bacchetta,e così diventò una specie di battaglia corpo a corpo,dove aisha prevalse. Alla fine,nonostante le possibiità in più,l'arlecchino perse clamorosamente dicendo -hey tu ragazza strana,non avevi detto che era molto probabile che vincessi io?- Eve rispose -Mentivo,le tue possibilità erano meno del 10% ma voi mostri siete così ingenui.....- Il mago arlecchino però,per preservare l'atteggiamento ostile degli ent,distrusse la sua bacchetta magica -ehehehehehe ora voglio proprio vedere come fate a battere l'ent gigante,siete spacciati!- enti gigante? Si diceva che esistesse un grande ent nel bosco,ma era una leggenda,o forse no? Andando avanti,dopo essermi sbloccato,lo capii subito,un ent colossale,grande almeno quanto il poru vetusto,ci attendeva,e appena visti,cominciò ad attaccare. Fece uscire delle spine dal terreno,io mi salvai con la mia agilità,anche rena lo fece,eve previse il colpo e fuggì,ma aisha e Elsword erano bloccati lì,l'ent disse -bene bene,due in meno a cui badare,pensiamo agli altri tre- dopo avrlo detto,sputò tre palle di fuoco che inseguirono ogniuno uno di noi,ma mentre rena la distrusse con l'attrito di una delle freccie più potenti,Eve con più difficoltà creò un aculeo che distrusse la palla,mentre io dissi LAMA DEL BERSERKER! e così facendo diedi un colpo di spada talmente forte da distruggere la palla di fuoco. Riflettemmo queste mosse sull'ent,che diventò un normale albero.L'ent del bosco era sistemato e noi potemmo tornare a casa,quando sentimmo un rumore,un bandito della banda di benders ci osservava! Inseguendolo,lo perdemmo davanti a una grotta,doveva essere il nuovo covo di benders.
8(La solitudine è necessaria)
La caverna,il nuovo logo di ritrovo dei banditi di Benders,era pericolosa da fare subito,calcolando anche che elsword e aisha erano feriti dagli aculei degli ent,eravamo in svantaggio. Visto che eravamo troppo stanchi per tornare a casa e non avevamo nemmeno una tenda,andammo a cercare riparo nella città. Fummo ospitati da una pubblicizzatrice dell'agenzia
CO-BO,famosa in tutta elyos. Si chiamava Aran e ci ospitò nella sua casa insieme alla sorella minore Luriel. Ci spiegarono il loro lavoro,aran pensava alle offerte e agli eventi,mentre Luriel non era molto innovativa ma faceva il lavoro più importante:amministrava la banca. Verso l'ora di cena iniziammo una discussione abbastanza interessante,esattamente quando aran disse -scusate,ma se siete combattenti tanto potenti da fare queste missioni pericolose non volete tentare di parlare con Lennard per migliorarvi nel combattimento-
-Per chi non lo sapesse,visto che è una cosa a molti sconosciuta,l'allenamento di Lennard prevede nel superare alcune prove per poter imparare un nuovo stile di lotta e imparare nuove mosse speciali,ora se non vi spiace torno nella mia camera,ho preparato i vostri letti nella vostra stanza,purtroppo ho solo una stanza quindi le ragazze dovranno dormire con me e Aran- disse con un sorriso Luriel. Io,interessato,lessi un foglio con scritte le prove di Lennard,dopo averne alcune parlando con lui dovremmo riceverne altre,molto interessante,chissa com'era questo Lennard. Dopo un po' di tempo andammo anche io e elsword a letto,e visto che Eve non aveva spazio nella stanza delle ragazze (mancava un posto e l'unica in quella stanza che non era del tutto ragazza era lei) venne ad andare in stand-by in un letto in camera mia,io mi accontentai di dormire con una coperta a terra,ero abituato,l'ho fatto per più di un anno con la banda dei corvi. Durante la notte,mi svegliai sentendo il pianto di una delle ragazze,e da un letto venne un rumore -rumore anomalo rilevato,disturbo alle funzioni di stand-by,attivazione,obbiettivo:far cessare la sorgente di disturbo- era la voce robotica di Eve,che in altre parole si è svegliata per il rumore del pianto,veniva dal balconcino che collegava la stanza delle ragazze a quella dei ragazzi. Era Luriel che piangeva,mi alzai insieme a Eve e andammo da lei. -Cosa è successo?- disse in modo molto naturale Eve,Luriel rispose -non è nulla,sono abituata- Eve disse -analisi dei dati iniziata,ricerca motivo di tristezza Luriel completata,fonte principale:Aran,aspetti principali:bellezza,appariscenza- In altre parole,Luriel non sopportava più di essere sotto Aran e di farle da segretaria nonostante fosse la sorella -Luriel,io capisco in un modo un po' diverso come ti senti,quando mi sono risvegliata il mio sistema emozionale nasod ha provocato in me un sentimento,la tristezza e il senso di solitudine,ero piccola e sola,mentre se per caso si fosse risvegliato il Re dei nasod,con la sua potenza avrebbe trovato il modo di risvegliare la mia stirpe,e poi,a tutti per aggiornare il proprio database serve sentirsi soli un giorno,per ottenere i dati sullo svolgimento di azioni che altrimenti non potrebbero essere conosciute- Eve,anche se non sembrava dal suo linguaggio robotico,era molto sensibile. guardai in faccia Eve,stava....piangendo? -Eve ma tu,puoi anche piangere?- Eve con stupore mi disse -veramente io.......non sono programmata per piangere,a quanto dicono i dati scaricati nella mia banca dati non ho dotto lacrimale- Io credo che Eve abbia pianto perchè si stava avvicinando,sempre di più,a diventare un essere umano. Luriel disse -Eve,hai ragione,domani alla vostra partenza parlerò con Aran,buonanotte- detto questo,tornammo a letto. Il giorno dopo,passammo da Leila a comprare una tenda da montare e dei sacchi a pelo,in modo da dormire nel bosco,oltre a della carne da mangiare,poi andammo da lennard per cominciare le prove,una di queste era portargli il corno del grande poru rosso vivente nella caverna,poi la seconda era portare un'ala di vampiro,poi si passava alle prove di lennard,prove abbastanza facili,non ci restava che iniziare l'esplorazione. La grotta era molto buia e umida,ed era piena di pipistrelli vampiro,che non perdevano occasione per cercare di morderci al collo,ma bastava tenerli lontani dal collo,così cominciammo a impegnarci e arrivammo facilmente fino all'area del grande poru rosso,ma mi resi subito conto che andare in una missione in cinque risultava molto facile,e in men che non si dica ci dirigemmo da Benders.
Non era diverso dalla prima volta che lo affrontammo,apparte che aveva una nuova collanina,che sembrava ancora più potente della prima,ci mettemmo a schiera davanti a lui
-muahahahahaha,credete vedo che avete trovato un nuovo membro al vostro gruppo,non vi servirà contro la mia nuova potenza!- lanciò un grande raggio laser,che Elsword distrusse usando il geyser di fuoco con un tempismo eccellente,così tutti insieme attaccammo con mosse speciali,e benders fu in men che non si dica sopraffatto,con qualche ferita qua e la disse -ok ragazzi,pronti al piano B,tutti al canale di scarico!. in poco tempo la banda mandò un fumogeno in modo da svignarsela senza destare esser vista,ma Eve disse -Programma numero 1543 attivato,obbiettivo:inseguimento Benders- Così Eve supervelocemente partì all'inseguimento,perdendo il gruppo. Dopo che la nube si dissolse,Eve con la banda era scomparsa.

9(combattere per un obbiettivo)
Non potevamo raggiungerli,ormai erano scomparsi chissa dove assieme ad Eve,questo mi faceva solo preoccupare ma non potendo far nulla tornammo in città da Lennard.
-Hey ragazzi! Voi siete i tizi delle missioni! non vi manca un'amica?-
Io con tono esageratamente triste dissi:
-Sì,ma è scomparsa di recente e...- fui interrotto da Rena -senta signore,ci serve molta più potenza di lotta,legga questa-
Rena passò una lettera a lennard che diceva: "Da lord robo ai banditi di benders. Offro una grande potenza a voi della banda in cambio di sostegno nel canale di scarico,grazie".
Lennard rimase scioccato.
-ok ragazzi,visto che la situazione è questa,io e Ekko vi prepareremo per la battaglia insegnandovi un nuovo stile di lotta- arrivò Ekko -allora,mmh,tu ragazzina magica e te elfo,venite con me,mentre voi due ragazzi,dovete decidere.Tu ragazzino rosso,io potrei farti apprendere qualche base di magia oppure potresti diventare un cavaliere potentissimo con Lennard, tu ragazzo,beh...quella mano... ha un gran potenziale,rimarrebbe del tutto sprecata nell'allenarsi con Lennard,con me potresti migliorarla-.
bene,finalmente iniziavamo il nuovo allenamento,ma cosa potevo scegliere? Proprio ora che avevo imparato a controllare la mano... sapevo bene che se fosse diventata più forte mi avrebbe potuto rendere pazzo,cosa potevo fare?
-Senti ragazzo,tu hai grandi potenzialità sia senza che con la mano meccanica,diventeresti un gran campione comunque,quindi decidi ma senza timore -
Con la mano nasod correva la possibilità che risuccedesse qualcosa come a Ruben,quindi per sicurezza....
-Ho deciso! mi allenerò nell'uso della mano umana,diventerò un maestro di spade!-
Lennar mi guardò entusiasta: -Bene ragazzo,vieni con me! mentre te ragazzino rosso?-
Elsword era sicuro di quel che voleva fare, anche in faccia era rosso...
-Io diventerò un cavaliere esperto,non posso usare la magia,rischierei di dover chiedere aiuto a quella screanzata di Aisha!-
logicamente Aisha tenne per se il suo milione e mezzo di insulti pronti da utilizzare.
-Ok,ragazzi andiamo ad allenarci!- urlò lennard e tutti noi insieme urlammo Sì!
l''allenamento durò meno di quel che pensassi,ci bastarono 2 giorni di intenso allenamento e tutti ci specializzammo in una tecnica di combattimento,io sono diventato un esperto di spade,Elsword un cavaliere della spada,Aisha una maga dell'occulto e Rena un'arciera cacciatrice.Ci furono assegnate delle divise e delle nuove armi; io avevo finalmente un'uniforme da cavaliere e una bellissima spada con spine rosse,Elsword non sembrava più un bambino, aveva una divisa sempre nel suo stile ma più seria, i colori restarono invariati, rosso nero e bianco, finalmente gettò i pantaloncini!!! la sua arma? uno spadone rosso, molto pesante, anche se in mano sua sembra molto leggera, con al centro disegnata una croce bianca, Rena era magnifica, con un vestito elegante ma allo stesso tempo molto accattivante, sprigionava forza e sicurezza, anche Aisha in quei due giorni era cresciuta molto, la sua divisa aveva colori scuri e cupi, viola e nero, con una spilla a forma di teschio sul lato della gonna, sembrava molto potente!
Ora eravamo proprio pronti per il combattimento!
-Pronti?VIA! -

10(I NUOVI POTERI)
Eravamo ben equipaggiati e pronti alla lotta contro Benders,quindi partimmo subito,non avevamo il tempo di dormire perchè Eve era nelle mani di Benders. Chissà come avrebbe preso il mio cambiamento Eve,ricordo ancora le prime parole che mi disse Ricorda,noi nasod dobbiamo sopravvivere,e ora invece la mia mano non era che poco più che un peso,cosa avrebbe pensato? L'avrebbe considerato un tradimento? Avrebbe lasciato la squadra? Non potevo permetterlo,dovevo sfoggiare la mia mano nasod,nonostante la mia incapacità nell'usarla. In pochi minuti di cammino arrivammo allo scuro cunicolo sporco e alquanto puzzolente,mai quanto le stalle del castello dove lavoravo,ma comunque puzzolente.
Elsword disse,tappandosi il naso -Oh che puzza,io non vengo,mi sentirei male- E allora Aisha disse -neanche io,sono molto sensibile a queste......cose- Ed elsword disse,ridendo -oh beh,visto che la fonte della puzza rimane fuori,allora io entro-
in pochissimo tempo la bacchetta di aisha colpì Elsword in testa copiosamente. Ok,dopo questa scenetta (ancora una volta mi chiedo come mai vado in giro con certa gente) entrammo tutti nel cunicolo. In poco tempo,nel buio,venimmo colpiti con palle di fuoco senza poter vedere il nemico,così cominciammo ad attaccare nel buio,quando Aisha disse -Aiuto ragazzi,questo bandito mi sta schiacciando con la sua spada!- puntai la mano verso il rumore,urlando ESPLOSIONE ALLA SETTIMA! colpendo il nemico in pieno con sette piccole palle di fuoco e poi con una grande esplosione che sbalzò via il nemico. Elsword disse -ma che fai Raven? stavo uccidendo un mostro!- aisha con rabbia disse -mostro? stavi uccidendo me!- E Elsword ridendo -appunto! stavo uccidendo un mostro!- Chissà come mai quel giorno elsword aveva preso di mira Aisha,ma lei non era molto paziente,così si vendicò -Basta,mi hai stufato ora prenderai quel che meriti,questo incantesimo non dovrei ancora usarlo perchè troppo difficile,ma non importa,INVECCHIAMENTO!- colpì in pieno Elsword,che a quanto pare non ne aveva risentito e mentre Aisha cadde a terra svenuta per la stanchezza di tale colpo,che sembrò non turbare Elsword,Improvvisamente si accese una luce,era Benders,che aveva un braccio nasod e uno con la spada,proprio come me! Aveva anche una nuova collanina,con dei circuiti attaccati sopra. Eve era lì,in una gabbia simile a quella dove era imprigionata Rena. Benders disse -Bene Bene Bene,siete voi,di nuovo,siete venuti a salvare la vostra amica? Questa volta non ce la farete!- Elsword cadde a terra -n..non ce la faccio,q..qu...quella mossa...mi ha stremato- Rena disse -Raven,pensaci tu,io porto al sicuro i ragazzi!- e prese Aisha e Elsword mettendoli in un angoli,non era abbastanza forte per portarli entrambi a casa. La lotta io contro Benders stava per iniziare. La posta in palio era la salvezza di Eve. Benders inizio ad attaccare correndomi incontro,Rena cominciò correndo -scusa Raven se ti lascio solo ma cercherò di aiutarti, SPINNING KICK!- cominciò a girare a vite con un'aura verde incontro a Benders,che però la colpì lanciandola sugli altri ragazzi all'angoletto,era come la prima lotta con Benders,da solo contro di lui. Elsword si alzò -non ti permetto di trattarmi come un pivello,TRIPLO GEYSER DI FUOCO!- Elsword conficcò la spada a terra,ma di geyser di fuoco nemmeno l'ombra,ed Elsword si rimise in ginocchio,era troppo stanco,mentre invece Aisha non accennava a rialzarsi. Così attaccai Benders che in poco tempo mi colpì mandandomi contro il muro,una nuova cicatrice alla schiena per la mia collezione pensai,il dolore non era forte,almeno non per uno che si è visto morto bruciato. Ad un certo punto Rena disse -dai Eve prendi questo!- e lanciò una busta. Eve guardò un secondo il contenuto,interdetta poi disse -ehehehe,oramai,i nasod sono estinti,è inutile che mi affanno nel salvarli,non torneranno mai alla loro potenza,quindi opterò per un cambiamento definitivo- prese un chip dalla busta,lo infilò nel buco sul braccio,e i suoi vestiti mutarono. Dal vestito uscì una grande gonna nera che sfiorava quasi terra e i moduli nasod con poco sforzo si liberarono dalle corde,poi Eve urlò PUNTURA DEL CALABRONE! e lanciando una specie di missile dalla sua improbabile arma nasod ruppe le sbarre,e mandò all'attacco i moduli che attaccarono Benders mandandolo subito K.O., Elsword e Rena si rialzarono mentre aisha era ancora svenuta,stavo per prenderla in braccio quando Elsword disse -no Raven,lascia fare a me- e la prese in braccio portandola a casa.

11(Aisha e Elsword!)
Elsword non volle aiuto da nessuno nel riportare Aisha a casa,anche se era evidente che essendo molto stanco arrancava un po'. Chissà cosa avrebbe detto Aisha a tal proposito,ma Elsword invece di tornare a Elder decise di curare Aisha a Ruben e visto che del riposo non poteva farci male,tornammo indietro fino a Ruben. Arrivati a casa a Ruben Elsword mise aisha nel letto nella biblioteca,e fece uscire tutti,mentre Elsword voleva addirittura cercare un incantesimo da utilizzare! Andammo in un'altra stanza io,Rena e Ev3,cominciai io -sentite,Elsword non può effettuare magie senza l'aiuto di Ekko,potrebbe imparare della magia da lei per curare Aisha,andrò io a chiamare Ekko- le ragazze accettarono e andarono a vedere la condizione di Aisha. CCorsi verso Ekko una volta arrivati a Elder e gli spiegai quel che era successo,lei venne con me con un semplice -ok,ho capito,verrò subito ad aiutarti- prese delle cose da una valigetta e venne subito. Elsword si mise con Ekko a imparare le basi della magia e entro due giorni sarebbe diventato un cavaliere magico! Intanto io e Rena ci prendemmo cura di Aisha e Eve andò a Elder per cercare informazioni su quel che era successo ad Aisha. Aisha sudava molto e aveva la febbre alta,quindi Rena gli cambiò il vestito con un pigiama (nel mentre sono rimasto fuori dalla stanza) e gli creò un infuso benefico elfico che per un po' fece passare la febbre. Dopo due giorni,Elsword diventò un cavaliere magico e prese a studiare il libro magico delle cure che utilizzava Aisha. In una giornata,Elsword trovò la magia e curò Aisha,al suo risveglio accorremmo tutti. Aisha cominciò a parlare con il fiato un po' soffocata -eh,Rena,Eve,mi avete curata?- Rena sorridendo disse -No,Elsword ha imparato la magia pur di curarti- Aisha sembrava un po' sconvolta,e si alzò subito dal letto -Elsword?- Elsword con una voce un po' rattristita disse -beh,volevo solo rimediare alle mie colpe,è colpa mia se ti sei sentita male,e il minimo che potessi fare è curarti- Aisha con un sorriso si avvicinò ad Elsword e gli diede un bacio sulla guancia,Elsword diventò rosso come i suoi capelli,Aisha disse -questo è come ringraziamento,ora uscite che devo rimettermi il mio vestito- come da richiesta uscimmo tutti dalla stanza. Elsword era ancora rosso da prima,così iniziammo a chiacchierare in camera sedendoci sui nostri rispettivi letti. Io dissi ridacchiando-allora Elsword,alla fine la tua fatica è stata ricompensata no?- Elsword diventò ancora più rosso,e si girò dall'altra parte del letto -io....io.....sono stanco,devo dormire- concluse Elsword,prima di andare a letto,l'amore tra un cavaliere e una maga a quanto pare stava sbocciando.Il giorno dopo ci risvegliammo insieme io e Elsword,e ci dividemmo i compiti,organizzai io -allora,io preparo la colazione per Rena,me ed Eve e lavo i piatti,tu pensi alla colazione di Aisha- Elsword per un secondo parve volermi contraddire,ma poi cambiò idea,mi sentivo felice come non mi ero mai sentito ad aiutare Elsword,non mi sentivo così bene da quando è morta la mia fidanzata in quell'incidente,a volte mi sembrava di sentirla vicino a me,ma non era possibile,una delle tante regole delle guardie imperiali:se è morto non pensare a lui e buttati sul prossimo,avrei dovuto del tutto ignorare la morte della mia amata. Intanto sentivo una strana soddisfazione nell'aiutare Elsword. Aveva quella faccia da ragazzino,e ogni volta che succedeva qualcosa di bello che avvicinava lui e Aisha aveva quell'espressione felice,quella che apparteneva anche a me,mi sembra stano che non me ne fossi accorto. La mattinata andò benissimo,con un pretesto accompagnai Rena e Eve in un prato e lasciai soli Elsword e Aisha,Elsword aveva poco tempo per rimanere vicino ad Aisha senza doversi buttare in una missione,infatti il giorno dopo saremmo andati in missione alla torre di guardia del castello di Robo,a quanto pare Willard aveva portato i suoi poru fin laggiù e dovevamo passare di lì per arrivare al tetto del castello,quindi dovevo lasciargli più tempo possibile,e alla fine arrivò la notte e andammo a dormire,pronti e carichi per la giornata che stava per arrivare.
12(L'avventura continua!)
il giorno dopo arrivò presto e io,ancora una volta,non avevo chiuso occhio,ero combattuto,quanto ancora poteva durare quell'intimità tra Elsword e Aisha? Forse era tutto troppo prematuro,se avessero lasciato il gruppo,che avrei fatto? Solo io,Rena e Eve non saremmo riusciti a portare in salvo l'eldrit da soli,e,incredibile dirlo,ci serviva la potenza di Elsword e la magia di Aisha. Iniziai la mattina,come al solito,preparando la colazione,e la prima ad alzarsi dalla sua modalità stand-by fu Eve. si avvicinò e fece -mmh,dagli ingredienti che hai lì,direi che hai intenzione di preparare la colazione per tutti di nuovo,come mai ti alzi a quest'ora?- Io ero imbarazzato,non potevo dire il motivo per il quale non dormivo la notte -oh,beh,sono un tipo mattiniero- tagliai corto. Eve mi guardò negli occhi,mi fissò per un secondo poi si girò e fece -come mai menti anche su tali sciocchezze? Voi umani siete alquanto strani- Mi cominciò a salire la rabbia,tanto che risposi -Ok,se proprio vuoi saperlo,la mia ragazza è morta in un incendio nel quale sarei dovuto morire io,ma voi teste di latta nasod mi avete salvato. è da allora che non riesco a dormire- Eve mi guardò con il suo sguardo vitreo -questo volevo sentire,non c'è da nasconderlo,sono i tuoi sentimenti questi,per questo io in lotta tengo il chip di controllo sempre in funzione,per non essere assalita da emozioni umane durante la lotta,poichè potrebbe essermi fatale,in compenzo capisco quel che passi tu perchè fuori dalla lotta non utilizzo il chip,lasciando scorrere le emozioni per capir meglio la vita umana,e ora sono una vendicatrice nasod solo perchè non avevo il chip inserito,altrimenti sarebbe stato logico diventare una speranza nasod,è da quando mi sono svegliata che cerco di resuscitare la mia stirpe,ma ormai è troppo tardi- Eve,il robot che pensavo senza emozioni,stava piangendo,e solo ora capivo che quel nasod,prima ancora di essere un nasod,è stato programmato per essere una persona,e non avrei dovuto trattarla come un rompiscatole che mi sta col fiato sul collo,ma come un compagno di viaggio. Quando Eve disse -beh,è irrazionale piangere sul latte versato,tanto vale cogliere l'opportunità e vedere ''il bicchiere mezzo pieno'' come dite voi umani- capii ancora una cosa,non era ne un nasod ne una persona,era entrambi. Eve cercava sempre di più di immedesimarsi in un essere umano,me ne accorsi dal modo di parlare,perchè quando l'ho conosciuta,lei parlava come un robot,mentre ora si avvicinava sempre di più a parlare come un umano,un passo alla volta,senza fretta,diventava una di noi. La terza ad alzarsi fu Rena,e le sue prime parole furono -Raven e Eve,buongiorno,cosa c'è per colazione?- facendo uno sbadiglio gigantesco,mettendosi però educatamente la mano davanti alla bocca. Risposi -oggi non avevo molto tempo per preparare una colazione abbondante,spero ti piaccia il pane con la marmellata di frutti locali preparata da me,non l'ho ancora assaggiata,ma visto che sei tu l'esperta di piante,ho penato che tu potessi dirmi qualcosa di più- Rena assaggiò la marmellata fatta da me,e con un sorriso gigante e leccandosi le labbra disse -buonissima! hai usato i frutti della foresta e sei riuscito a distinguere quelli buoni da quelli velenosi! Secondo me saresti un elfo sensazionale- insomma,ero riuscita a fare una colazione buona e sbrigativa nello stesso tempo. Logicamente,ad alsarsi,il quarto posto è a parimerito tra Aisha e Elsword,venuti insieme in cucina. Mangiammo tutti insieme,e partimmo alla volta della torre di guardia. Ci ritrovammo a salire una scala a chiocciola senza nessun nemico addosso,avremmo dovuto capire ch si trattava di una trappola. Da in cima alla torre iniziarono a caadere diverse bombe che fecero crollare un pezzo di scala dietro di noi,e gradino dopo gradino la scala stava crollando. Iniziammo a correre,ma era chiaro che non saremmo mai riusciti ad arrivare in cima alla torre,da una finestra notai una strada alternativa difesa dai poru e dalle scimmie che lanciavano bombe,ma dovevamo comunque tentare,quindi spinsi Elsword fuori dalla finestra correndo,Aisha,intuendo quel che volevo fare,fece volare la sua bacchetta magica e vi si sedette sopra,portando con se Rena fuori dalla finestra,Eve quasi volando andò mentre io,nel far andare gli altri avanti,cominciai a precipitare. Cercai con la mano nasod di aggrapparmi al muro,ma con la mancanza di allenamento la mano non fu abbastanza potente,appena mi vide,Eve si gettò di sotto nel tentativo di salvarmi. In volo disse -mi spiace,ti farà male,ma ti salvo la vita,PUNTURA DEL CALABRONE!- un missile mi passò accanto,e creò un'esplosione che gettò me e Eve fuori dalla finestra:Eve,seppur facendomi male,mi aveva salvato la vita. Senza sprecar tempo in chiacchiere corremmo battendo tutti i poru che ci trovammo davanti fino ad arrivare alla porta che ci avrebbe portati al castello di robo,presidiata da un vecchio amico:Willard
13(I difensori del castello:Willard e Robo N°8!)
Non avevo mai visto Willard prima d'ora,è decisamente molto più robusto degli altri poru e anche più forte quindi. Indossava una bella ma inutile (noi guardie imperiali ci accorgiamo subito di quanto sia scadente un'armatura) fatta in bronzo e una spada anch'essa del tutto inefficace in ferro. La cosa che mi stupì è che questo poru,diversamente dagli altri,sapesse parlare. -Hey tu,ragazzino rosso,abbiamo un conto in sospeso noi due!- dise Willard indicando con un dito Elsword. Lui si girò verso di noi e con una rapida occhiata ci fece capire che voleva lottare da solo,quindi lo lasciammo fare. Elsword partì in corsa verso willard e cominciò a fare rapidi fendenti,ma Willard era agilissimo e li schivava tutti,fino a che non si sentì ATTACCO DI WILLARD! facendo partire dalla spada di Willard un fendente uguale al super fendente di Elsword,che fece creare uno spazio tra willard e Elsword. Allora Elsword uscì di senno,poichè Willard aveva copiato la sua mossa,e sussurrava tra se e se,a testa bassa -ah vuoi la guerra,e guerra sia!- Rialzando velocemente la testa,Elsword fu invaso da delle fiamme tutte intorno a lui,e la sua potenza aumentò notevolmente,e poi disse con faccia un po' cattiva -ehehehehe bene,vediamo se ora riesci a battermi! SPADA INFUOCATA!- elsword saltò in aria,per poi ricadere con la spada su willard bruciandolo e squagliandogli sia l'armatura che la spada. Willard scappo con addosso pezzi di armatura squagliati che lo stavano bruciando,tornò nel bosco,e non lo rivedemmo mai più.
Corremmo verso la parte alta del castello,dove ad attenderci,invece dei poru e delle scimmie,ci aspettavano dei combattenti,ora era tempo di combattere. I guardiani del castello erano molto più forti dei poru,e notai che Elsword,ancora illuminato dalla sua aura rossa infiammata,attaccava con ferocia,fino a provocare gravi danni ad una guardia,quando andai a fermarlo -Elsword non ucciderli!- Aisha e Rena si girarono verso di noi,distraendosi,mentre Eve non accennò nemmeno a girarsi,gli effetti del suo molto più potente del mio chip emozionale,che non solo le impediva di impazzire,ma anche di provare sentimenti in lotta,se avesse avuto paura durante una lotta avrebbe potuto compromettere la riuscita della missione,e avendo costatato che in realtà,pian piano,diventava sensibile quanto un'umana,usufruire di quel chip fu la scelta migliore. Elsword,una volta esaurita la sua aura di fiamme,smise di comportarsi come un selvaggio e tornò a lottare normalmente,come se nulla fosse. In molti minuti,forse anche un'ora,arrivammo al cancello che affacciava sul tetto del castello,ma a difenderlo c'era il possente Burgnot,una guardia alta e muscolosissima,alta molto più di benders,che teneva un mazzo di chiavi nella mano sinistra e una clava gigante con spine d'acciaio a destra.
-Voi,luridi moscerini,non passerete al tetto del castello!-
a quanto pare nel tetto c'era veramente qualcosa di nascosto,mi cominciarono a sorgere dei dubbi su questo Lord Robo. -Ragazzi- iniziò Eve -Ci penso io a distrarlo,voi cercate di prendere le chiavi- Logicamente risquotè i consensi di tutto il gruppo. Iniziò a parlare Eve -buongiorno,io sono Eve,un nasod,senta sa dirmi quanto fa 2+2?- e burgnot rispose -eh,si certo,vediamo 1..2...3....cosa viene dopo il 3? mmh- Eve continuava a tenerlo impegnato usufruendo della sua ignoranza. Fu facile prendergli le chiavi e,saltando,colpirlo in testa e farlo svenire -Certo che quello lì è proprio scemo- disse,molto ''umanamente'' Eve,la quale si avvicinò all'orecchio del grande cavaliere e gli disse -ricorda,2+2 fa 4,e dopo il 3 viene il 4,poi il 5 e il 6 e così via con molti altri numeri,e come ripeto spesso,voi umani siete proprio strambi- il suo detto riferito agli umani cambiava ogni volta diventando sempre più ''normale''.
Entrammo nel grande cancello e c ritrovammo in un grande spiazzo,ma di nemici,segreti,tesori o laboratori segreti nemmeno l'ombra. Pop dopo,un gigantesco botto,e qualcosa mi stava schiacciando! Non riuscivo a vederlo visto che era sopra di me,ma elsword,dopo aver urlato LAMA DEL VENTO! creò un portale dal quale uscì una spada magic ch trafisse il grande aggressore,ma noi eravamo ancora sotto il grande aggressore! Il colosso,cominciò a guardarci,notando la nostra presenza e prlando con voce robotica -bzz bene bene bzz bene,che cosa abbiamo bzz qui?- avvicinò il braccio a Eve,e togliendola da sotto i piedi se la portò vicino alla faccia,mentre lei era svenuta. Notò il braccio e disse -oh,ecco come mai un nasod non uccide,ha un chip!- Avvicinando il braccio al braccio di Eve,Il grande aggressore,inquadrato meglio come gigantesco rottame metallico,estrasse il chip da Eve e ci mise un nuovo chip,così Eve si svegliò -operazione ''squadra'' inutile,iniziare l'eliminazione della squadra di ricerca dell'eldrit,dopo di che,portarsi al suicidio.- praticamente il robot,come scritto sulla testa si chiamava robo n°8,aveva messo un chip che costringeva ad eliminare tutta la nostra squadra compresa lei. Ci guardò con i suoi occhi vitrei,e fce un occhiolino,non era posseduta,aveva un piano.
14(Dai robot ai
dinosauri....)

Eve ci fissò,uno per uno,con i suoi occhi
vitrei gialli chiari,e partì all’attacco. Io ero davanti al gruppo e fui
attaccato per primo dai suoi aculei d’acciaio,che per “l’occasione” furono
colorati di rosso. Da dietro di lei,comparì un uomo vestito di rosso con una
visiera per coprirgli la faccia e una ragazza anch’essa vistita di rosso. L’uomo
attaccò subito Elsword,che,anche combattendo elegantemente,non poteva
contrastare l’avversario. Io urlai –Eve ferma! Cosa stai facendo?- Eve mi
guardò con i suoi occhi ormai diventati anch’essi rossi –Eve? Non conosco
questo nome,io sono Victoria,imperatrice di tutti i nasod nonché grande maestra
leggendaria di lotta,non mettetevi sul mio cammino! Vai Ophelia,CAMPO
ELETTRICO! La ragazza nasod,Ophelia,mi andò davanti, e mi colpì in
pieno con una palla elettrica che mandò in cortocircuito la mia mano. Caddi a
terra,con la mano circondata da scintille rosa. La mano si modificò davanti ai
miei occhi,divenne nera e gigantesca rispetto al mio corpo,e anche il resto del
corpo cambiò,compresa la mia mentalità. I miei capelli,dapprima abbassati a
coprirmi un occhio,ora erano rivolti verso l’alto con delle ciocche bianche. Mi
rialzai,e con un ghigno,anch’io senza apparente motivo iniziai ad attaccare i
miei compagni senza controllarmi. Cominciai a menare dei fendenti verso
Rena,che continuava a schivare senza fare nulla. Ad un certo punto,con uno
scatto,la colpii in pancia bloccandola,e poi iniziai a strozzarla con la mia
mano Nasod.La alzai in aria,e vidi bene la sua faccia che mi fissava nei miei
occhi divenuti rossi,quando da dietro di me sentii –proviamo a salvarla con una
vecchia ma buona magia:RICHIAMO DEL METEORITE! Dietro la
schiena sentii una palla di fuoco,ma lasciando a terra Rena,colpii con la mia
mano la palla di fuoco,lanciandola direttamente contro Eve o Victoria,come
voleva essere chiamata,che ne subì in piano il colpo amplificato. La Nasod si
rialzò da terra,dicendo –Ok,potrei annientarvi,ma non voglio farlo
adesso,andiamo ragazzi!- Sia lei che Oberon e Ophelia salirono sul Robo n°8,che
li portò via verso il deserto. Io ero ancora shockato dall’accaduto,e rividi
Rena che,arrancando e tossendo,si rialzava da terra. Elsword mi stava per
attaccare,quando lo fermai –fermo scemo! Sono di nuovo io e non so che mi sia
preso- senza accorgermene i miei capelli tornarono del tutto neri e si
riabbassarono a coprirmi l’occhio,mentre la mia mano tornò argentata. Elsword
mi disse –sìì ceerto,sei tornato com’eri prima,ma chi mi dice che non sia
ancora un pazzo squilibrato?- Io sobbalzai,logicamente volevano delle prove,mi
sembrava logico. Elsword disse –ok,ti farò una sola domanda,a te piace Rena?- avrei avuto voglia di
dargli un pugno e mandarlo giù dal castello,ma in fondo dovevo
rispondere,altrimenti mi avrebbero ancora attaccato. Girai la
testa,imbarazzato,costretto a rispondere –s..sì
certo- Rena sembrò sobbalzare nel sentire la mia risposta,a quanto pare ne
era sorpresa. Per modificare il clima,Aisha entrò nel discorso –Ok ragazzi,smettiamola
con questi giochetti,dobbiamo andare verso il deserto e capire quel che succede
a Eve,passiamo prima da Ekko,conosco il deserto dov’è andato il robo,mi
conoscono tutti lì,statene certi- senza capirci molto,tutti quanti cominciammo
ad andare verso la casa di Ekko.
Arrivammo a casa di
Ekko in poco tempo,e spiegammo per bene l’accaduto. Ekko,subito come se avesse
capito tutto alla prima parola,disse –sì lo so,vedete,durante la guerra,i Nasod
avevano dei cambiamenti di personalità che li faceva diventare aggressivi,perché
i nasod,di natura,sono robot pacifici. Si vede che Eve,per esternare il suo
cambiamento di personalità,invece di cambiare atteggiamento cambia i propri
dati in modo da avere una personalità diversa- Bene,allora perché era successo
anche a me? Il clima nella squadra era cupo. apparte i non molto rari atti
amorosi di Elsword verso la maghetta,nel
team regnava il silenzio,soprattutto tra me e Rena. Che sciocco che ero,io,un
semplice umano di meno di venti anni,innamorarmi di una creatura che è vissuta
per migliaia di anni e vivrà per altrettanto. Certo che l’amore con me è davvero
crudele,e poi lei assomigliava tanto alla mia amata Cerris. Forse,il mio amore
verso lei è dettato solo da questo,o forse…… io amavo Rena migliaia di volte di
più di quanto amassi la mia amata allora,quando le mandavo lettere perché non
potevo muovermi dal mio posto da guardia imperiale. Mi accorsi che stavo
imbambolato a fissare Rena mentre pensavo,appena me ne accorsi mi girai e
seguii Aisha,la quale stava parlando di come lei conoscesse la città del
deserto,mi sembra di aver sentito un paio di nomi,un certo Chachabuk e
Besma,probabilmente la seconda era il nome del luogo. Entrammo nei cancelli
della grande città tra le montagne,e fummo subito inquadrati da un ragazzino
dai capelli rosa. Sopo averci rivolto un cordiale “cosa posso fare per voi?”
iniziò a guardare bene le nostre armi,oramai consumate tutte dalle tante
lotte,dalle frecce scoccate e dalle magie lanciate. –Nononono non ci
siamo,queste armi sono troppo malconcie,in questo stato potrebbero spezzarsi
subito,venite da me tra 10 o 12 ore,avrò già le vostre armi pronte,sono un tipo
veloce.- Accettammo volentieri il gentile gesto e iniziammo,sotto richiesta di
Aisha,questo tale Chahabuk. Mentre camminavamo,da dietro di noi sentimmo –gentili
voi siete a cercare me,io mi ricordo di te,Aisha tu sei vero? Buk!- Aisha di scatto si girò e disse –Sì Chachabuk
sono io! Purtroppo ho avuto un incidente con un anello succhiapoteri stregato e
quindi ora deo rifarmi tutto il percorso da maga,tu come te la passi?-
Chachabuk disse –Oh beh,la vecchiaia si fa sentire,le mie squame sono tutte
scure e a quanto pare il villaggio sta venendo di nuovo attaccato da Sauri
ipnotizzati dal malvagio sciamano Kaya,giusto in tempo sei arrivata con amici
tuoi,Buk!- Aisha con un sorriso disse –te li presento,questo qui è Elsword,il
mio ragazzo,è un cavaliere magico forte,insieme a me diventerà un cavaliere
delle rune niente male- Elsword diventò tutto rosso alla parola ragazzo,anche
se oramai doveva essere abituato,cose del genere non si imparano in fretta –Poi
lei è Rena,è un elfo che vive da un sacco di anni anche se non ne dimostra più
di 20- poi iniziò a sussurrare a Chachabuk –a quanto pare presto forse avrà una
love story con il ragazzo nero dietro di me- sia io che rena arrossimmo,e
guardandoci,entrambi capimmo l’imbarazzo reciproco –invece quello dietro di me
è Raven,un ragazzo con una vita combattuta,con un sacco di problemi tra i quali
da poco si è aggiunto,come per un’amica che purtroppo al momento non è con
noi,lo sdoppiamento della personalità- era una specie di presa in giro o stava
solo sintetizzando? Questo non lo seppi mai.


-ok
ragazzi,aiutarmi con Sauri dovete,in via dei draghi andare dovete per fermare i
guerriero sauri che nel profondo del passo di montagna abitano,buk!- Ci facemmo
accompagnare fino all’inizio del percorso roccioso,così partimmo subito verso
la via dei draghi,nella speranza di ritrovare presto anche Eve.

15(la soluzione di Aisha)
Eravamo,finalmente,all'inizio del passo di montagna,dove il caldo e la stanchezza regnavano chiaramente sovrani. Questa era,fin'ora,la sfida più disorganizzata che la nostra squadra fece,e si poteva chiaramente notare fin dall'inizio. Tra Elsword e Aisha,notando il silenzio creato tra me e Rena,nacque un preoccupazione abbastanza pesante da fargli smettere i loro "atti amorosi" e cominciare a preoccuparsi del legame di squadra. Cominciammo a camminare senza problemi nel passo di montagna senza nemici in vista,o almeno,questo sembrava. Quando entrammo in uno spiazzo largo,fummo attaccati dai mostri,com'era prevedibile. Erano creature umanoidi ma dalle forme da lucertola,con coda e squame. Alcuni erano grandi,colorati di azzurro e con delle armature e un bastone gigante come arma;altri erano bassini rossi con semplici piccole lance e dietro di tutti c'erano degli strani Sauri con degli bastoni magici come Aisha. tutti ci attaccarono insieme,a parte i maghi,che iniziarono a caricarsi di energia in disparte. Cercammo più volte di avvicinarci ai maghi,ma gli altri ci bloccarono ripetutamente e non riuscimmo ad avvicinarci. Alla fine,con fatica e senza riuscirci a coordinare bene,riuscimmo a battere tutti i guerrieri,quando i Sauri magici smisero di caricarsi ed attaccarono tutti insieme. Ci lanciarono una miriade di sfere magiche,veramente troppe per contrattaccare,e all'inizio alcune cominciarono a colpire Rena,poi,per istinto,mi misi davanti,con mano nasod per parare i colpi. Rena rimase per un po' dietro di me,puoi fece un salto appoiandosi alle mia spalle e arrivando fino a testa in giù urlando VENTO RONZANTE! e facendo volare da tutte le parti le sfere magiche,tanto che alcune colpirono i Sauri e li mandarono K.O.
Troppo facile,doveva esserci qualcosa sotto,infatti c'era. Da dietro una roccia un Sauro più rande degli altri prese Rena bloccandola,e sorprendentemente sapeva parlare -tu...tu sei...un elfo? Bene,li elfi sono immortali,con te lo sciamano Kaya potrebbe creare un'intero esercito di Sauri immortali imbattibili!- aveva capito bene quel che Kaya voleva fare,ma per due diversi motivi non potevo permetterglielo,uno per il bene di Besma,l'altro per il bene di Rena. Il sauro attaccò con la sua spada e lasciando Rena a terra. La mia mano iniziò a circondarsi da scintille rosa,di nuovo. Mi venne un terribile mal di testa che mi fece inginocchiare,ma quando mi rialzai i miei capelli andarono verso l'alto e presero delle ciocche Bianche,insomma il solito. Mi avvicinai e dissi -non ti permetterò di fare del male a Rena,COLPO D'ASCIA!- mi avvicinai all'avversario e lo colpii con due graffi esplosivo che fecero letteralmente volar via il Sauro,e salvai Rena,che feci rialzare.
-tu....tu....mi hai salvata- aveva una faccia quasi sorpresa
dietro di me Aisha sussurrò ad Elsword -Amore,noi andiamo via eh?- e si teletrasportarono via
io ero imbarazzato,non sapevo cosa dire,mentre quasi involontariamente le mie labbra si avvicinarono alle sue e,dopo pochi secondi,ci baciammo. Fu così emozionante che credo di aver perso le Emozioni per quei pochi secondi che mi sembravano infiniti. Quando le mie labbra si allontanarono dalle sue mi accorsi che lei stava piangendo,mi disse
-Raven,io ti amo,tanto ma.......non possiamo stare insieme-
questo oramai la sapevo anch'io,lei era immortale,io sarei morto nel giro di massimo 80 anni.
-questo è sbagliato- disse Aisha che era rimasta tutto il tempo dietro di noi -un modo per farvi stare insieme ci sarebbe,conosco le più antiche leggi elfiche-
Rena speranzosa disse -dimmi,come possiamo fare?-
Aisha rispose -secondo le leggi elfiche,col consenso della regina degli elfi,un Elfo può chiedere ad una maga di qualsiasi genere di interrompere la sua vita immortale e iniziare a invecchiare come un essere umano,tu ora invece di migliaia di anni potresti avere venti anni al massimo,ma con l'accettazione della regina degli Elfi si può fare,altrimenti....-
Rena disse -per questo non ci sarebbero problemi,leggi questo- Rena estrasse dal suo reggiseno un foglio di carta,c'era scritto
la sottoscritta Regina del regno degli elfi dichiara che
in caso di qualsiasi questione riguardante la combattente reale nominata Rena,il mio consenso è automatico e definitivo,in modo da non ostacolare la sua missione di salvataggio del regno
in caso di perdita riguardante qualsiasi caso di immortalità/giovinezza/qualsiasi problema riguardante le sue proprietà elfiche la combattente reale sarà aggiornata periodicamente sulle novità riguardanti il regno e potrà sempre entrare nelle mura del regno,ma non sarà più riconosciuta come membro della popolazione Elfica
con speranza sulla riuscita dell'arduo compito
la Regina degli elfi
e così,a quanto pare,Rena poteva essere la mia ragazza ma........sarebbe arrivata a perdere l'immortalità per vivere con me?

16(Love Forever!)
Il lago di besma,un lago in mezzo a delle montagne desertiche dove l'acqua si trova solo nei cactus che purtroppo sono anch'essi mostri,è uno spettacolo per gli occhi. Credo che una volta che sarà finita quest'avventura tornerò spesso qui,è un posto bellissimo da guardare e calmissimo dove pensare. Eravamo in pieno giorno,e gli altri si riposarono mentre io andavo a prendere le nuove armi da quel ragazzino,Toma. Mi diede le armi pretendendo di non essere pagato,visto che per il lavoro si era offerto lui,quindi tornai indietro con le armi,quando mi fermai davanti al lago e mi misi a pensare nella completa tranquillità. Seduto su una roccia li davanti ad osservare quello spettacolo,questi sono i momenti che più mi piacciono. Mi raggiunse Rena,che si comportava come non fosse successo nulla tra di noi.
-Hey Raven,che ci fai qui tutto solo?- si appoggio alla roccia troppo stretta per entrambi,per finire che si accoccolò sulla mia spalla;
-penso alle varie cose che abbiamo fatto e a quelle che faremo,tu invece che fai?- dissi nella più completa calma
-sai,Aisha quando è stata una maga esperta è già stata qui,mi ha parlato di questo lago,e ho deciso di venirci- disse con un sorriso
-senza arco? Io mi porto sempre dietro la mia spada- era una semplice chiacchierata tra amici
-sono una cacciatrice ora,devo imparare a combattere senza arma,i miei calci ora sono la mia arma- Rena parlava come Elsword quando si sentiva troppo debole e non voleva che imparare nuove mosse.
-Muahahahahaha,guardte un po' chi abbiamo trovato,due della squadra di seccatori,prendiamoli!- c'era qualcuno che bisbigliava dietro delle rocce,la mia esperienza non mi inganna,e anche Rena li sentì,ma aspettammo per fargli pensare di prenderci di sorpresa,quando uscirono,fu il nostro turno. Prendemmo al volo le nostre nuove armi,erano del tutto uguali alle vecchie,non capisco il perché di questa strana scelta di farle. I mostri erano a schiera davanti a noi,e facemmo una mossa combinata tra le abilità mie e di Rena. Io iniziai a correre,e urlando FENDENTE SIBILANTE! mi gettai sui nemici rapidamente e li colpii ripetutamente,mentre Rena si preparò e COLPO DELLA FENICE! così dal suo arco,invece che una freccia,arrivò un enorme uccello di fuoco. Il colpo della fenice venne respinto da una guardia laser,era Oberon! Eve ci comparì dietro
-e adesso,è giunta la vostra ora,attivazione programma update,codice Q_PROT,inizio programma-
Eve si stava...trasformando? I due nasod non c'erano più,e,dalla faccia gentile,i suoi occhi si colmarono di malvagità,la sua faccia era malvagia e i suoi vestiti cambiarono.
TRONO DELLA REGINA! fece un urlo devastante quasi quanto la sua potenza mentre ci arrivava addosso con i suoi tantissimi aculei che non riuscimmo a schivare. Fummo sbattuti contro il muro pieni di ferite. Tornò normale,o almeno tornò Victoria,e fece
-Oberon,prendili,li portiamo via-
Oberon si inchinò è con molta attenzione ci prese delicatamente,mentre noi svenimmo.
Mi svegliai di notte,con Rena sdraiatami sopra,eravamo in una gabbia. C'erano Elsword e gli altri che lottavano con un mostro,era il guerrierosauro? Era uguale,ma era nero e bianco.
Rena si svegliò
-Raven dove siamo?-
-ci hanno presi ma non preoccuparti ti porto via di qui-
Rena fu esitante poi disse
-Dai Elsword e Aisha sono forti,ce la faranno soli,mentre noi abbiamo ancora una cosa di cui parlare-
Persi la mia solita calma
-di cosa vuoi parlarmi?-
Rena fece un sorriso
-Voglio parlarti del motivo per il quale non ho voluto stare con te-
Mi feci del tutto rosso
-o..ok-
-Vedi Raven,io ci stavo ancora pensando e quella cosa improvvisa mi ha solo presa di sorpresa,e non volevo morire. Ma ora mi accorgo che stare con te che mi proteggi è più importante della mia stessa vita,quindi adesso sono pronta per perdere la mia immortalità per te-
Rena era arrossita quasi quanto me,quando mi si avvicinò e anch'io feci lo stesso,e ci Baciammo.
tantissime emozioni in una sola nel baciare la ragazza che amo,e ancora di più nel sapere che rinuncerebbe a tutto per stare con me,e io farei lo stesso per lei.
-Hey,volete continuare a sbaciucchiarvi o venite con noi a Besma?-
-Elsword finiscila,un bacio è una cosa importante!-
-e allora perchè non ne ho mai ricevuto uno?-
-se è quello che volevi dillo subito!-
questi erano gli schiamazzi di Elsword e Aisha,e a giudicare dal silenzio che era calato,ci fu anche un loro bacio,quando Rena fece
-Hey,volete continuare a sbaciucchiarvi o venite con noi a Besma?- Rena con un calcio ruppe la porta della cella
dissi
-ma perché non l'hai fatto subito?-
lei con un sorriso disse
-ci saremmo baciati se avessi rotto la cella?-
Rena sì che era la ragazza che faceva per me,l'indomani mattina Aisha fece una specie di cerimonia e Rena perse l'immortalità,da quel momento è iniziata la nostra vera storia d'amore.
17(Ethan e Balzac,due mentalità a confronto!)
Andammo al letto,stremati dall'accaduto,Rena accoccolata su di me,Aisha vicina a Elsword e......Mancava Eve,anche se,anche se tornasse,si sentirebbe come un intruso credo,e non volevo fargli provare una sensazione del genere,certo non ebbi i sensi di colpa per essermi fidanzato con Rena,ma una profonda tristezza per lei. Nel cuore della notte,sentii la mia mano fremere,la guardai,era diversa! Era di acciaio ma sembrava quasi essere di carne ed ossa,sentii un forte dolore allo stomaco,appoggiai delicatamente Rena e senza far rumore uscii dalla tenda. Mi piegai a terra dal dolore,e la mano non stava semplicemente modificando da sola,tutta la mia armatura si trasformò! Sulla mia pelle crebbe come una seconda pelle un'armatura Nera,Persino la mia spada,che era a qualche metro da me,diventò nera con delle spine rosse,i miei capelli non modificarono ma crebbe una specie di fermacapelli nero sulla fronte,e dalla mia schiena spuntarono delle ali enormi! Mi rialzai,i miei occhi neri come la pece si guardarono intorno,e iniziando a ridere come un maniaco distrussi tutto quello che avevo intorno,ogni volta che distruggevo qualche albero,iniziai a fare ATTACCO NUCLEARE! ed una gigantesca esplosione colpì gli alberi distruggendoli come fosse nulla,c'erano molti pochi alberi vicino al lago,ma quelli che c'erano,vennero tutti distrutti. Mi tornarono i dolori di stomaco,la mia mano diventò debole,mentre la mia spada diventò gialla così splendente da sembrare bianca,al posto delle ali si spiegò un mantello rosso,la mia divisa diventò del tutto rossa ed avevo con cappellino con visiera nera in testa,e cominciai a distruggere rocce velocemente,così velocemente che i miei fendenti quasi non li vedevo nemmeno io. Dopo quest'incredibile forza,intorno al lago di besma ci fu un vero e proprio deserto,e quando tornai normale,mi girai verso la tenda. Gli altri si erano svegliati e mi stavano guardando come se fossi un mostro,e probabilmente lo ero,probabilmente Aisha mi avrebbe nuovamente tolto la mano nasod,e questo non potevo accettarlo. Mi si avvicinò Rena
-R..Raven,stai bene?-
-S...sì,credo.non sò quel che sia successo,non potevo controllarmi-
-Fidati andrà tutto bene-sorrise Rena prendendomi la mano
-Lo spero-mi limitai a dire io,cercando di convincere più lei che me
L'accaduto finì lì,dissi a Rena che per quella sera sarebbe stato dormire fuori dalla tenda per me,e mi misi a dormire vicino al lago guardando le stelle. Possibile che il chip che mi ha messo Eve al castello di Robo abbia reagito alla mia tristezza? Bah,può essere di tutto,sarà da chiedere alla vera Eve al momento opportuno. Sentivo chiaramente,durante le mie trasformazioni di non essere me,ero due personalità diverse. Ethan,il freddo spadaccino che attacca così velocemente da non essere visto,e Balzac,il pazzo guerriero Nasod che distrugge chiunque si mette sul suo cammino,mentre ero trasformato,questi due nomi sentivo miei....Ethan....e Balzac,due metà della stessa persona,che probabilmente non possono convivere nello stesso individuo,ma cosa avrei dovuto fare,suicidarmi per il bene del prossimo? Non sapevo quel che avrei fatto,ma una cosa è certa,dovevo trovare Eve! Mi addormentai poco dopo con un solo pensierò in testa,presto dovevo trovare Eve.
Il giorno dopo mi svegliai presto e,preso il mio zaino con il cibo,presi la "colazione" per tutti,che si svegliarono dopo un po' di tempo quasi tutti insieme.
Elsword fu il primo,il che è strano dato che di solito non è un tipo così mattiniero
-Hey Raven,Che c'è da mangiare oggi?-aveva una gran fame insomma
-quel che mangiamo tutte le volte che siamo in missione,carne secca-
-ancora carne secca?- disse Elsword deluso
-ancora carne secca,un giorno andrò al mercato a comprare qualcosa con i soldi delle missioni,ma se tu non vuoi mai passare per la città a vedere chi ha bisogno di aiuto-
Elsword quasi offeso disse -non è che non voglio,ma gia ho fame,poi se ci mettiamo anche a camminare,sai che fame ci viene dopo?-
-e per quando avremo fame avremo già una missione da fare per comprare qualcosa di buono da mangiare,poi lo sai che,visto che qua conoscono la banda dei corvi,se vedono me da solo si spaventano i commercianti,e digli tu che sei buono dopo esser stato riconosciuto come il Re del terrore di Elyos- dissi io alquanto seccato
-E va bene,mangiamo questa carne secca e andiamo in città a cercare missioni- Disse Elsword ancora pi seccato di me
-Comunque per le ragazze ho preso della frutta con gli ultimi soldi che avevo-
-e perché a loro sì e a noi no?- Disse Elsword dispiaciuto
-Sono stato un Re del terrore,non un maleducato,prima le donne,noi siamo uomini ce la faremo- dissi in modo da far sentire forte Elsword per non farlo lamentare
-Beh forse hai ragione- si limitò a dire Elsword
Aisha si svegliò poco dopo,e Rena con lei,e uscirono dalla tenda
-cosa facciamo oggi?- chiese aisha ancora assorta nel sonno
Elsword disse -oggi io e Raven andiamo in città a cercare missioni,con qualche soldo riusciremo a comprare qualcosa di buono da mangiare invece che la solita carne secca,comunque per voi ragazze ABBIAMO comprato della frutta,dato che Rena essendo elfo deve mangiare molta meno carne e perché tu hai bisogno di forza degli incantesimi- Elsword cercava di sembrare tanto buono e caro con Aisha,certo che era molto astuto
-Ah sì? che strano mi era sembrato di sentire che i soldi fossero di Raven e che tu non volevi andare in città- disse Aisha,decisamente più astuta di Elsword
-oh beh,ehehehehe mi hai scoperto-
-hai mentito ma non fa nulla,ti voglio bene lo stesso,anche se sei solo un ragazzino-
Elsword non poté far a meno di accettare lo sbeffeggiamento della ragazza. Intanto Rena si era alzata e stava venendo verso di noi,ed era incredibilmente già carica di prima mattina
-hey di che parlate?- Disse Rena sedendosi vicino a me
-oggi cercheremo missioni per fare un po' di soldi,e magari se ne avanzano alcuni dopo aver comprato del cibo potremo anche comprare qualche libro per Aisha o qualcosa di utile comunque,sarà da vedere con i soldi in mano- dissi io calmamente,notai subito che tutti cercavano di evitare di chiedere cosa fosse successo ieri sera,ma non sapevano come fare,quindi dissi io
-Come sapete la mia condizione c'era già dai tempi di Ruben,ma mi era passata con un Chip di Eve,ora Eve me ne ha messo uno durante lo scontro al castello di robo,perciò ha incrementato la forza di questa trasformazione e Ieri mi sono trasformato completamente in queste due identità che convivono in me,una era conosciuta,il pazzo che uccide qualsiasi cosa,ieri ho scoperto il nome,è Balzac,mentre invece ho scoperto esserci un'altra identità in me,è come una potenza incredibile in attacco e velocità,uno spadaccino formidabile,di nome Ethan,ed entrambi credo mirino a diventare i capi incontrastati di questo corpo-
Gli altri mi guardarono stupiti,Elsword disse
-e Riesci a controllarli almeno parzialmente?-
Io dissi
-Credo di riuscire a decidere quando mi devo trasformare,anche se a volte vengono da soli,e credo di poter con molti sforzi decidere dove non attaccare,quindi voi non correte pericoli,ma in una grande città non credo di sapere dove indirizzare i colpi di questi fanatici,comunque sono sicuro che Ethan è una specie di parte più buona,sentivo come se rifiutasse di distruggere esseri viventi innoqui,per questo un albero laggiù è rimasto integro- effettivamente,tra tutti gli alberi del lago,proprio uno che non avevo visto è rimasto in piedi,che Ethan non voleva distruggere.
-Beh,almeno noi siamo al sicuro,guardiamo il alto buono- Disse Rena cercando,ancora una volta,di convincere sia noi che sé stessa.
Dopo aver fatto colazione io e Elsword andammo in città a cercare missioni,ne trovammo una interessante e con una buona ricompenza,e tornammo a dirlo alle altre. Quando arrivai cominciai a leggere alle altre -Ricompenza:500k-Pelle pregiata di Komodo/Missione:bloccare l'artefice dell'ipnosi dei Sauri/ Obbiettivo:il primo sauro ad esser mai diventato gran mago,il suo nome è....- Aisha mi bloccò e disse
-il suo nome è....Kaya-
18(Kaya e Aisha,amici per la pelle!)
-n..no io non ci credo,sono sicura che Kaya è innocente,n...non può esser stato lui!- Disse Aisha piangendo,mentre Elsword si avvicinava a lei
-Hey hey,che ti succede,dai parlane con me- disse cercando di rassicurarla,mentre Rena si avvicinò ad Aisha
-posso spiegargli?- disse semplicemente,ed Aisha acconsentì.
-Kaya è il migliore amico di Aisha,studiarono insieme per il titolo di gran maga da chachabuk,ed entrambi superarono i test a pieni voti,quando Aisha decise di girare per Elyos Kaya rimase a Besma,e quando si sarebbero riincontrati si sarebbero sfidati,ma adesso,questa è la situazione.......-
Aisha stava ancora piangendo mentre Elsword la accarezzava dolcemente. Aisha ritornò in sé dopo un po' di meditazione
-ragazzi,partiamo domani,ma non aspettatevi di lottare con Kaya,questo è un compito mio.....- Elsword all'inizio fece per obbiettare,ma lo zittimmo subito. Toccava ad Aisha sfidarsi con Kaya,questo era chiaro. Partimmo l'indomani mattina,pronti alla lotta. Quando arrivammo all'entrata del nido di drago ci accordammo sul da farsi. Io,Elsword e Rena avremmo dovuto difendere Aisha fino all'arrivo a Kaya,mentre lei accumulava energie magiche. I sauri erano molto potenti,quasi di più di noi,ma con molta fatica riuscimmo ad arrivare al centro del nido. Un grande sauro con un bastone si avvicinò -A..Aisha...sei proprio tu?- chiese avvicinandosi
-sì Kaya,sono io,perché stai facendo questo?- Disse Aisha a testa bassa. Kaya si avvicinò per mettergli la mano sulla spalla,,ma Elsword gli puntò la spada alla gola -fai un passo e sei morto- disse con ira Elsword,ma Kaya con un leggero movimento del bastone lanciò tutti quanti apparte Aisha sul muro,così poté mettergli la mano sulla spalla -se solo potessi capire,se non obbedisco agli ordini mi uccideranno,comandando i sauri non faccio del male a nessuno ma impedisco il passaggio di qualsiasi persona verso Altera- disse Kaya cercando di spiegare la situazione
-chi? Chi vuole ucciderti?- Kaya aspettò un secondo poi disse -....è un grande avversario che voi non riuscireste ad affrontare,il suo nome é....- Da dietro una voce femminile lo bloccò -ora basta,hai detto fin troppo! Questa è l'ultima volta che un mostro delude i piani del re!- Victoria ordinò -Oberon,mira alla maga! DISTORISIONE DELLO SPAZIO!- Oberon saltò e creò una grande X di laser che stava andando contro Aisha inerme -No Aisha!- fece Kaya,bloccando con la sua bacchetta la X che lo stava per colpire
-A...Aisha,spostati da qui! prima che colpisca anche te!- fece Kaya nello sforzo di bloccare l'attacco. Aisha senza pensarci si spostò da dietro di Kaya
-ehehehe,Aisha,ricordati che,sei sempre stata la mia unica e migliore amica,forse un giorno ci risfideremo- La bacchetta magica di Kaya si spezzò,e la X di laser colpì in pieno Kaya,che morì sul colpo,ma col sorriso in bocca per aver salvato la sua grande amica. Aisha si avvicinò al corpo inerme di Kaya mentre Eve sogghigno -tsk,fin troppo facile,certi mostri da strapazzo non capisco come il Re li voglia tra i piedi- Aisha,in un impeto d'ira -Tu......Eve,o Victoria,chiunqu tu sia,sii certa che...LA PAGHERAI PER QUEL CHE HAI FATTO!- Aisha prese un libro velocemente dalla tasca del suo vestito e cominciò a leggere delle formule magiche incomprensibili. -Smettiamola di perdere tempo!- disse victoria -è ora che voialtri moriate!- Iniziò a fare delle disposizioni con Oberon e Ophelia,quando all'improvviso Aisha venne ricoperta dalle fiamme,e quando si diradarono,Aveva dei vestiti diversi. -Io Hekat,grande creatrice della magia nera,sono pronta a sfidarti!- Aisha era...cambiata. Era come quando io mi trasformavo,e sentivo anch'io delle voci in me -Diamine fammi uscire voglio spaccare quel robot!- era Balzac che fremeva per muovere la sua mano nasod -No,lascia perdere,io con la mia velocità posso aiutarti molto più di quel pazzo omicida- disse dentro di me Ethan. Intanto Eve fece -tsk,illusi,pensate davvero che vi sfiderei faccia a faccia? siete degli stolti! Vieni a me oh grande drago d'ossa!- Con il potere di una qualche sconosciuta magia nera le ossa di drago si assemblarono creando un gigantesco drago,e distraendomi Balzac riuscì ad averla vinta
-sì,sì,è ora di far tornare il drago d'ossa nella sua tomba! Sento l'energia in me,e mi piace!- Disse Balzac prendendo il controllo del mio corpo,e si avvicinò ad Hekat -senti,fin dall'antichità noi due non siamo mai stati d'accordo- antichità? cosa andava blaterando? -confermo- disse Hekat senza degnarlo di uno sguardo -ma per il momento potremmo anche collaborare,da sola non ce la farei a batterlo,ma solo per questa volta- Disse Hekat,già si conoscevano queste due personalità? Questa cosa mi confuse molto,ma non ci fu il tempo di pensare,Balzac e Hekat iniziarono lo scontro contro Eve e il drago d'ossa,come finirà la sfida?
19 (il mistero dei maestri leggendari!)
Hekat iniziò a caricare mana in velocità impressionante,mentre io corsi all'attacco. Cominciai a correre come un pazzo in direzione del drago d'ossa,che mi respinse con un agile movimento della testa facendomi cadere vicino al muro,diamine era potentissimo
-visto? questo pazzo non ci servirà a nulla,io con il mio controllo e la mia velocità potrei farcela- disse Ethan dentro al mio corpo
-Dannazione questa volta hai ragione Ethan,ma non finisce qui,un giorno servirò io e tu dovrai darmi il posto-
-Sicuramente- disse Ethan un po' sbeffeggiante mentre l'armatura del mio corpo cambiava diventando quella di Ethan.
Hekat senza nemmeno guardare disse -Ethan,di nuovo a dividere il corpo con Balzac? il lupo perde il pelo ma non i vizio eh?-
-A quanto pare sì,pronta per la nostra solita strategia?- disse Ethan sicuro
-Certamente- disse semplicemente Hekat,e partirono insieme
Ethan saltà sulla testa del drago infilando la spada nella sua testa,e il drago anche dimenandosi non riusciva ad arrivarci.
-è il momento,RAGGIO AL PLASMA!- urlò creando un raggio laser rosso che iniziò a tagliare in parti il drago,che stava cadendo a pezzi. All'improvviso il drago volò in aria lasciando la sua coda a terra,ma portando Ethan con sè
-Ethan scendi presto!- disse Hekat velocemente,ma era troppo tardi,Ethan gia stava cadendo a terra su degli spuntoni acuminati. -Nooooo- urlò Hekat correndo per salvare Ethan,e facendo una cosa disperata. caricò il mana,poi saltò verso Ethan,e toccandolo,teletrasportò entrambi in un posto sicuro.
-per un pelo,grazie dell'aiuto- disse Ethan per nulla spaventato,mentre il drago si ripreparava ad attaccare. Iniziò a planare e sputare palle di fuoco,che colpirono in pieno sia Hekat che Ethan,i quali ne uscirono quasi indenni. -Drago d'ossa,è arrivata la tua fine.Hekat,attuiamo il piano ora!-
intanto il drago era tornato a terra
-Vai,RESPIRO FANTASMA! - Disse Hekat,e uno strano pipistrello fece una fontana nera d'oscurità vicino al drago
-ok,tocca a me,TRIONFO CRUENTO!-disse Ethan dopo essersi messo al centro della fontana,e la sua spada si impregnò sia da un'aura rossa sia da un'aura viola scaturita dalla precedente mossa di Hekat
-stavolta è la fine, FENDENTE SIBILANTE!- disse Ethan passando attraverso il drago,quando passò dall'altra parte,non c'era più un osso che fosse ancora al suo posto e il drago cadde a terra diventando un mucchio d'ossa.
-Sì,evvai Ethan,la nostra mossa,il trionfo fantasma funziona oggi come allora eh?-
-Beh siamo noi ad aver inventato le fusioni tra skill,mi sembra logico che le nostre vengano bene- disse Ethan con un sorriso. Lo sentivo,mentre il vero Raven,ovvero io,amava Rena,questo amava quella personalità di Aisha così oscura e cupa ma che sapeva essere dolce ed attiva,lui amava Hekat.
-ehehehe Ethan dopo tutti questi anni ancora che ci provi con Hekat? quasi pietoso- disse Balzac
allora è così,sono degli esseri antichi e Ethan ha sempre amato Hekat,tanto che la ama ancora dopo molti anni ormai passati. Questo mistero si faceva sempre più intricato.
Le ossa esplosero e,mentre Ethan rimase poco lì vicino,uno osso gigante fece volare addosso ad Elsword Hekat,che durante il volo tornò Aisha
-I...io ce l'ho fatta?- chiese Aisha ad Elsword
-S...Sì,certo che ce l'hai fatta,perchè sei la migliore- disse sistemandole i capelli mentre erano sdraiati a terra una addosso a l'altro,mentre lei sveniva. Intanto anch'io tornai normale quasi svenendo,ma mi trattenni con un gran mal di testa
-Uh,è stato così strano,ricordo passo passo tutto quello che è successo,è stato incredibile-
Rena si avvicinò a me -Bene,così non dovremo stare a spiegarti,che ne dici Elsword,hai finito di compiacerti con Aisha sdraiata su di te?-
Elsword sobbalzò ed appoggiò il più delicatamente possibile Aisha a terra.
-Ragazzi,abbiamo un problema,i nemici sono sempre più forti e ancora non capiamo se queste "entità" all'interno di Raven e adesso anche Aisha siano buone o cattive,dobbiamo fare qualcosa o saremo sopraffatti sia dai nostri nemici che dai nostri stessi alleati,e sinceramente non mi và di morire in battaglia e tantomeno di sfidarmi contro Aisha!- e veramente Elsword aveva ragione,e Rena disse -ok,torneremo nella casa di Elsword a Ruben e smetteremo per del tempo di andare in missione,finchè non avremo risolto almeno qualcuno dei nostri problemi,tu Elsword non avrai problemi a portare in braccio Aisha fino a Ruben vero?- disse parlando come Eve.
Tornammo tutti a Ruben e,mentre io e Rena andammo a chiacchierare in una delle camere.
-Rena,secondo te,come finirà questa storia?- dissi io pensieroso
-abbiamo molti problemi,ma li risolveremo stai tranquillo- disse fiduciosa Rena
-questo è sicuro,ma io parlavo dell'avventura della ricerca dell'Eldrit- specificai io
-probabilmente una volta salvato l'eldrit ci faremo una casa da qualche parte e ci sposeremo,io con te e Aisha con Elsword,e probabilmente Eve andrà in pausa per sempre,oppure....- Quella pausa mi lasciava non poco perplesso
-oppure moriremo provandoci e diventando degli eroi,e purtroppo è un finale probabile quanto il primo- disse Rena pensierosa.
-Non credo finirà così,siamo forti e possiamo farcela a salvare l'eldrit senza rimetterci le penne- dissi io calmamente mentre prendevo una bibita per me e una per Rena passandogliela.
-si ma- piccola pausa per il primo sorso della bibita -se le nostre stesse armi ci si ritorcono contro,non potremo attaccare e verremo attaccati sia dal nemico che dagli alleati,insomma dobbiamo fare in modo che queste vostre personalità aggiuntive siano dalla nostra parte,anche perchè la loro eccessiva potenza e la loro notevole esperienza nella lotta,il che lo deduco dalla mossa trionfo fantasma utilizzato da te e Aisha,potrebbero esserci fondamentali nel salvataggio dell'eldrit-
Insomma,il divario tra un completo fallimento e un grande successo nella missione dipendeva proprio dalle nuove personalità,saremmo mai riuscite a controllarle?

20(Problematiche speciali!)

Allenamento,Allenamento,Allenamento. Due Settimane fermi a Ruben ad Allenarci,stavamo cadendo tutti in depressione,tutti,apparte le entità leggendarie. Doveva essere dura non potersi rivedere faccia a faccia senza avere in mezzo me ed Aisha,e avevo paura che anche gli altri,prima o poi,ne sarebbe stato controllato almeno una volta. Avevo paura per Rena.
Intanto che questi nervosismi salivano in me,nel resto della squadra saliva solo un grandissimo senso di noia e quasi depressione,nell'essere confinati a Ruben senza avere "incarichi" da svolgere. Intanto,a Ruben,dove dovremmo essere tanto amati per il nostro coraggio,iniziavano a crescere dissapori. Hagard,il membro anziano del villaggio e "sindaco" di Ruben,iniziò a diffidare delle nostre abilità,e gia iniziava a pensare a cosa fare in caso non ce l'avremmo fatta. Lou sembrava intenzionato in un primo momento ad aiutarci,era venuto un paio di volte da noi chiedendoci come andavano gli allenamenti ma gia alla terza volta anche lui iniziò a dubitare di noi. Tre giorni passarono ancora dopo le due settimane. Era notte,andai nel bosco di Ruben pensieroso.
ero preoccupato per Rena,la amavo da morire e non potevo permetterle di correre pericoli,io ero Nervoso,le mie "entità" quali Ethan e Balzac erano solo desiderosi di divedersi da quel corpo,e non sapevano come,tutti gli altri,compresa Rena,erano annoiati dall'assenza di missioni. La mia mano Nasod....Tecnologia avanzata......Potenza distruttiva incredibile....Energia sufficente per condizionare la mia mente.
Sarei diventato pazzo,lo sapevo,e non era un problema. Sarei diventato Balzac,e da lì capii chi erano Balzac e Ethan in realtà,o almeno,ci andai vicino. Balzac e Ethan non erano altro che le due diverse entità che contraddistinguevano il mio possibile futuro. Questo mi faceva dedurre che tutti quanti noi avevamo delle entità. Doveo scoprire come dividerle dai nostri corpi,o poteva succedere di tutto. Ero nel bosco di Ruben,lì successero parecchie cose. Lì conobbi la squadra,lì Eve mi aiutò a controllarmi. Rumori di passi....dietro di me....qualcuno di grande e pesante....tentava di nascondersi. Si avvicinò dall'altra parte del Boschetto Rena
-Hey Raven,nemmeno tu riesci a dormire vero? Tieni- mi passò una bibita,forse il mio presentimento di qualcuno che mi seguiva era immaginario,mi sedetti a terra. Rena si appoggiò sopra di me con la testa appoggiata sul mio petto
Mi guardò negli occhi per un po',poi fece
-Raven.....tu mi ami tanto quanto io amo te? Perchè la nostra relazione è così fredda mentre Aisha ed Elsword si godono il loro amore? Perchè non possiamo essere come loro?-
io ero spiazzato da quell'affermazione,e la realtà era semplicemente...Cerris. Mettermi con Rena,inconsciamente mi portava allo status di traditore di Cerris,e avevo paura della Relazione
-Mwahahahahah,ecco i piccioncini,preparatevi a morire! ATTACCO SPECIALE!- un rapido raggio laser ci attaccò di lato,e feci giusto in tempo a spostare Rena da lì,ma io fui colpito.
Era Benders,era del tutto Nasod,poco della sua faccia era umano,il suo corpo era interamente Nasod
-Questa volta tu,ragazzino,non ti libererai di me!- Benders aveva aria di sfida,e Rena non era abbastanza potente per combatterla. La mia mano nasod aveva delle scintille dov'era stato colpito,il chip di controllo donatomi da Eve....era spaccato a metà per terra. Eravamo tutti in pericolo. I miei occhi diventarono rossi,le mie entità non si controllavano più...Balzac prese il sopravvento più rabbioso che mai.
-Ehehehehe,finalmente mi sento veramente libero di fare quel che voglio,questa volta questo corpo è del tutto mio!- Balzac stava impazzendo più di quello che gia non fosse. Si avventò su Benders,prendendolo a pugni in faccia.
-Hey amico,ti piace spiare i ragazzini che amoreggiano eh? Bene vediamo se spierai ancora dopo averti dato una ritoccatina alla faccia!- Balzac infilò le sue dita Nasod nelle cavità degli occhi di benders,e anche se uno era Nasod,l'altro era umano. Benders urlò in una maniera assurda,e balzac,a forza di dargli pugni,gli spaccò il cranio. Aveva ucciso Benders.
-Non è finita,ho ancora voglia di Sangue!- Rena era spaventata e nascosta in un angolino,sapeva quel che rischiava senza il chip di controllo.
Balzac,disgraziatamente,si girò verso Rena. La spaventò solo con lo sguardo,e il sangue scendeva dalla mano nasod,e quel sangue poteva mescolarsi a quello di Rena. Si avvicinò a piccoli e lenti passi Balzac,cominciando a ridere malvagiamente come un maniaco,e arrivato nelle prossimità di Rena,si abbassò per guardarla da vicino.
-Una preda facile..Aaaah ci sarà da divertirsi a ucciderti,potrei iniziare con il tagliarti il seno o inizio a strangolarti?- Balzac era davvero diventato folle,stava per distruggere tutto,Rena era solo l'ultimo giocattolo prima della fine di Ruben.
Rena sussurrò -non mi avrai...-
Balzac ridendo disse -come hai detto scusa?-
Rena si alzò in piedi,urlando -HO DETTO CHE NON MI AVRAI!- iniziò a menar calci contro Balzac mentre i suoi vestiti cambiarono,i capelli biondi si accorciarono e diventarono Verdi come l'erba del bosco,i suoi vestiti erano verdi e neri,e usava le piante a proprio vantaggio,lì era potente,usava la forza della natura,e dava dei calci potentissimi.
-mwahahaha,Boudicca,una delle più forti del gruppo,ci sarà di che divertirsi,nemmeno tu potrai fermare la mia sete di sangue-
-tsk,Balzac,il solito esagerato folle e maniaco,dove vuoi essere scaraventato prima,su un'albero- diede un potentissimo calcio che lo sbattè su un albero
-o vuoi direttamente andare K.O.?- e lo buttò a terra,sentendo scricchilare le sue ossa,poi gli si mise letteralmente addosso in piedi e fece
-cosa decidi?-
Balzac ridendo disse
-io opterei per l'albero!- prese con forza per un piede Boudicca con la mano nasod e la scaraventò su un'albero,rompendolo a metà. Silenzio,dopo un po',si sentì un urlo
-KAMIKAZE!- Boudicca iniziò una combo di vari calci addosso a Balzac,mentre lui cercava disperatamente di colpire,poi con un vortice lo mandò in aria. in aria,Balzac urlò con le sue ultime forze -LAMPOSFERA!- e intorno a lui crebbero delle spine che colpirono Boudicca ferendola. Cademmo entrambi a terra con le nostre normali forme,quella che doveva essere un momento di Relax per me e Rena era diventato uno scontro quasi mortale,poteva andare peggio di così?
Certo,se si calcolava che la nostra casa era appena andata a fuoco.
2(Addio Squadra!)
Mi risvegliai,ancora dolorante e con evidenti ferite aggiunte ai vari graffi che gia portavo sul corpo. Ero in ospedale,vicino a me c'era Rena. Era ferita gravemente,ma ce l'avrebbe fatta a salvarsi e a tornare in salute. Andai fuori a prendere una boccata d'aria,e in me,non c'era alcuna presenza,Ethan non si sentiva nemmeno,Balzac c'era ma non emetteva fiato.
solo quella voglia matta di sangue e dolore.
andai via dall'ospedale,e tornai nel boschetto. C'erano macchie di sangue nel bosco,a terra,e c'era anche l'occhio meccanico di Benders,il corpo era stato portato via,magari così arresteranno lord robo per crimini contro l'umanità. Ripresi le mie cose dalla casa di Ruben....E me ne andai. Avevo timore per gli altri. Ero spaventato da come le cose si stavano mettendo,avrei potuto uccidere tutti,era meglio che morissi da solo,o che solo gli altri morissero per me? Decisamente la prima opsione.
Iniziai a girovagare,ero solo. Gia mi mancava Aisha che ridacchiava con Elsword mentre facevano battutine per poi scambiarsi qualche tenero bacietto...Gia mi mancava Rena che,vicino a me,mentre camminaa,mi lanciava occhiolini e si accoccolava su di me quando ci fermavamo. La mia tristezza,il mio rancore,aumentava nel vedere le faccio degli abitanti di Ruben,mi guardavano alcuni con aria schifata,altri con odio,qualcuno mi lanciò addosso dei rametti,qualcuno cercò di darmi un pugno. Non potevo far altro che subire in silenzio,come feci quando uscii dalla banda dei corvi. Fui del tutto convinto ad andarmene quando vidi un poru incastrato in una pianta,cercai di tirarlo fuori dal buco,e di tutta risposta il poru iniziò ad urlare come un forzennato e a lanciarmi roba in faccia. Tutti adesso avevano paura di me,persino gli animali. Non ero degno di rimanere lì,iniziai a viaggiare per ore ed ore,e mi misi a pensare su una cascata. Per terra c'era...un pezzo del mantello di Ethan? Com'era possibile? Non ricordavo di essermi trasformato. Forse avevo fatto lì uno scontro di cui non ricordavo l'avvenimento. Il mio rancore,verso i primi accenni del tramonto,divenne voglia di sangue e violenza. Balzac era tornato tra di noi
-Sì...Sììììì! Sangue! Animali! Piante! Umani! qualsiasi cosa si possa distruggere!- Balzac girandosi,notò in lontananza l'albero di El
-ohohoho,che grande preda abbiamo qui! Mwahahaahahah!- Se Balzac avesse distrutto l'albero di El,per tutti gli abitanti di Elyos sarebbe stata la fine,e i primi a scomparire sarebbero stati gli Elfi,e con loro anche Rena. Iniziai una vera e proprio lotta interiore,ma Balzac era troppo potente e la mia mente troppo fragile senza il Chip di Eve. Tutto era contro di me,mentre Balzac si avvicinò a grandi salti verso l'albero. Era pronto
-Mwahahaha,Hey Raven,quanto ci scommetti che te lo rompo con solo un pugno? Mwahahahahaah!- Balzac era pronto a sferrare il pugno,quando fu ferito da dietro da una frecciata. Era Rena.
-Hey tu,ammasso di muscoli,preparati a finire...auch- Rena cadde a terra,ancora era ferita. Balzac cominciò a ridere a crepapelle
-Mwahahahaha,la prima volta ti è andata bene,questa volta Boudicca non ti salverà,preparati a...- Qualcosa colpì Balzac violentemente e lo lanciò addosso all'albero di El. un polverone si diradò,erano Ethan e Boudicca.
Boudicca si sbrigò a prendere Rena e portarla in salvo a curarla,mentre Ethan si concesse uno scontro
-Hey Balzac,ti vedo in forma,facciamo una delle tue solite scommesse o sei pronto a prendere qualche spadata?-
-Mwahahahaha Ethan,ti sei diveso dal corpo di Raven,Astuto,ma non ti salverà!- Balzac si diede una spinta tanto forte da fare un buco nel terreno,colpendo con un pugno fortissimo Ethan,che impreparato,cadde a terra.
-Mwahahaha Ethan,che succede? Preparati invece di fare il giullare di corte!-
-ahahaha,illuso,tu pensi davvero che si stia impegnando o che voglia attaccarti?- DIetro di Balzac comprave Hekat
-mi spiace Balzac,non sei stato attento.....RAGGIO AL PLASMA!- Balzac fece un salto all'indietro comparendo dietro Hekat
-Non sono stato attento? ma per favore! Togliti dai piedi!- Hekat venne sbalzata via da un pugno di Balzac,che la mandò su un'albero.
-ADESSO BASTA!- Ethan si rialzò e iniziò a tirare Rapidissimi fendenti contro Balzac,di risposta Balzac tirava pugni a tutto spiano,mentre le altri entità leggendarie si adoperavano per curare Rena.
era un continuo urlo di abilità,rumore di spade,ossa che scricchiolavano.poi Ethan si allontanò
-dai Balzac,credi di potermi prendere?-
Balzac fece uno scatto fulmineo,infilzando in piena pancia Ethan
-se lo credo? mwahahaha no,ne sono certo!- Balzac se ne andò lasciando la sua spada conficcata nella pancia di Ethan.
-I...Illuso,non credere di vincere così...facilmente- Ethan arrancava,si era tolto dalla pancia la spada di Balzac,e al posto del sangue gli fuoriusciva qualcosa di celeste chiaro che scompariva nell'aria
-Ethan,credi che con due spade cambierà qualcosa?-disse ridacchiando Balzac
Ethan si appostò e fece
FENDENTE SIBILANTE!
con un rapido movimento di spade Balzac cadde a terra tramortito,e Ethan gli andò vicino
-eheheh,se lo credo? no,ne sono certo!- disse,infilando fragorosamente la spada di Balzac sul suo petto
-Augh,non è finita qui,giuro che se muoio io,devi morire anche tu!-
-Sogna,Balzac,è questo l'importante!-
Balzac si mosse con le ultime forze che aveva,e abbracciò Ethan
-Addio,amico mio,LAMPOSFERA!- le spine di Balzac colpirono Ethan
-Nooooo Ethaaaaaaan!- urlò Hekat,mentre Boudicca la fermò,era troppo tardi,Balzac e Ethan scomparirono,lasciando di loro solo le loro armature.
-Hekat,camati,anche se l'amavi,non puoi oramai far nulla-
-Zitta Boudicca,Sono la principessa della nime per eccellenza,potrò fare qualcosa!-
-No non più!-
nessuno si era accorto,che mentre loro litigammo,io e Rena,oramai ritrovati,ci baciammo appassionatamente.
22(Raven,Il corvo sanguinario!)
La tempesta era finita,ma un clima di paura e disperazione adesso si gettò su di noi,come una tempesta dopo la quiete.
Hekat era caduta in depressione,scoprendo che Ethan l'amava ma senza potergli rivelare i propri sentimenti
Boudicca svelò di esser sempre stata segretamente innamorata di Balzac,ma lui non avrebbe mai ricambiato essendo sempre stato un "lupo solitario"
Aisha ed Elsword erano ignari dell'accaduto beatamente in casa a dormire (insieme),e quando parlammo loro dell'incidente si sentirono in colpa di non essere presenti
Io e Rena,beh,forse eravamo gli unici due che avevamo poco di che piangere,ma eravamo dentro l'occhio del ciclone,se fossimo rimasti fermi saremmo stati spazzati via,quindi non facemmo altro che consolare tutti.
Alla fine della giornata ci mettemmo a chiacchierare fuori dalla casa con le nostre immancabili bibite.
-Raven,credi che riusciremo ad andare avanti?- Chiese Rena,riferendosi alla nostra avventura alla ricerca della pietra
-Elsword e Aisha supereranno presto la cosa,e la tua ferita si rimarginerà a breve,Hekat e Boudicca...Credo se ne andranno-
-Raven,tu......Cosa ne pensi di me?- Rena cambiava discorso,riferendosi alla nostra relazione
-Cerris...Io- Rena mi interruppe
-Mi hai chiamata Cerris-
-Io...Non...-
-Aha ho capito,io ti ricordo lei...Tu non mi ami veramente...- Rena era incredibilmente triste fin dall'inizio della giornata,non capivo cosa le prendesse
-No Rena...Io...-
-No Raven,sono stata io sciocca a credere che il "corvo sanguinario" si potesse innamorare di nuovo,scusami- Rena se ne andò piangendo,e io preferii non seguirla,era meglio lasciarla sola,non avrei combinato nulla
-Il Corvo sanguinario eh? Mi ricordo bene quel nome......Bel nome,davvero,peccato che tutta Elyos tremi sentendolo...- Ripensai io,alzandomi e sedendomi su una roccia.
Un rumore...piccoli passi ed erano molti,o un'animale a quattro zampe o due piccoli animali con due zampre,rumori meccanici,probabilmente erano esseri intelligenti con armi meccaniche,e puntavano su di me. Mi girai di scatto puntando la mano,ma la puntai troppo in alto,l'animale era più piccolo di quanto pensassi e mi colpì con una scossa elettrica facendomi svenire,le mie ultime forze le usai per vedere meglio l'avversario....Era un nasod.
Mi risvegliai in una cabina piena di liquido verdognolo,con una maschera per l'ossigeno,e dei segni di graffi sul vetro.....Era la mia cabina di quando fui salvato dai Nasod...e anche lì c'erano dei Nasod,e mi diedero delle scosse elettriche che stranamente,invece di farmi male,mi facevano muovere. Scossa numero uno,movimento braccio destro,Scossa numero due,movimento gamba destra e così via. Stavano organizzandosi per controllarmi. Non riuscivo a muovermi di mia volontà,e potevo muovermi solo tramite le loro scosse,come se avessi tutto il corpo addormentato. Rimasi là dentro per nove giorni,poi quando impararono a controllarmi con un Chip,mi fecero uscire. Mi misero il vecchio equipaggiamente della banda dei corvi...Volevano farmi tornare il corvo sanguinario. Strano come in quei giorni quel nome fosse diventata una chiave di lettura della mia storia. Ricostruirono il dirigibile dei corvi,e tornai in volo. Quattro giorni seduto su un trono in una postazione dalla quale,per mezzo di telecamere,vidi per tutto il tempo quello che il dirigibile avea intorno. Dopo quattro giorni mi alzai,vidi un dirigibile da trasporto verso altera,e a quanto pare i Nasod non volevano far andare nessuno lì...Dovevo distruggerlo. Mi fecero Saltare dal dirigibile e far atterrare dentro il dirigibile nemico spaccandone il ferro,senza romperne il pallone. Tutta gente impaurita vedendo i miei occhi rossi,quando videro il simbolo che avevo sul petto,iniziarono tutti a scappare,ma non facerono in tempo,la mia mano e il mio vestito si sporcarono molto presto di rosso,e il terreno aveva più carne che ferro,avevo ucciso tutti. Non potevo muovermi per mia volontà,solo come volevano loro,non potevo nemmeno parlare,solo pensare. Camminai per il dirigibile,ed un ragazzino dai capelli rossi,uscendo da dietro il muro,mi lanciò rapidi fendenti,era Elsword! I nasod erano bravi oramai a controllarmi,e schivando i rapidi fendenti diedi un pugno Nasod nella pancia di Elsword,e con un calcio lo buttai a terra tramortito...Da dietro una palla di fuoco stava arrivando,ma la feci rimbalzare con la mano nasod e Aisha sbattè al muro,Una freccia con un'aura verde stava arrivando,ma la distrussi con la mano nasod,e colpii in faccia >Rena per farla cadere a terra quasi morta,e tornai sul dirigibile dei corvi....Non mi fecero uccidere la squadra,per qualche motivo. Tornai sul mio trono,pronto alle prossime avventure.
23(Un nuovo arrivo!)
Quasi un mese passò...Un mese su un trono....un mese di distruzioni di dirigibili.....di spargimenti di sangue......di urla...di terrore.
Sul ponte di comando...all'aperto...Su quel trono....a Guardare tutto quello che avevo intorno...La mia mente era debolissima dopo un mese senza dormire...credo di essermi addormentato per poco tempo mentre i nasod comandavano il mio corpo,ma mi risvegliavo subito quando mi costringevano a riaprire gli occhi. Era un incubo. Avevo colpito Rena fino a quasi ucciderla con un colpo,e non sapevo se compiacermene o sentirmi in colpa...Cominciava a piacermi sfidare la mia stessa squadra...Come una rivincita. Erano tornati. Un'esplosione davanti al mio trono,ma non mi smossi di un millimetro. Elsword era caduto infilando la spada a terra proprio davanti a me e puntandomela poi al collo. Invece che attaccare lanciai un sorriso maligno. Sapevo già tutto,Aisha era dietro di me anche se non si vedeva,insieme a Rena...Qualcuno stava arrivando volando ad alta velocità.
-Raven...è la fine...mi spiace amico...Addio- Elsword stava per conficcarmi la spada in gola,e rimanevo fermo come un idiota. Elsword esitò un secondo,e mi bastò per contattaccare. Mi abbassai,lo presi per il braccio e feci un salto altissimo,lanciando Elsword su Aisha e Rena,che si spostarono per attaccare. Una miriade di freccie e palle di fuoco mi attaccavano e non potevo difendermi. Uno scudo mi difese da tutti i colpi.
Cinque "qualcosa" caddero a terra con una nube di polvere. Victoria,Oberon,Ophelia e Proto tenevano Eve svenuta. Lanciarono Eve sugli altri
-Tenete,questo corpo non ci serve più per uccidervi,e tanto vale che crepiate insieme- Disse Proto,non esternava emozioni ma allo stesso tempo era feroce. Quegli aculei dietro la schiena che sembravano quasi delle ali,incutevano timore,mentre Victoria di sè non facevano paura,ma avere quei due potentissimi Nasod intorno la facevano passare per un tiranno spietato. Eve si rialzò ed era stordita,e i suoi piccoli nasod ripresero a volare. Era graffiata ovunque,i suoi vestiti avevano buchi enormi,la gonna era del tutto strappata,le si intravedeva una parte del Seno,e in faccia era graffiata quasi del tutto...Cadeva a pezzi quasi. La sua concezione del tempo e dello spazio persino era confusa,il chip vocale rotto,i suoi arti quasi del tutto bloccati....Era messa malissimo. Elsword si rialzò ed Aisha creò uno scudo magico intorno ad Eve,e si prepararono alla lotta. Elsword,Aisha e Rena contro Me,Victoria,Oberon,Ophelia e Proto. Sembrava una sfida spietata e distruttiva,ma probabilmente sarebbe finita presto,e la squadra di ricerca dell'eldrit sarebbe stata annientata per sempre....La sfida aveva inizio!
Proto si lanciò all'attacco contro Rena,che schivava i colpi con maestri,Aisha cercò di attaccare,ma Oberon la bloccò e Ophelia la colpì con delle scosse elettriche Rosa. Io mi lanciai all'attacco di Elsword,Spada contro spada,Fuoco contro Fuoco. Mi allontanai e lanciai un Lama Cannone,Elsword saltò,e quando mi fù sopra,Urlò SPADA INFUOCATA! la sua spada prese fuoco,cercai di girarmi e scappare ma il risultato fù la schiena bruciata..Il Chip che avevo dietro il collo si ruppe,potevo muovermi liberamente. Rialzandomi,cercando di prenderla di sorpresa,saltai verso Proto con le poche energie rimaste,ma lanciò un aculeo e mi perforò la schiena.Un Aculeo partiva da davanti la mia pancia e finiva davanti alla mia schiena...Sangue...Non sentii subito il dolore,quando vidi quel che era successo mi sentii morire,e caddi a terra ancora coscente,con il sangue che straripava dalla mia pancia...Stavo morendo. Intorno a me la guerra,nessuno si era accorto dell'accaduto,Proto stava quasi per cadere sotto i colpi di tutti messi insieme,Victoria era stata battuta da un colpo potentissimo di Aisha...Victoria anch'essa stava morendo,stava svanendo in una piccola nube celeste ed era vicino a me,ancora coscente,mentre Oberon e Ophelia si inchinavano quasi per piangere davanti al suo corpo,e svanirono insieme. L'ultima cosa che vidi prima di svenire fù Elsword che infilava la spada nella schiena di Proto,poi il buio.
24(Il risveglio dei nasod)
Eravamo tutti all'ospedale,e per tutti,intendo proprio tutti. Rena,Elsword,Aisha,Io e Eve eravamo in letti messi l'uno accanto all'altro. Cosa poteva essere successo per aver rovinato tutti all'improvviso? Io avevo ancora tutta la schiena bruciata,infatti mi costrinsero a dormire con la pancia sul letto,avevo una fasciatura alla pancia,ma ancora non capivo come mi fosse stato possibile sopravvivere ad un aculeo di Proto nella pancia,che di sicuro mi avrà trafitto lo stomaco. Eravamo in uno strano posto,gli unici esseri che si vedevano erano piccoli esseri pelosi,simili ai peluche che segretamente Aisha tiene vicino al letto a Ruben. Ero confuso,mi girava la testa,provai ad alzarmi ma la schiena mi facevo troppo male e non mi reggevo in piedi,e dovetti rimettermi sul letto a pancia in giù. Gli altri si svegliarono poco dopo e mi si avvicinarono.
-Tsk,Raven,non ti vergogni nemmeno un po? Solo per aver litigato con Rena non dovevi quasi ucciderci tutti- Mi replicò Aisha prima ancora di farmi dire qualcosa
-Sbagliate- Rispose Elsword -La mia spada infuocata non mente,subito dopo averlo bruciato ha attaccato Proto ma così debolmente che sembrava una gelatina,ed è stato quasi ucciso per questo,qualcosa sulla sua schiena ha fatto una piccola scintilla quando l'ho colpito,come se avessi rotto qualcosa....-
Eve si alzò,era ancora coperta di graffi che per un umano sarebbero stati mortali,ma che per lei erano semplici graffi sulla sua "quasi pelle"
-Era un chip,lo avevo anch'io,ma me l'hanno tolto quando misteriosamente codice Q_PROTO_000 e codice Victoria si sono separate dal mio corpo per avere un corpo proprio-
Questo spiegava tutto....tutte le volte che Eve ci aveva attaccato adesso avevano un senso,ed Eve era tornata fra di noi.
Io sentivo qualcosa,forse era ansia per Eve,forse ansia per Rena,forse ansia per l'intera squadra.
Mi alzai,dopo una buona dormita riuscii a stare in piedi e notai gli osceni vestiti che ci avevano dato..Erano delle specie di pezzi di stoffa con buchi per le maniche e cuciti male dietro lasciando il fondoschiena in vista mentre tutto il corpo era coperto,era una cosa a dir poco oscena. Iniziammo a camminare,le ragazze avanti,io ed Elsword dietro,nessuno si era accorto del ridicolo vestito
-Ehm...Ragaz- fui interrotto da Elsword
-ssssshh,stai zitto e goditi lo spettacolo per una volta-
-Ehm,non sono quel genere di persona-
-sìì Certo,vai con una ragazza "prominente" come Rena e non sei quel tipo di persona?-
-Sarei un porco perchè sto con una ragazza bella o è solo un disperato tentativo di lamentarsi dei "fattori piatti" della tua?-
-Non parlare male di Aisha,lei è splendida-
-e allora di che ti lamenti?-
-non mi sto lamentando! Dico solo che una ragazza "così" come Rena non si trova tutti i giorni e tu non vuoi "godere" del suo "fattore così" nemmeno un po'-
-non è nemmeno più la mia ragazza-
-ma tu continui a piacerle,ma crede che a te lei non piaccia-
-è colpa mia,per la stanchezza l'ho confusa per la mia ex ragazza Cerris morta nell'incidente e...-
-sìsì la sappiamo la tua commedia,ora scusati con lei e facciamola finita-
-Come dovrei scusarmi?-
-Non lo sò,portala in un posto carino,ho visto anche una piccola grotta buia che a mio parere potrebbe sembrare perfetta,lì si può parlare indisturbati,poi se vuoi andiamo a darci un'occhiata-
E così facemmo,io ed Elsword andammo verso la misteriosa grotta,il tunnel B4-1,una gola oscura.
Camminando,Elsword inciampò e cadde di sotto,per cercare di prenderlo anch'io caddi,e le luci si acceserò...Eravamo circondati dai nasod.
-Elsword...hai la spada?-
-sì-
-al mio via,tu a destra ed io a sinistra,ok?-
-Andiamo!-
Partimmo,per una volta dovevamo stare attenti non solo ad attaccare,ma essendo in due,dovevamo difenderci. I Nasod non erano potentissimi e li superammo facilmente,ma delle strane spore giravano,erano gqrandi circa quanto un pallone,erano verdi ed uscivano da alcune piante,ma misteriosamente non facevano alcun male,quindi le lasciammo perdere.
-Se c'è un uscita,è di sicuro alla fine del tunnel,non c'è altra soluzione,quindi andiamo!-
Elsword si caricò e iniziò a menare fendenti a tutto quello che vedeva,tanto che non potevo attaccare,allora mi sedetti su una roccia ad aspettare che andasse K.O,e così fù. Mi rialzai e la strada era sbloccata fino alla fine della gola,ed Elsword era a terra senza un goccio di forza. Misi Elsword ad un angoletto e andai alla fine della sala,c'era un enorme pianta a bloccare la strada,dietro c'era l'uscita,così disrussi la pianta e sbloccai l'entrata,stavo prendendo Elsword,quando da una pianta in alto si sentì un rumore strano,ed un liquido verde scese da una pianta,un'enorme pozzanghera di liquido verde,che si cataputò sopra Elsword... Quando si staccò,ne nacque un uomo pianta con la forma di Elsword,tutto verde,con una spada rossa,che mi saltò addosso. I suoi fendenti erano potenti e precisissimi,come quelli di Elsword,e lì partì la sfida.
Attaccò lui,lanciandomi un fendente verso la faccia,ma io lo bloccai con la spada,e cercai di dargli un pugno con la mano nasod,ma lui con la mano libera mi bloccò e mi diede un calcio fino a mettermi al muro e puntarmi la spada alla faccia,ma io feci una capriola sotto le sue gambe e da dietro gli infilai la spada nella schiena. Quella creatura faceva rumori avutissimi e mostruosi,e dal muro caddero le spore verdi innoque che avevo visto prima,ne prese una e la mangiò....Il buco sulla schiena si rimarginò ed era pronto ad attaccare di nuovo. Capii che,per batterlo avrei dovuto uccidere prima le spore,ma contemporaneamente dovevo attaccare lui e fare in modo che non si avvicinasse alle spore. Era un'impresa praticamente impossibile. Attaccai,gli diedi due spadate,poi si bloccò,si concentrò e fece uno degli attacchi di Elsword,la lama tempestosa,per fortuna lo evitai prima e gli lanciai una delle spore uscita dal soffitto,in modo da fargliela distruggere,ma era impossibile. Dovetti iniziare a scappare,e intanto sotto di noi le spore erano diventate almeno trenta,anche se avessi attaccato l'alterasia,per ben trenta volte si sarebbe potuto difendere,era una battaglia persa. Diedi un colpo e l'alterasia scese di sotto,in mezzo alle spore. Stava per mangiarne una,ma qualcosa lo colpì sfilandogliela dalle mani,e una voce femminile urlò CAMPO MORTALE! e BOOM! tutte le spore e lo stesso mostro esplosero,lasciando solo la spada,une bellissima spada,di quelle pesanti adatte ad Elsword. Era una spada potentissima,i colpi del mostro erano potenti...Fù proprio Aisha che,insieme a Rena,venì a salvarmi,altrimenti sarei morto.
-Come sapevate che ero qui?-
-Conoscendo Elsword e conoscendo la tua ingenuità,eravamo certi che foste qui-
-perchè,che posto è questo?-
-non lo sapevi? questo è il covo di uno dei più terribili mostri che esistano,l'alterasia tipo H,quella che ho appena distrutto ma che non può essere distrutta,tempo una settimana e si riformerà-
-Elsword....Che ragazzino idiota-
La mia schiena bruciata ricominciò a farmi male,presi Elsword ed Aisha e andammo all'ospedale,mentre Eve e Rena aspettavano fuori dal tunnel. Fù lì che capii che non ero forte,non lo ero per nulla,e mi stavo affidando alla mano nasod mentre il mio obbiettivo è utilizzare la spada....Che il mio destino fosse l'essere nasod e non essere uno spadaccino?

25 (Demoni contro Nasod!)

Dormire poggiando la pancia e senza coperte in un ospedale fatto in una grotta non mi sembra l'ideale,se poggio le coperte la schiena brucia,se le tolgo sento tutta la notte i brividi,ma ho affrontato di peggio nella mia vita,la prigione era di poco più terribile,almeno lì potevo dormire normalmente,anche se dormire non era la mia prima preoccupazione. Alla fine ogni volta mi alzo dal letto per studiarmi la città. Era una grotta,ma c'era una parte più pericolosa all'aperto. La città era abbastanza carina per essere in una grotta,ma non sono riuscito a parlare con una di quelle creature pelose per farmi spiegare la situazione,o era troppo tardi e dormivano oppure scappavano da me. Passai a dare un'occhiata nell'area al coperto,e camminai fin troppo. Mi ritrovai in un'estesa pianura abitata da piccoli Nasod,e in poco venni circondato. Circondato senza la mia spada,praticamente spacciato. Un piccolo ricognitore Nasod,una specie di scatoletta con quattro zampe o piedi o quello che erano,si avvicinò per lanciarmi una scarica,ma mi difesi con la mano Nasod. La distrussi con un pugno su quella che doveva essere la testa,e la mia mano era cosparsa da scintille blu,la mia mano argentata risplendeva con delle scintille Blu,e all'improvviso diventò Nera. Le mie unghie divenirono affilatissime,divenii superpotente,i miei muscoli si ingrossarono....Ma cosa stava succedendo?. All'improvviso il dolore alla schiena divenì praticamente nullo,impazzii come quando venni del tutto controllato da Balzac. La distruzione dei Nasod fu facilissima e arrivai al centro della pianura. Non sembrava esserci assolutamente nulla,apparte due strane macchinine colorate,e iniziai a camminare avanti,non potevo fare altro,dato che la strada per la città era bloccata. Davanti a me comparì un enorme colosso Blu in un cristallo di ghiaccio...guai in vista. Corsi avanti come una belva a distruggere tutto a pugni,ma la forza non serviva a molto. Il ghiaccio si ruppe ma il Nasod sembrava indistruttibile. Gli bastò un minimo movimento e una pioggia di ghiaccio mi travolse e mi congelò a terra. Non mi ero accorto di un altro Nasod identico al primo ma Rosso,che mi guardava da dietro.

-Salute Mezzo nasod,io sono Ignis e mio fratello si chiama Leviatan. Siamo i Nasod immortali. Preparati alla tua morte,come quella delle centinaia di viandanti passati di qui. Preparati a...-

Un'esplosione dietro di noi,non era nessuno dei due Nasod,ma era una delle due piccole macchine,e Ignis cadde a terra come svenuto per pochi secondi,poi si rialzò

-c..cos'è successo...Leviatan?...-

-Un elfo,sesso femminile,media altezza...molto debole rispetto a noi-

Era Rena,non c'erano altre Elfe ad altera,almeno credevo. Ma mi sbagliavo. Un'elfa dalla pelle scura,capelli rosa e grande arco era vicino alla macchina distrutta.

-Elfa,hai una possibilità di non essere distrutta,scappa...ora.-

Quella di Ignis mi sembrava più una cortesia che una minaccia

-ha,piccoli pietosi Nasod,non sapete con chi avete a che fare. Io sono Chloe,Capo degli Elfi oscuri ed Elfo più potente di Elios,non dovreste minacciarmi ma inchinarvi al mio cospetto.-

-E perchè un demone dovrebbe venire nelle terre Nasod?-

Demoni? Altri avversari,avversari del futuro,ne sono certo,ma una cosa alla volta,siamo la squadra di ricerca della pietra di El,non ammazzademoni,anche se tutto combacierebbe.....

Il drago oscuro da Kaya,la strana rinascida dei Nasod,il rapimento di Eve e la comparsa dei maestri leggendari,tutto poteva essere legato alla comparsa dei demoni,anche se stavo facendo ragionamenti stupidi,dato che di demoni non avevo mai sentito nemmeno parlare.

-ah,mi sono stufata di voi,esseri ripugnanti,morite e facciamola finita-

Bastarono tre freccie,una a distruggere l'altra macchina e due sui Robot. Le due macchine esplosero e pochi pezzi rimasero di quelle macchine indistruttibili.

-Tu...Mezzo Nasod...sei uno di loro?-

-Credo che se lo fossi non avrei rischiato di morire-

-Bene,sia chiaro,non metterti contro i demoni,o finirai come quei due Nasod,ora ogniuno per la sua strada-

-No,ferma,non posso tornare indietro e preferirei non andare avanti,tu devi conoscere questo posto,dove vado?- mi sembrava una richiesta abbastanza penosa ma almeno non dovevo affrontare altri Nasod.

-No,non conosco il posto,sono qui solo per capire se i nasod hanno altri piani,e li hanno. Ah,i dovrei essere malvagia e mi metto a conversare con un qualsiasi viandante,è solo che....Non riesco a farne a meno..-

Mi rialzai,arrancando,e quell'elfa arrivò addirittura ad aiutarmi a stare in piedi,anche se le bastava una mano a tenermi più in alto della sua testa,e lei era molto alta rispetto a me.

-Dovresti essere.....Malvagia?-

-Sono nata Elfa Oscura,destinata ad essere schiava del Re dei demoni. Io dovrei uccidere li umani,non salvarli..Ma tu...Sei diverso. Non capisco nemmeno se sei malvagio o buono,nemmeno il mio senso di elfo oscuro,che dovrebbe farmi riconoscere i malvagi,mi aiuta. Tu sei..strano.-

Mi squadrava tenendomi con una mano,prima osservò la mia mano,poi le mie cicatrici,infine mi guardò negli occhi. I miei occhi gialli splendevano in quei profondi occhi viola. Lei sarebbe una malvagia,in teoria almeno,invece con me era molto buona,anche dopo avermi salvato la vita.

-La tua schiena,una brutta bruciatura,chi è che la sta curando in questo modo così primitivo?-

-Non sò come si chiamino,sono piccole creature paurose,si avvicinano solo mentre dormo per mettermi una strana crema. Sembrano comunque cordiali,anche se non sono riuscito a parlarci nemmeno cercandoli in città-

L'elfa pensò un'attimo,poi capì

-Oh,i Pongo,gli abitanti di Altera. A proposito,ancora non mi hai detto il tuo nome-

dopo un secondo di sgomento per la velocità delle cose,dissi

-Mi chiamo Raven,felice di conoscerti-

-Io mi chiamo Chloe,stai tranquillo ti riporterò ad Altera,ma ti chiedo di non parlare a nessuno di quelche è successo oggi,ne và della mia e della tua vita. Ci rivedremo Raven,lo spero...-

Con un'abile balzo volammo quasi fino in cielo e atterrammo sopra l'ospedale senza fare il minimo rumore

-Arrivederci Raven- e mi lasciò lì,alle prime luci del mattino.

Tornai in camera,Rena si svegliò e chiese

-Oh Raven,dove sei stato?-

-A prendere una boccata d'aria-

-In terrazzo e senza spada?-

-Sì,in terrazzo e queste creature han già abbastanza paura senza spada,se girassi con una spada scapperebbero via appena visto-

-Ok,torna a dormire-

Così tornai a dormire,cercando ancora di elaborare quello che era successo quel giorno.

26 (La fabbrica dei nasod)

Nuovo giorno,al mio risveglio noto con piacere che oramai tutti stanno bene,solo io continuo a stare male,l'ustione sulla schiena continuava a peggiorare e infettarsi nonostante le cure dei piccoli pongo abitanti di Altera. Intanto Chloe,in un bigliettino,mi informava di una fabbrica di Nasod dopo la pianura. Non potevo andare ne da solo ne in compagnia,ma potevo mandare gli altri del gruppo,in fondo loro erano forti e pronti per la lotta. Aspettai il ritorno di Aisha per informarla della situazione,non le parlai di Chloe e dei demoni,ma solo della fabbrica e di un probabile nucleo al centro dell'isola. Se l'eldrit si fosse trovato nel nucleo,la fine della nostra avventura sarebbe stata vicina,ma per il momento Aisha non sembrava pensarci,e sbrigandosi un poco in qualche minuto partirono per la fabbrica,mentre io rimasi all'ospedale...A pensare. Rena e io oramai sembravamo due amici lontani,Elsword ed Aisha,oramai capito che la situazione era grave,smisero di "amoreggiare" in pubblico,Eve sembrava non aver afferrato il clima del luogo,e pesava solo a come sembrava orribile,essendo l'imperatrice dei nasod,uccidere i propri simili per salvare il resto della vita di Elios. Chloe,parlandomi dei demoni,sembrava nascondermi qualcosa.... E se questo famoso "Re dei demoni"attaccasse all'improvviso,saremmo pronti a difendere Elios? Certo,noi siam qui per ritrovare l'Eldrit,ma siamo oramai diventati degli Eroi in tutta Elios,e anche se la nostra unione si deve solo alla ricerca dell'eldrit,avremmo il dovere morale di difendere le creature del luogo. Chloe,alta,di pelle scura ma dai capelli di quel colore piacevole,quel vestito corto e quell'arco micidiale,dava l'idea di esser malvagia vedendola in azione,ma quando mi guardava negli occhi,quando i miei occhi si riflettevano nei miei,quando mi ha preso dolcemente per guardarmi,sembrava la creatura piu' buona del mondo. Mi guardava come mi guardava Rena,mi guardava come....Se gia' tenesse a me senza nemmeno conoscermi,se fossimo gli amici piu' intimi o addirittura con amore. Forse vedeva in me la sua possibilita' di staccarsi al Re dei demoni,di diventare buona,o forse mi stava implorando di portarmi con se. Due ore e ancora gli altri non tornavano dalla fabbrica,era una cosa che preoccupava. Aspettai fino allo scocco delle 4 ore,poi mi alzai e,non curante del dolore,cominciai a correre verso la pianura,ma cadevo ogni pochissimo tempo e non sarei mai riuscito ad arrivare alla fabbrica. Ma le mie emozioni,il bisogno di sapere che Rena e gli altri stavano bene,continuavano a farmi andare avanti,ma alla fabbrica non ci arrivai,caddi a terra pochi mentri prima,e non riuscii ad alzarmi. O meglio,non ci sarei riuscito,se non avessi visto quello che ho visto. Fuori dalla fabbrica,un Robot dalla mia stessa forma portava fuori i miei compagni,coperti di graffi e sangue,mentre guardava me e,anche se non gli si vedeva la faccia,avrei scommesso che stava facendo un sorrisetto. QUel nasod era stato creato col mio DNA,me lo disse chiaramente con la mia stessa voce,e se mi fossi avvicinato ai miei amici mi avrebbe attaccato. Era l'inizio della sfida contro me stesso.Una sfida col passato.

27 (Il guerriero corvo e il corvo sanguinario)

Mi sembrava quasi di riuscire a vedere il suo soggnigno e i suoi occhi inesistenti,mentre mi guardava fiero pronto ad usare i miei poteri contro me stesso. La sua spada,doveva essere il suo punto debole,una guardia imperiale addestrata anche la meta' di me avrebbe notato che si sarebbe rotta in un semplice ma preciso fendente. Appena mi alzai per bene e mi caricai per la lotta,Il guerriero si avvio' verso di me correndo ad una velocita' inaudita,con la mano nasod pronta ad un attacco semplice ma letale. Mi preparai,chiusi gli occhi e presi punizione.

-preparati a vedere qualcosa che tu non puoi conoscere,FENDENTE SIBILANTE!-

Feci lo scatto piu' velocemente che potevo,ma con un semplice e velocissimo spostamente si sposto' alla mia destra e mi diede un pugno con la mano nasod sulla bruciatura sulla schiena,facendomi cadere a terra e sbattere con la faccia sul muro della fabbrica. Che beffa per un grande guerriero imperiale,con la mia armatura da guardia imperiale quella botta sarebbe stata praticamente nulla,ma purtroppo era rimasta nel mio armadio oramai distrutta dall'incendio che mi fece iniziare quest'avventura. Rena,con poche forze,si sveglio'. Io a terra,il Nasod dietro di me pronto a strapparmi il cuore dalla schiena,Rena in corsa verso di lui. Corse velocissima,cosparsa da una nuova,strana e potente aura verde,che le faceva risaltare i capelli e gli occhi,facendoli splendere,e mentre il Corvo stava per colpirmi,l'elfa lo prese in scivolata,facendolo cadere e staccandogli il piede destro. Mi alzai,avevo molte poche ferite,ma ero intontito per la botta in testa. Mi alzai,mi ripresi e rividi il Corvo,in piedi sull'unico piede rimasto,cercando di attaccare Rena. In poco tempo la mia spada si conficco' nella sua testa,facendola volare via,e basto' per vedere il suo corpo accasciarsi a terra. La fabbrica Nasod si rase automaticamente al suolo,lasciando spazio ad una struttura enorme,illuminata da una luce celeste. Ecco il nucleo di altera.

28 (la fine di una grande avventura)

Ci misero poco gli altri a rialzarsi,e mentre tutti rimasero calmi,Elsword si giro' spaventato verso la nuova,imponente struttura sorta sulle macerie della fabbrica dei Nasod. Concordammo tutti ad aspettare di organizzarci prima di lanciarci verso quella pericolosa nuova struttura,e di sicuro nn avevamo torto,ma nessuno apparte me si era accorto che,essendo alla fine di Altera e non essendo le altre citta' in pericolo,molto probabilmente sarebbe finita la nostra avventura dopo quella struttura,recuperando l'eldrit. Il piano era semplice,Eve davanti,per disattivare eventuali trappole e andando avanti senza colpire nulla,io ed Elsword dopo distruggendo tutti i robot possibile e andando avanti,e Rena ed Aisha dietro a distruggere i Robot rimasti da lontano,in questo modo solo io ed Elsword rischiavamo ferite,e a noi andava bene pur di difendere Rena ed Aisha. Anche se loro non acconsentirono,noi per una volta dovemmo imporci dato che poteva esser rischiosissimo e le nostre spade erano piu potenti delle loro magie,e loro erano addestrate ad attaccare da lontano.

Entrando,Eve inizio' a volare velocemente con un vantaggio di qualche metro,e semplicemente al suo passaggio ogni trappola laser si disattivava,dopo io ed Elsword al nostro passaggio lasciammo pochi robot che venivano subito distrutti dalle palle di fuoco di Aisha o dalle freccie di Rena. Tutto andava magnificamente,fino a che Eve non sorpasso' un laser rosso che non si disattivo'. Suono' un allarme,oramai sapevano che eravamo qui,ed in pochi secondi venimmo accerchiati da un'orda di Nasod armati. Uno,sparando,colpi' Rena sulla coscia,provocandogli,oltre ad un urlo stridulo,un buco sanguinante sulla gamba,facendola cadere a terra senza farla rialzare,ma basto' una passata della bacchetta magica di Aisha per falra rialzare senza alcuna ferita,e basto' che Elsword torno' indietro preoccupandosi per far esplodere ogni Robot sulla sua strada,ma i suoi pantaloni raffiguranti fiamme si strapparono quando scivolando,lancio' una palla di fuoco molto piu' forte del normale per distruggere i nasod,era un'energia che ai tempi di lord robo non sarebbe mai riuscito a produrre,senza accorgercene miglioravamo sempre piu',sfida dopo sfida. Andando avanti,ci ritrovammo su una piattaforma volante,sospesi nel vuoto. Arrivarono due robot enormi,uno rosso e uno blu,Ignis e Leviatano ci avevano raggiunto,dovevano esser stati ricostruiti in fabbrica,e da dietro di loro,anche il cavaliere corvo si fece strada,doveva essere una sua copia creata in vista del nostro arrivo nel nucleo. Il cavaliere scatto' verso di me e inizio' una lotta devastante,mentre gli altri pensavano a ignis e leviatano. Spada contro spada,mano contro mano. Le nostre energie erano pari,ma io prevalevo ampiamente,dato che potevo usare attacchi molto piu' potenti concentrando le mie energie sulla spada. Una lama del Berserker e il corvo,preso di sorpresa,venne tagliato precisamente a meta',mentre ignis e leviatano eran gia stati distrutti da parecchio. Sebbene malconci,la piattaforma ci porto' di fronte ad un robot enorme e maestoso con la magica pietra dell'eldrit nel petto.

-Ragazzi,quello e' l'eldrit,dobbiamo recuperarlo!- Elsword era carico

-E in questo modo tutto finira'....- Aisha un po' meno

-E potremmo avere una vita migliore- Riflette' Rena

-Oh,vi stavamo aspettando,quindi fin da Ruben siete riusciti ad arrivare fin qui,sperando di riottenere la vostra amata pietra? Patetico,provateci pure,verrete distrutti senza esitazione-

Il Maestoso Re si mosse e con la mano rase tutto al suolo,e non sapevamo come arrivare a lui,ed Elsword fece la stupidaggine,si attacco' alla mano,arrivo' alla faccia,entro' nel Robot e inizio' a menare fendenti sui fili indistruttibili,il Re lo espulse e lo rigetto' su di noi senza il minimo graffio.

i guardai intorno,quattro generatori di colori diversi che risplendevano ad ogni mossa del Re,ecco trovato il punto debole,corsi verso quello rosso e con la lama del Berserker lo spaccai in due. Capendo le mie intenzioni,gli altri distrussero anche l'ultimo generatore,e da terra spunto' il generatore del Re. Fu quasi incredibile vedere come facilmente distruggemmo il nemico.Il Re Nasod perse energia e inizio' ad oscillare,e grazie alle esplosioni interne l'eldrit volo' via,fino ai miei piedi,e potevo tenerlo in mano. Bello,Scintillante,dava una buona impressione alla vittoria appena conquistata.

-N....No. Tu Raven..Tu...Non meriti tutto questo....La tua vita appartiene a noi.....Tu...Il Corvo Sanguinario...- Il Re Nasod,anche con la sua intelligenza artificiale,non poteva giustificare la sua fine per mano mia.

-Ti sbagli grande Re,non sono piu' il corvo sanguinario,oramai sono uno dei cinque elementi della squadra di ricerca dell'eldrit,certo,son vivo grazie a te,ma il mio dovere verso te e' finito nel momento stesso in cui mi hai battezzato corvo sanguinario. Devo dire che,grazie a te,ho intrapreso quest'avventura,ho conosciuto Rena e gli altri,mi sono innamorato,e molte cose che morendo non avrei potuto fare grazie a te le ho fatte,ma questa e' la fine Re,l'eldrit e' qui,nelle mie mani,e questa e' la cosa piu' importante. Tutta Elios adesso e' salva,e questo grazie a noi della squadra di ricerca.- Mi limitai a rispondere io,con aria trionfante

-S...Stolto,tu...Tu non puoi...Vincere questa battaglia.- il gruppo oramai sicuro mi si avvicino' per osservare la pietra,Elsword sembrava emozionatissimo,Eve con la sua solita faccia inespressiva Straripava comunque di felicita',Aisha la contemplo' come un tesoro,ma Rena rimase in disparte,come avesse paura di disturbare. La guardai,per un istante i nostri occhi si incorciarono,ma lei distolse lo sguardo.

Il Re nasod utilizzo' la sua ultima scintilla di energia per lanciare un attacco,non potente quanto prima,ma ancora un forte raggio laser,del tutto puntato contro Rena. Feci la cosa che mi venne piu' istintiva,scansai Rena e venni colpito. Il Laser mi squarcio' la pancia e il petto,caddi a terra mentre il terreno si tingeva di rosso,e l'eldrit cadeva nel vuoto mentre il re nasod,senza energia,cadde a pezzi.

Tutti mi si avvicinarono,increduli. Elsword si avvicino' pian piano,ma la prima ad arrivare a me fu' Rena,che mi prese la mano umana,guardandomi come avesse visto un fantasma. Persino EVe aveva abbandonato la sua faccia inespressiva e mi guardava incredula.

Rena e Aisha,inginocchiate vicino a me,non curanti del sangue che seguitava a macchiarle,avevano gli occhi lucidi,e stavano tremando.

-Stai calmo Raven,il cuore e' a sinistra no? Il buco e' in pieno petto,se il cuore fosse distrutto saresti gia morto no? Tu sopravviverai!- disse Elsword

-No idiota,il cuore e' al centro,solo una piccola parte tende verso sinistra....Regola numero 4 delle guardie imperiali,se e' umanoide,il cuore e' al centro,ed e' il bersaglio-

Oramai mentre parlavo mi usciva il sangue dalla bocca.

-Ehe,quasi divertente,il corvo Sanguinario che muore in un lago del suo stesso sangue,come uno scherzo del destino- Dissi io

-Raven smettila,non morirai. Aisha,tu hai guarito la mia gamba,fallo anche con Raven!- Rena sembrava avere il controllo,ma piangeva a dirotto

-N...Non posso....Ci vorrebbe troppa energia,finirei per morire senza salvare Raven...Moriremmo entrambi....Mi dispiace Rena- Aisha era shockata,continuava a fissare ad occhi sbarrati il buco nel mio petto,mentre cominciavo a perdere la vista

-Eve,quanto mi rimane da vivere?- chiesi io,continuando a sputare sangue

-dovresti essere gia morto senza il cuore in funzione...-

-Fate qualcosa vi prego...- disse Rena alzandosi

-Ferma,so' quel che ho fatto...Voglio solo....averti vicino...adesso.- Cominciavo a perdere la vista,e nn riuscivo a muovermi quasi piu'.

-Elsword...Mi raccomando...Ritrova l'Eldrit....Finisci quello per cui ho lottato- mi limitai a dire,e Elsword scosse la testa acconsentendo in un mare di lacrime.

-Aisha,abbi cura della squadra- Aisha continuava a fissare la ferita,ma anche nel suo shock disse un "si"

-Eve....Tu per la squadra sei importantissima.....non deludermi- Eve accenno' un si con la testa

-Rena,avvicinati-

Rena si avvicino' fino a starmi a pochi centimetri di distaza,la guardavo negli occhi,avrei voluto continuare all'infinito,ma non potevo,cosi alzai leggermente la testa e chiudendo gli occhi baciai quelle labbra bagnate dalle lacrime...Quelle labbra per le quali mi son sacrificato...E mi accasciai a terra esalando il mio ultimo,intenzo respiro.-

Capitolo 29: (I pensieri nella morte del Corvo)

Bianco.

Ero circondato dal bianco,ed il bianco era il nulla.
Ero avvolto dal nulla.
Ora che ci facevo caso non ero ferito...
Non avevo nemmeno tutte le mie cicatrici; ero
perfettamente in salute.
In che posto ero finito?
Era questo che si provava dopo la morte?
Alla fine ero un essere umano come gli altri, anche io avevo le mie inquietudini.
Avevo paura.
Timore di scomparire, ma, allo stesso tempo ero convinto di una cosa.
-Non penso sia necessaria la mia esistenza.-
Le parole uscirono dalla mia testa, non appena le ebbi formulate.
-Perché?-
Era una voce che proveniva da ogni parte.
-È perché io sono un essere umano inutile!-
-Hai paura di scappare vero?
Hai paura di farti odiare dalle persone vero?
Hai paura di veder le tue stesse debolezze vero? -
-Perché si vive?-
Era una seconda voce, più bassa e calda.
La mia risposta venne fuori non appena la pensai.
-Forse vivo proprio per sapere perché. -
-Si è felici nel vivere?-
Mi chiese la prima voce.
-Non lo so.-
-Hai rimpianti della tua vita?-
Chiese.
-Ho fatto quel che andava fatto.-
-Perché? Pensi di aver fatto ciò che è giusto?-
-Non ho avuto rimpiantidopo averlo fatto.-
-Sei sicuro che il tuo sacrificio la salverà per sempre?-
-No, ma lo ho dato altrotempo da vivere, mi basta questo.-
A questo punto l'altra voce si intromise, e le due si mischiarono, parlarono in coro.
-Perché menti?
Eppure vorresti che gli altri fossero sinceri con te.-
Avevano ragione, avrei voluto proteggerla per sempre, non solo per quel singolo momento, questo non volevo accettarlo.
-Silenzio!
Tutti mentono,cosa c'è di male nel voler pensare che il mio sacrificio la proteggerà per sempre?-
-Il fatto che non sia la verità. -
Questa volta era una voce strana, indecifrabile.
A quel punto lo scenario cambiò.
Come fosse vetro il nulla che mi circondava si ruppe, ed al suo posto, mi ritrovai avvolto da
pareti di mille colori; queste, continuavano a cambiare, mischiandosie dividendosi.
Di fronte a me vi era un immenso trono, e seduto su di esso una strana figura.
Aveva più volti che mutavano, e tutti i suoi occhi erano intenti a scrutarmi.
La figura mi guardava con uno sguardo indecifrabile: non magnanimo, non maligno, uno sguardo a metà tra il divertito ed il serio.
-Chi sei tu?-
La mia domanda fu naturale, ero in leggera soggezione nei confronti di colui che sedeva sul trono.
-Io sono colui che attende;
colui che ti conosce da sempre;
colui che aspetta che tu apra gli occhi e realizzi che è solo per la mia volontà che tu respiri.
Perché io sono colui che ti ha lasciato vivere come Raven.
Perché tu, sei il burattino che danza al ritmo della mia musica. -
Queste parole me le riferì con le sue molteplici bocche, che parlavano all'unisono.
-Mi hai fatto divertire parecchio Raven, Corvo Sanguinario.
Ma avresti potuto fare di meglio:
Avresti potuto portare disperazione e morte in tutte le sue forme, regnare come un crudele imperatore su quel mondo di terra e sangue, fino alla fine dei tempi.
Io ti conosco da sempre, io ti osservo da sempre.
Rispondi! Sei davvero soddisfatto di come è finita?-
Ero confuso,mi sembrava familiare quella presenza e sentivo come un senso di completezza parlandogli.
-Se mi conosci da sempre sai già la risposta.-
A queste parole scoppio a ridere, una risata innaturale e strana.
-Vero...vero.
Hai ragione, so che sei soddisfatto di essere morto per
proteggerla, ma ora che sei morto, chi la proteggerà?-
-Loro!
I miei compagni la proteggeranno, e si può proteggere da sola!
Ne ha la forza.-
Rise di nuovo.
-I tuoi compagni, quali?
La Banda del Corvo?
O quegli inetti che ti hanno lasciato morire?
Lei poi si saprebbe proteggere?!
Se fosse vero tu non saresti qui, allora. -
Ero turbato,in quel posto... a parlare di cose che non mi sarebbero più importate.
-Tanto alla fine io sono morto, che senso ha sapere chi la proteggerà e chi
no... oramai non importa.-
-Hai ragione, oramai sei morto, è quindi ora che tu comprenda cosa questo
voglia dire.-
In quel momento intorno a me si colorò tutto nero, poi mi trovai ad osservare un
me stesso che passava le giornate nella Guardia Imperiale...
Niente di brutto, solo momenti belli e giornate solari.
Ma questo...
Era insopportabile!!
Vedere quel me stesso che trascorreva quelle felici giornate:
IO avevo sofferto,
IO ero stato tradito,
IO mi ero cosparso col sangue degli innocenti,
IO avevo perso la mia prima amata,
IO mi ero dovuto sacrificare per proteggere Rena,
IO non l'avrei più rivista,
ed infine,
IO avevo sofferto per tutto questo.
Perché quest'altro me era così felice?
Non esisteva nient'altro al mondo che mi facesse soffrire di più che vedere quella felicità.
Mi facevo schifo, ero un essere che soffriva terribilmente per la felicità degli altri.
-Vuoi un mondo libero?
Allora ti concedo questo.-
A quelle parole provenienti da tutte le parti mi ritrovai a fluttuare nel nulla più assoluto.
-Che cos'è questo?-
-Un mondo dove non c'è niente.
Un mondo dove non c'è nessuno.-
-Questa è la mia libertà?-
Chiesi.
-Esatto, il mondo della libertà.
Per contro non vi è nulla.-
Rispose la voce.
Io... non so cosa fare.-
-Provi ansia vero?
Non hai immagini di te stesso vero? -
Ero confuso... avevo la sensazione di aver perso tutto, non sapevo cosa fare.
-Sei confuso, vero?
Ti darò una Non Libertà.-
A quelle parole una linea nera tracciò un solco in mezzo al nulla, ed io vi appoggiai i piedi.
-Guarda, con questo sono nati il sopra ed il sotto.
Però con questo è sparita una libertà.
Ora sei costretto a stare in piedi sul sotto.
Però questo ti tranquillizza.
Perché il tuo stesso animo ha ottenuto un po' di semplificazione.
E così puoi camminare.
Tale è una tua volontà.-
-Perché il mondo è così? -
Chiesi.
Era una cosa che mi chiedevo.
-Il mondo è così perché tu sei così, se fossi diverso tutto sarebbe diverso, se non avessi fatto alcune azioni tu saresti diverso, tu sei così perché tu sei
tu!-
Stavo perdendo la cognizione di me stesso.
-Perché tu non puoi comprendere la tua stessa forma.-
Aggiunse la voce.
-La mia stessa forma?-
-Esatto, è guardando la forma delle altre persone che si conosce la propria forma.
È nel guardare le mura tra se e le altre persone che si conosce la propria forma.-
Iniziavo a capire.
-Senza le altre personeio sono invisibile a me stesso?!
Io posso esistere solo finché esistono le altre persone?!
Da solo, io non sarei che comunque e ovunque solo?!
Perché io sono uno... -
-Con le differenze tra te e gli altri dai forma a te stesso.-
-Questo perché io sono io, ma è altrettanto vero che le altre persone creano la forma del mio animo! -
Il momento dopo aver capito questa cosa il mondo ritornò a essere quello dove il mio io era felice della sua vita.
-Certo... anche questo potrebbe essere un'idea di mondo.
Il mio io attuale non è il mio io assoluto.
Possono esistere molti me stessi.
Perché esistono dei Raven che non sono il Corvo Sanguinario, che non hanno conosciuto la sofferenza ed il dolore.-
Pensando così però... il mio mondo reale è brutto e crudele.-
-A percepire la realtà come brutta e spiacevole è il tuo animo.
Il tuo animo che cambia la realtà in verità.-
La voce mi rispose.
-Però esistono tante verità quante sono le persone.-
Avevo finalmente compreso il perché di quel discorso... e di quel luogo.
-Però la tua verità è soltanto una.
Una nozione alterata da una visione del mondo ristretta.-
La voce era sempre più forte, e sembrava avere un tono caldo e concitato,
come se stesse aspettando qualcosa.
Forse aveva intuito che io avevo finalmente capito in che luogo mi trovavo.
Era esso, infatti, il luogo dove il mio spirito si sommava con l''universo, creando un tutt'uno.
Non esisteva nulla ed esisteva tutto, il niente ed il completo erano uniti;
Era tutto inversamente parallelo;
Dove i due opposti si incontravano:
vita e morte, felicità e tristezza, amore ed odio.
-Io misuro il mondo sotto questo singolo indice!
La mia verità non è assoluta!
Se ho consapevolezza di me non sparirò, perché qui io sono io!
E anche tu, se io non sparisco non sparirai, vero...
Balzac?-
-Hai perfettamente ragione, Raven!-
Ora distinguevo bene la voce, era quella di Balzac.
Lo spazio intorno a me cambiò ancora, ritornando al suo stadio iniziale.
Ora, al posto del nulla avevo di fronte Balzac, che mi fissava con il suo sguardo bellicoso.
-Non avrei mai creduto che uno come te mi avrebbe salvato dallo scomparire in
questo luogo, Balzac.
Ma sono sicuro che ora hai intenzione di combattere... vero?
Mi hai salvato per farmi capire che la mia decisione non è stata la migliore da tutti i punti di vista, giusto?
Ora tu vuoi lo scontro più brutale possibile... vero? -
Mi stava fissando come una bestia assetata di sangue.
-No, non ancora Raven...
Certo, ti lascerò in un lago di sangue tra poco, ma non ancora, aspetto una cosa che dovrebbe accadere tra breve...
lo sento.-
Proprio in quel momento una porzione dello spazio a pochi metri da noi si squarciò, ed al suo posto comparve un gigantesco vortice viola, che produceva uno strano rumore cupo.
-Eccolo! Eccolo! Ero sicuro che qualcuno lo avrebbe fatto!!-
Balzac sembrava estasiato, non l'avevo mai visto così contento.
-Cos'è quello?!-
Balzac si girò verso di me, e, con una voce leggermente tremante per l'eccitazione disse:
-È un portale!
Un portale per il mondo che abbiamo lasciato! Qualcuno ha usato l'Eldrit!
E l'Eldrit ha aperto un varco per i demoni! Io uscirò quindi da questa Non Vita!
TU mi hai condannato a morire con te!
Ora mi prenderò il tuo corpo e abbandonerò questo posto.-
Detto questo mi puntò contro la mano Nasod e mi fissò.
-Sai Raven, qual'è la differenza tra me e te?
La volontà!
Finora ho assecondato i tuoi lenti stadi di apprendimento... ma ora basta, sono stufo, sarò io a governare e tu mi obbedirai.-
Non glielo avrei permesso, lo avrei contrastato con tutte le mie forze.
-Bene, fatti avanti Balzac! Ti mostrerò perché mi hai sempre servito!-
Detto questo mi lanciai verso di lui, con la spada sfoderata nella mano destra.
Schivai il primo fendente della mano Nasod e cercai di colpire il suo petto con la parte affilata della spada.
Schivò senza particolari problemi.
Subito dopo si rilanciò alla carica, senza difesa, solo puro attacco.
Decisi di fare lo stesso.
Numerosi tagli e ferite comparvero sui nostri corpi, la mano Nasod di Balzac contro la mia spada.
Dopo diversi colpi andati a bersaglio da ambo le parti ci separammo.
Decisi di mettere fine alla disputa, anche Balzac sembrò pensare lo stesso.
Corremmo entrambi l'uno addosso all'altro.
La mano Nasod di Balzac venne fermata dal mio braccio Nasod, che si ruppe in più punti.
Questo però mi permise di trafiggergli il petto.
Iniziò a scomparire, come se venisse nuovamente portato
all'interno del mio corpo.
-Questa volta... hai vinto tu lo scontro, ma non ti lascerò il controllo per sempre!
Prima o poi sarò io a dominare!-
Afferrò la spada con la mano, che stava scomparendo.
-Ricordati! Io sono sempre presente, appena abbasserai la guardia io verrò fuori... e mi prenderò il tuo corpo!-
Poi scomparve del tutto.
-Provaci pure Balzac, io sarò sempre pronto a ricacciarti in me.-
Detto questo rinfoderai la spada, diedi un'ultima occhiata a quel mondo: devastato, completamente irreale e sconvolgente.
Avevo compreso solo in parte quel che avevo vissuto, ma non si poteva spiegare a parole, era impossibile spiegare qualcosa che non si comprende appieno, e sapevo che non lo avrei mai capito veramente...
quel luogo.
Stavo per entrare nel vortice quando comparvero davanti a me due maschere, completamente bianche e senza espressione.
-Sei sicuro di voler abbandonare questo luogo?
Se lo lasci soffrirai di nuovo, proverai dolori lancinanti e sofferenze inumane, sei sicuro d voler andare?-
Dissero in coro.
Ma io avevo già preso la mia decisione.
-Ho sofferto... e soffrirò, ho uccido e sono sicuro che ucciderò, ma ho anche conosciuto la felicità...
L'amore...
La gioia del proteggere...
E se potrò continuare a proteggerla sono sicuro che sarò felice di soffrire...
e morire ancora.-
-Bene. Hai avuto fortuna, nessuno è mai ritornato indietro finora.
Ma stai attento, i demoni sono crudeli e sanguinari, anche più di quel Balzac.
Ti attende un lungo viaggio fino alla tua destinazione.
Ti aspetteremo...
Tanto prima o poi ritornerai qui, Raven.-
Le maschere si spostarono, lasciandomi un corridoio fino al vortice.
Mi spostai sul ciglio del vortice, mi voltai e chiesi alle due maschere un'ultima cosa.
-Ma... alla fine... voi chi siete?-
Le maschere, continuando a fluttuare, mi risposero con incredibile calma, sempre in coro.
-Noi siamo il collegamento: come Balzac è in te noi siamo in voi.
Noi siamo il mondo; una parte della tua anima; noi siamo l'inconscio collettivo, dove la tua anima comunica con questo mondo.-
Saputo questo avanzai nel vortice rivolgendo le ultime parole alle due maschere:
-Ci rivedremo quando sarà nuovamente la mia fine... inconscio collettivo.
Per il momento... farai a meno del Corvo Sanguinario.-
E scomparii da quel mondo, sapendo, che prima o poi sarei ritornato in quel luogo.
Avrei salutato le maschere, ed avrei accettato la mia morte.
Ma non era ancora giunto quel momento.
Mi aspettava un lungo viaggio.
Un viaggio verso il mio mondo.

Chiudo
view post Posted: 11/2/2013, 21:54 L'ultimo ostacolo sulla via del più forte, Pt 1 - Racconti
20. La torre di Peita.
???: "Capisco....s-scusa, hai ragione. Sono i nostri problemi, dovremmo risolverli per conto nostro. *sniff*"
Linn: "E-ehi, dai, non piangere.....ti sembra un comportamento da persona matura? Purtroppo abbiamo già i nostri problemi, non possiamo aiutarvi. Anche perché, sono sicura che neanche noi potremmo fare qualcosa contro dei demoni."
???: "No, no, va b-bene, lo capisco. Mi inventerò qualcos'altro....spero."
Linn: "Ascolta....non posso aiutarti, ma conosco delle persone che potrebbero farlo. Questi ragazzi erano conosciuti come il team di ricerca dell'Eldrit. In passato ci diedero un grandissimo aiuto senza chiedere nulla in cambio, e ho sentito che sono riusciti a sgominare un intero esercito di Nasod, da soli. Ma ormai sono due anni che non si fanno più vedere."
???: "Ma....l'hai detto anche tu, sono un semplice gruppo di ricerca. Perché dovrebbero rischiare semplicemente per toglierci dai g-guai?"
Linn: "Infatti non ti assicuro che ti aiuteranno, ma ripeto, potrebbero farlo. Purtroppo questo è tutto ciò che posso fare per te. Stammi bene, e fai attenzione."

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Rena: "Vogliono davvero farci fare questo?"
Elsword: "Non capisco come facciano anche solo a pensare che accetteremo"

Raven fece ritorno nel castello dopo il lavoro. Nell'immenso salotto, trovò Elsword, Rena e Aisha, seduti davanti a un grosso tavolo, concentrati nel guardare una lettera.

Raven: "Chi scrive? Sono notizie da Chung, per caso?"
Elsword: "Ehm, ecco.....l-leggi."

Elsword consegnò il pezzo di carta a Raven, che afferrò con il braccio buono. Sulla lettera c'erano scritte ovviamente della parole, con una bellissima e ordinata grafia, piena di sigilli come se fosse un documento ufficiale molto importante. Raven lesse ad alta voce.

"Non so nemmeno cosa scrivere per iniziare.....il mio nome è Alvar, sono il segretario di una piccola zona chiamata Peita. Vorrei chiedervi un grosso aiuto. Peita non è una cittadina, ma una zona deserta che traccia il confine tra la città di Belder con il resto della regione, qui c'è solo un grosso tempio per il Dio di Elios, ed, ecco.......siamo stati attaccati. Da dei demoni.
Mi dispiace così tanto di non risultare molto chiaro in questa lettera. Immagino anche i vostri pensieri, non ci conosciamo nemmeno, eppure vi sto informando di tutto ciò. Credetemi, non sono davvero bravo con le parole, per cui vi chiedo di recarvi almeno a Peita, dove potremmo parlare con calma su ciò che vi sto proponendo. Mi dispiace molto essere così vago.....ma le spiegazioni sono sempre state il mio punto debole, sin da bambino. Quello che vogliamo, in ogni caso, è che il "Team di ricerca di Eldrit" al completo si rechi a Peita, dove verrete accolti da me. Lì potremmo discutere meglio.
P.S.: Siamo disposti ad offrire una ricompensa, ma molto poco generosa. Ci dispiace."

Raven: "Che storia è questa? Demoni? Peita? E quante volte si è scusato questo tizio?"
Rena: "Non conosci Peita? Eppure ha scritto che è una zona vicina a Belder."
Raven: "Non mi sono mai interessato alle altre cittadine. Che posto è?"
Aisha: "Peita è una zona sacra, dove si dice abbiano messo piede le divinità creatrici del nostro mondo. E' un fitto bosco, dove al centro del territorio spicca una gigantesca torre, il Tempio di Peita. Lì sono sepolti moltissimi personaggi di grande rilievo e importanza storica, e la leggenda narra anche che lì dentro sia nascosto il corpo di Dio stesso."
Elsword: "Bel posto. Suona ottimo per una scampagnata. Ma che cosa vuole questo tipo? Ci ha preso per dei mercenari?"
Rena: "A quanto pare ha saputo di noi da qualcuno.....e ci ha scambiato appunto per dei mercenari. Meglio riferir loro che si sono sbagliati di grosso."
Raven: "....ci andremo. Qualcuno avvisi Chung. Sono sicuro che questa storia sarà molto interessante per lui."
Aisha: "Cosa? Ma perché?! Noi non siamo un esercito, non ci interessa essere pagati per sconfiggere dei nemici. E poi perché dovrebbe interessare a-.....AH!"
Elsword: "D-demoni..."
Rena: "Saranno li stessi che hanno invaso la città di Chung?"
Raven: "Domani terminerà l'inverno. Sicuramente ci sarà un dirigibile mercantile che partirà per Altera. Consegniamo una lettera al capitano e facciamo tornare Chung. Subito."


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Il dirigibile di Besma raggiunse Altera, il giorno dopo. Il capitano del dirigibile andò incontro ad Aron, il Pongo capo di Altera, che, dopo aver conosciuto Chung e i suoi amici, aveva cominciato a fidarsi maggiormente degli umani, tanto da decidere di farsi vedere dal dirigibile mercantile, con la quale il popolo strinse un bel rapporto di amicizia.

Capitano: "Ehi, capo. Dov'è Chung?"
Aron: "Chung? Dovrebbe essere ad allenarsi in questo momento.....vuoi qualcosa da lui?"
Capitano: "Mi è stato chiesto dal Maestro Raven di consegnarli questa lettera, e di aspettare 3 ore più del solito prima di ripartire. Sembra che sia successo qualcosa di grosso, ma io non ne so niente."
Aron: "M-maestro Raven?"
Capitano: "E' una lunga storia. Tu pensa solo a consegnare quella roba a Chung. Noi rimarremo qui il tempo che ci hanno chiesto, naturalmente."
Aron: "Mhhhh, capisco.....beh, non rimanete qui fuori. Su, forza, entrate. Vi faremo finalmente vedere la nostra dimora."

Aron e il piccolo gruppo di mercanti entrarono nella città di Altera, la città dei Pongo. L'equipaggio del dirigibile si sorprese molto nel vedere il luogo in cui vivevano i loro piccoli e pelosi amici. Mentre visitavano il posto, Aron si preoccupò invece di far chiamare Chung, per consegnargli quella lettera. Chung raggiunse Aron a casa sua, insieme ad Eve, piuttosto sudato e con un asciugamano intorno al collo. Sembrava proprio come qualcuno che aveva interrotto gli allenamenti da poco.

Chung: "Mi ha detto Agda che mi cercavi con urgenza. E' successo qualcosa?"
Aron: "Tieni. Questa è per te. Credo che vi riguardi."

Aron porse la lettera a Chung. Non aveva né mittente, né destinatario.

Eve: "Che cos'è quella cartaccia?"
Chung: "Eve, è una lettera. Qualcuno ha scritto un messaggio. Forse saranno stati Elsword e gli altri. Diamo un'occhiata."

Chung strappò la carta della lettera ed estrasse il fogliettino su cui c'erano scritte poche parole, con una grafia piuttosto semplice, ma molto chiara. Chung la lesse piuttosto in fretta, e quando finì gettò a terra il foglietto, senza dire una parola.

Eve: "Chung....c'è qualcosa che non va?"
Chung: "Dobbiamo tornare là sotto, Eve. Qualcuno ha bisogno di noi, ed io ho bisogno di capire delle cose."
Aron: "Eh....lo supponevo. Ve ne dovete andare, vero?"

Chung guardò con aria piuttosto malinconica Aron. Si limitò ad annuire con la testa.

Aron: "Fareste meglio a sbrigarvi, il dirigibile ripartirà fra un paio d'ore. Preparate tutte le vostre cose, ci rivedremo al ponte quando sarete pronti per partire."

Così fecero. Chung e Eve prepararono i pochi bagagli. Dopo circa un'ora e mezza, si trovarono già sul ponte di partenza, con il dirigibile ancorato e tutto l'equipaggio pronto a partire. Dietro di loro avevano tutti i Pongo di Altera, venuti a salutare. Alcuni ammiravano i due, alcuni piangevano, altri ancora cercavano di trattenere la tristezza lisciandosi la pelliccia.....ma erano tutti più o meno tristi della partenza di Chung e Eve.

Aron: "Non so che cosa vi stia spingendo a partire, ma non vi dimenticheremo mai. Sappiate solo che per noi, ormai, siete come dei Pongo, come se foste della famiglia, non importa se siate umani....o Nasod. Io, noi, e le generazioni che verranno, non vi ringrazieremo mai abbastanza per l'aiuto e l'amicizia che ci avete offerto. Vi auguro tutta la felicità che meritate di avere, e se vi capiterà di tornare, ricordate che qui sarete sempre i benvenuti."

Chung riuscì a contenere la commozione, e diede una vigorosa stretta di mano ad Aron. Salutò poi Amon, Agda e il suo fratellino. Eve si commosse un pochino. Nonostante fosse una Nasod, era davvero una persona molto sensibile, dopotutto. I due salirono sul dirigibile, e mentre si allontanarono in volo dall'isola galleggiante che si credeva fosse solo una leggenda, Chung non poteva fare a meno di domandarsi che cosa significasse esattamente quel messaggio.

"E' successo qualcosa. Devi venire subito in un posto chiamato Peita, con Eve. Noi siamo già lì, e abbiamo bisogno di te.
E' qualcosa che ti riguarda molto."
-Raven"

Eve: "Beh....lo scopriremo una volta arrivati."

Arrivati a Besma, i due furono accolti frettolosamente da Linn.

Linn: "Bene, siete arrivati. Peita è est di qui, ci vogliono circa cinque ore di viaggio. Verrete accompagnati da piccola carovana di nostri soldati,. Forza, andate, sono già pronti."
Chung: "Ah, grazie.....comunque anche noi siamo felici di rivederti, eh."

La carovana di viaggiatori si muoveva a passo spedito. Eve montava insieme a un soldato su un cavallo, ma non era a cavalcioni, era girata verso la posizione di Chung, ovvero alla sua destra. A Chung fu offerto un cavallo da montare, ma preferì andare a piedi.

Chung: "Che cosa sarà successo per farci venire in così poco tempo? Spero davvero che sia qualcosa di grosso, dannazione."
Finalmente, la carovana arrivò a Peita.

C'era ben poco da descrivere. Peita non era altro che una fittissima boscaglia circondata da delle montagne, caratterizzata dalla presenza di alberi dalle foglie verde scure, e dal cielo di colore arancione, anche se non era ancora il tramonto. Quella zona aveva un ché di spettrale. Incuteva molta angoscia.
Nel mezzo del bosco, c'era un'ampia area deserta, dove nel mezzo spiccava una gigantesca torre circondata da un fossato abissale. La torre era l'edificio più alto che Chung avesse mai visto, molto più alta anche del castello reale di Hamel. Quella torre era alta almeno 600 metri. Qualcosa di colossale.
Vicino alla torre c'era una piccola capanna costruita in legno, e un avamposto di circa cinque tende da campeggio. Niente altro.

Chung: "I-incredibile. Guarda quanto è alta!"
Eve: "E guarda quanto è profondo questo abisso. Non devi valutare l'altezza che stai vedendo ora. Questa torre è molto più alta, la sua base sarà alla fine di questo fossato. E' davvero pazzesco."
Capitano dei soldati: "Beh, il nostro dovere è compiuto, quindi, col vostro permesso, noi ce la daremmo a gambe."

La carovana dei soldati si allontanò molto velocemente, come se fosse terrorizzata da qualcuno, o qualcosa.

???: "V-voi dovete essere Chung e Eve, vero?"

A parlare fu un ragazzo piuttosto basso e con i capelli neri. Indossava un paio di occhiali da vista, e portava un grosso zaino sulle spalle. Vestiva con una giacca verde munita di cravatta gialla, e dei pantaloni neri.

Chung: "Si, siamo noi. Non credo che ci conosciamo, signor..."
Alvar: "O-oh, il mio nome è Alvar, i-il segretario di Peita."

Alvar sembrava una persona piuttosto maldestra e timida. Non riusciva a comporre una frase senza balbettare.

Chung: "Molto piacere di conoscerti. Siamo stati mandati qui dai nostri amici. Per caso sai dove sono? Uno è un ragazzo della mia stessa età con i capelli rossi, probabilmente aveva una con i capelli viola sempre attaccata a lui. E poi, vediamo.....un'elfa con delle tette enormi, e-"
Alvar: "S-si, conosco i vostri amici, ma al momento non sono qui. Sapevo che sareste arrivati. E-ecco, loro sono..."
???: Non sono qui. Sono entrati nel Tempio di Peita da due giorni, ma non hanno più fatto ritorno."

Un uomo apparve accanto ad Alvar. Indossava la stessa divisa di Alvar, ma aveva anche degli spallacci d'acciaio e un lungo spadone che portava in spalla. Aveva i capelli neri, piuttosto arruffati, a differenza di quelli di Alvar che erano perfettamente pettinati. La sua voce era matura e decisa. Era sicuramente un soldato.

Alvar: "L-lui è Rento, un generale di Belder. Anche lui, come m-me, vive qui per proteggere il tempio di Peita dagli invasori."
Rento: "Ma purtroppo, contro i demoni noi non possiamo fare nulla. E a quanto pare anche i vostri amici sembrano avere difficoltà contro di loro."
Chung: "....che cosa hai detto? Demoni?"
Rento: "Demoni. Hanno invaso il tempio di Peita, e abbiamo paura che si stiano rafforzando. E' solo questione di tempo prima che invadano Belder, me lo sento."
Chung: "Dimmi dov'è l'entrata del tempio."
Alvar: "V-vuoi andarci? Almeno l-lascia che ti spieghiamo la situazione."

Chung afferrò per il colletto Alvar, e lo sollevò da terra.

Chung: "Non ho tempo da perdere in discussioni! Dimmi subito dov'è l'entrata del tempio! Farò fuori tutti i demoni con le mie mani!"
Eve: "Chung, calmati! Mettilo giù!"

Chung ubbidì ad Eve, dopo che si rese conto del suo comportamento.

Chung: "M-mi dispiace....non volevo, davvero."
Rento: "Già, ci avevano detto che avevi dei problemi con i demoni. I tuoi amici sono entrati nel tempio da due giorni, ma non abbiamo più loro notizie. Ci avevano detto che se fosse successo qualcosa, sareste venuti voi a risolvere la situazione. Avrei voluto mandare uno squadrone di miei soldati, ma se siete ansiosi di rompervi l'osso del collo, allora vi porto io all'ingresso. Seguitemi."

Rento guidò Chung ed Eve davanti alla torre. Aprì una botola distante qualche metro dall'abisso che separava la torre dal resto del mondo.

Rento: "Scendete le scale di questa botola e farete ingresso nel piano più basso della torre, a circa 500 metri sottoterra. I vostri amici sono entrati da qui, quindi è impossibile che non li troviate.....o non troviate i loro cadaveri."
Chung: "Se proprio vuoi dei cadaveri, te ne porterò qualcuno dei demoni. Magari sono anche buoni da mangiare, che ne dici? .....andiamo, Eve."

21. L'entrata del Tempio.
Eve: "Chung, io ho freddo."
Chung: "Devono essere passate alcune ore da quando abbiamo cominciato la discesa....dobbiamo essere anche più profondi di quando eravamo nel Nucleo di Altera, sono davvero esausto. Ma a parte questo, i Nasod possono avere freddo?"
Eve: "No, ma speravo, che ne so, che togliessi la giacca per darla a me. O qualcosa del genere."
Chung: "Ti prego, finiscila. Sai bene che se ti lascio la mia giacca, rimarrei nudo. Non voglio morire assiderato."
Eve: "Allora mi abbracceresti?"
Chung: "Sei un Nasod, ce l'hai la temperatura corporea? No, mi congelerei anche in questo caso."
Eve: "Sei davvero poco cavalleresco."
Chung: "E tu dai troppa retta a Rena. Guarda, non è una luce quella?"

Chung ed Eve lasciarono andare le scale e caddero verso quella luce.
Finalmente avevano raggiunto l'entrata del Tempio. Atterrarono sul freddo pavimento, e si guardarono attorno. Sembrava quasi come se fossero in un anfiteatro. C'era un lungo corridoio circolare che si estendeva per molti chilometri, dove alla fine si poteva vedere l'ingresso per la torre. Dalle "finestrelle" di quella bizzarra struttura, si poteva anche ammirare la base dell'imponente torre.

Chung: "...'sto posto è davvero spettrale. Eve, percepisci per caso qualche nemico? O Elsword e gli altri?"
Eve: "Mhh.....è indubbio che ci sia qualcuno. Ma non riesco a capire chi."
Chung: "Beh, addentriamoci. Ma stiamo attenti, non sappiamo ancora come siano questi demoni."

I due proseguirono per quel lungo corridoio. I loro movimenti erano molto lenti, avanzavano con molta prudenza. Eve però non potette fare a meno di rompere la tensione scambiando qualche parola con il suo compagno.

Eve: "Chung, ma tu sai come sono i demoni, vero?"
Chung: "No, beh....no, non proprio. Ho ricordi molto sfocati di quel giorno."
Eve: "Hai combattuto contro di loro?"
Chung: "Mhhh.....penso di essere riuscito a fare qualcosa, ma la maggior parte del lavoro è stato svolto da mio padre e dai soldati. Ma non mi ricordo davvero niente, neanch'io so perché."
Eve: "Scusa....forse queste domande ti infastidiscono. Dovrei tapparmi la bocca."
Chung: "Ahahahah! Nah, stai tranquilla. Qualche tempo fa, forse, mi avrebbe dato fastidio. Ma ormai ci conosciamo bene, no? Non ho problemi a parlarne con te, non ti preoccupare."
Eve: "Ehi, Chung, che tipo era tuo padre?"
Chung: "Beh, mio padre.....mio....."

<< C-cosa? >>

Chung realizzò qualcosa. Non ricordava più il volto del padre. Si sforzò tantissimo, ma era come se ogni ricordo della sua unica famiglia fosse stato cancellato. Il suo aspetto, la sua personalità, l'affetto che provava per lui......era tutto sparito.
Qualcuno aveva rubato quei ricordi? O, forse, era Chung che aveva volutamente dimenticato?

Chung si fermò improvvisamente, facendo preoccupare Eve.

Eve: "C'è qualcosa che non va? Non ti senti bene?"
Chung: "E-ecco.....io non..."

<< È lui suo figlio?>>

Chung sentì delle voci nella sua testa. Voci rauche, voci acute, voci profonde......come se venissero da persone diverse.

<< Sembra di si. La descrizione coincide, guarda i suoi capelli. Bene, appostiamoci dietro le rocce. Arcieri, al mio segnale, uccidete quei due. >>
<< Signorsì, signore. >>

Chung: "E-eh?!"
Eve: "Chung, m-mi stai spaventando. Ti è venuto in mente qualcosa?"

Chung continuava a sentire quelle voci nella sua testa. Era diverso, non era la solita voce che sussurrava parole perverse e arrabbiate.
Sembrava, piuttosto, come se Chung stesse leggendo i pensieri di qualcuno.

Chung: "Eve, stai sentendo anche tu?"
Eve: "P-perché parli a bassa voce? No....non sento nulla."
Chung: ".....dietro di me. Siamo circondati."

Chung prese Eve per il braccio e la portò alle sue spalle. Rimase immobile, e si guardò attorno, senza muovere il capo.

<< Si sono fermati! >>
<< Dannazione! Non ci avranno mica sentito? >>

Chung estrasse le sue pistole.

<< Forse si stanno semplicemente guardando attorno, avrebbero già attaccato se ci avessero scoperto. Arcieri, preparatevi! Al mio segnale, uscite e fate fuoco. Uno. Due. ......TRE! >>

Chung sparò a colpo sicuro un'ombra che uscì da dietro un grosso masso. Colpì il nemico alla testa, che cadde a terra, morto."

???: "Ci avevano scoperto! Tutti quanti, uscite! ALL'ATTACCO!"

Da dietro ogni possibile nascondiglio, uscirono fuori delle stranissime creature, probabilmente i demoni. Avevano testa simile a quella di un rettile, con la parte superiore completamente nera, e la mascella di colore bianco. Gli occhi di queste creature erano totalmente gialle, e non avevano pupille. Erano leggermente più alte di un Pongo, e avevano tutti la gobba. Indossavano una semplice armatura di ferro e avevano mani e piedi completamente fasciati. Erano armati fino ai denti: alcuni con delle sciabole, alcuni con l'arco, altri con scudi. Ce n'erano persino alcuni con dei vestiti cerimoniali di colore viola, incappucciati e armati di bastone, probabilmente dei maghi.

Eve: "M-ma sono questi i demoni?! Parlano la nostra lingua!

<<non è vero. Prima sono riuscito a sentirli, ma Eve no. Perché?>>

Chung: "Stai indietro, Eve. Me ne occupo io di tutti questi."
Eve: "Ne sei sicuro?"
Chung: "Avevo proprio bisogno......di un'allenamento di tiro al bersaglio."

Chung sparò tutti gli arcieri che si preparavano a scoccare le loro frecce. La sua precisione era disumana, con un singolo colpo uccise tutti quanti. Eliminati tutti gli arcieri e i maghi, si fecero avanti i demoni muniti di scudo e lancia. Chung non si scompose, e schivò tutti i colpi con grazia ed eleganza, sparando poi nei momenti in cui i nemici avevano delle aperture.
La particolarità di questo nuovo stile di Chung era sicuramente quello di uccidere tutti i nemici con un colpo solo.
Quelli che forse diedero più problemi erano quelli muniti di un grande scudo, dove si riparavano quando erano sotto il fuoco delle pistole. Ma Chung, con dei semplici calci, riuscì a togliere lo scudo dalle mani degli avversari, per poi finirli senza pietà.
Eliminò rapidamente tutti i nemici, lasciandone vivo solo uno. Chung puntò la sua pistola destra sulla sua fronte.

Chung: "Allora, dato che sembri il più carino, perché non facciamo quattro chiacchere?"
???: "Sei una vera belva. Sembri quasi peggio di noi Vargo."
Eve: "Vargo? E' così che vi chiamate? Pensavo foste..."
Vargo: "Demoni. Si, lo siamo. E molto presto il Tempio di Peita sarà nostro. Che cosa credete di fare, feccia?"
Chung: "Tch. Se i demoni sono forti come lo siete stati finora, c'è ben poco di cui preoccuparsi."
Vargo: "Mi dispiace informarti che tutti i Vargo che si trovano qui sotto, anche i generali, sono tutti Vargo di bassissimo livello. Sono coloro in cima alla torre, che dovreste temere. Probabilmente riuscirebbero a far crollare il tempio con un colpo solo, se lo volessero."
Chung: "Che cosa ci fate qui? Pensavo che i demoni avessero conquistato soltanto.....Hamel."
Vargo: "Quindi.....avevo ragione, eri tu. Eheheheh....."
Chung: "C-che cosa hai detto?"

Dopo aver così proferito, il Vargo spinse il dito di Chung sul grilletto, costringendolo a sparare. Il Vargo morì, suicidandosi.

Eve: "Ma perché l'ha fatto?!"
Chung: "....in ogni caso, questi tizi sono debolissimi. Perché Elsword e gli altri non sono ancora tornati?"
Eve: "Ha detto che i Vargo dei piani superiori sono più forti. Forse sono lì?"
Chung: "Ma c'è anche Raven con loro, non è stupido. Avrebbe fatto ritirare tutti. C'è qualcosa che non va..."
Eve: "Beh, continuiamo. Non abbiamo molte altre alternative."

Proseguendo per quel lungo corridoio circolare, i due incontrarono molti Vargo, che sconfissero senza difficoltà. Arrivarono quindi all'entrata del tempio, un'immenso portone realizzato in rame, illuminato semplicemente da due torce posizionate ai due pilastri accanto all'ingresso.

Chung: "Non si sono fatti vedere finora. Saranno entrati sicuramente nel tempio."
Eve: "Questo posto è spaventoso, non sto scherzando. Non si sente volare una mosca."
Chung: "Entriamo, dai."

Spinsero con forza l'immenso portone, che si aprì molto lentamente. Quando si aprì completamente, i due non riuscirono a crederci. Davanti a loro.....non c'era niente. Solo un'immenso spazio di colore viola. Niente corridoi, niente stanze, niente di niente. Chung provò a sporgere la mano in avanti, provò a toccare per terra, ma non c'era niente. Se fossero entrati, sarebbero precipitati in quel vuoto assoluto.

Chung: "M-ma che diavolo..."
Eve: "Qui dentro non c'è.....NULLA!"
Chung: "Non possiamo mica camminarci sopra....a meno che...."
Eve: "C-cos'hai da guardare?"
Chung: "Non puoi provare a svolazzare qui dentro?"
Eve: "Cosa? NO!"
Chung: "E allora che facciamo? Cosa suggerisci di fare?"
Eve: "I-io non lo so."

<< Riflettiamo. Perché dovrebbe esserci questo spazio vuoto? Come sono entrati Elsword e gli altri? Forse c'è un'altra entrata, o forse qualcuno ha creato questa cosa per impedirci di passare. O forse è tutta un'illusione. >>

Chung: "Io mi butto."
Eve:"Ma sei scemo?!"
Chung: "Forse, ma preferisco esserlo invece che restare tutta la vita qui davanti."
Eve: "A-allora aspetta, fa planare me lì sotto!"
Chung: "Se vuoi venire, vieni, ma io mi butto ugualmente. Spero di essere salvato da te se si rivela un abisso senza fine."

Chung si gettò in quell'abisso senza aggiungere altro. Eve lo guardò un po' preoccupata, poi si gettò anche lei, rallentando la caduta con il suo volo.
Chung atterrò su un pavimento, dopo qualche secondo di discesa. Sentì un po' di dolore ai piedi, ma non era nulla di grave. Eve arrivò subito dopo, atterrando leggiadramente accanto a lui.

Eve: "Stai bene?!"
Chung: "Nulla di rotto."
Eve: "Guarda sopra! C'è un muro sul soffitto! Ma allora da dove siamo venuti?"
Chung: "Suppongo che sia più saggio non farsi domande. Andiamo avanti."

22. Cripta.
(*Nota: Per la lettura del capitolo, è altamente consigliato l'ascolto del sottofondo che troverete leggendo. Si ringrazia Gio96b per la traduzione in latino.)

Chung ed Eve si ritrovarono in quella che sembrava essere un'immensa cappella religiosa. Si trovarono in un'enorme navata, con delle panche, ornamenti religiosi e un grosso altare. C'erano detriti, e un po' ovunque c'era segno di distruzione. Il luogo era illuminato da alcune torce accese che emettevano una luce fioca, contribuendo ad accrescere l'inquietudine che quel luogo emanava. Non c'era nessuno, né umani, né Vargo, né altri demoni.

Eve: "D-dove siamo?"
Chung: "Una chiesa, forse. O qualcosa di più, una cattedrale, o una cripta. C'è un'iscrizione qui, ma non riesco a leggerla."

Chung si avvicinò all'iscrizione in pietra, posta sotto l'immenso altare della navata.

Eve: "E' una lingua morta, ma sono in grado di leggerla. Vediamo..."

"In hoc sacro templo Ametistia iacet, deus mortis et aegritudinis. E caelo descendit cum fratibus suos, ut virum pravum et vitiosum condemnet, a suos ipsis sequacibus et veneratoribus occisus est. Suos spiritus in caelum rediit, suos corpus vacuum ibi dimittendo, in expectatione quod rĕvertor et punio humanitatem quod is prodidit"

Dopo averlo letto nella sua lingua originale, Eve tradusse:

"Giace in questo tempio sacro Ametista, il Dio della morte e della sofferenza. È disceso dal cielo con i suoi fratelli, per condannare gli uomini malvagi e peccaminosi, venne ucciso dai suoi stessi seguaci e adoratori. Il suo spirito fece ritorno al cielo, lasciando qui il suo corpo vuoto, nell'attesa di tornare e punire l'umanità che l'aveva tradito."

Chung: "Una cripta....anche se dubito che colui che giace qui dentro sia un vero Dio."
Eve:"Mette davvero i brividi.....dobbiamo addentrarci qui dentro?"
Chung: "Mi spiace, dobbiamo. Questo posto spaventerebbe chiunque, per questo dobbiamo trovare Elsword e tutti gli altri. Non oso immaginare come si sentano se non riescono più uscire da qui. Anch'io ho molta paura, ma dobbiamo fare quello che va fatto."
Eve: "Ehi.....non senti anche tu una strana melodia?"

www.infinitelooper.com/?v=R9Zhml23DqU&p=n

Chung: "Si......la sento benissimo. E' comparsa subito dopo che hai letto l'iscrizione."
Eve: "C-che cos'è?"
Chung: "Non mi piace per niente, stammi vicino e cammina con le armi pronte."

I due cominciarono ad esplorare quell'immensa zona, passando da ulteriori navate, a lunghi corridoi. Quel luogo era tetro, spaventoso, e deserto, ed era costantemente udibile quella melodia, come se fosse una maledizione. Nessuno fece la sua comparsa, nemmeno un nemico.
Finché, camminando in quel luogo quasi labirintico, non si imbatterono in un Vargo con le vesti di un mago, ma di colore rosso anziché viola. Indossava un grosso cappello ornato di pietre preziose, che copriva i suoi occhi. Il Vargo era seduto su una sede, una sedia da cerimonia religiosa, davanti a un grosso reliquiario, a testa bassa, come se stesse pregando.

Chung: "Ehi, tu."

Il Vargo non si mosse. Potevano pensare che fosse morto, se solo non continuasse a sussurrare a bassa voce quelle che sembravano delle preghiere.

Chung: "Ehi, sto parlando con te. Vargo! Coso! .....sembra che non mi senta."
Eve: "Sta pregando? Oppure sta recitando qualche magia?"

Chung si avvicinò lentamente alle spalle del Vargo, e provò a toccarlo sulla spalla.

Vargo misterioso: "Profani....come osate disturbare la sacralità di questo tempio?"
Chung: "Ah, scusa tanto. Non pensavo che i demoni professassero le religioni."
Vargo misterioso: "Io non professo nulla, io sono solo un.....sicario delle divinità. Il mio nome è Dyuter. Se non avete intenzione di unirvi in preghiera, andatevene subito, prima che la Morte si abbatta su di voi."
Chung: "Spiacente, ma non ho un buon rapporto con le divinità. Non sembri intenzionato a combattere come i tuoi colleghi, quindi che ne dici se ti chiediamo delle cose e dopo ci togliamo dai piedi?"
Dyuter: "Soddisferò le tue richieste, ma non posso assicurare la vostra incolumità dopo che l'avrò fatto."
Eve: "Hai intenzione di combatterci?"
Dyuter: "Io non sono un combattente, sono solo un sicario degli dei, come ho già detto. Sarà l'ira divina ad abbattersi su di voi, non la mia magia."

Quelle parole suonavano come quelle di un fanatico religioso, convinto di essere sempre sotto la protezione del suo Dio. Dava davvero i brividi.

Chung: "Che cos'è questo posto?"
Dyuter: "....vi trovate nella sacra Cripta del tempio di Peita. Davanti a voi riposano i resti di Ametista, il grande Dio della morte."
Chung: "Che cos'è questa melodia? Sei tu a provocarla? Da quando la mia amica ha tradotto un'iscrizione, continuiamo a sentirla."
Dyuter: "Capisco.....quindi siete stati voi. Non sono in grado di rispondervi."
Eve: "Parli tanto di sacralità, ma non siete stati voi demoni ad aver occupato questo tempio? Siete voi gli invasori. Dove sono tutti i tuoi simili, perché ci sei solo tu qui?"
Dyuter: "Sono tempi oscuri per il mondo. Noi Vargo facciamo solo quello che va fatto. Immagino che voi siate compagni degli umani venuti qui due giorni fa."
Chung: "Che cosa? Dove sono?!"
Dyuter: "Ah, sono qui. Davanti a voi."

Dyuter indicò il reliquiario davanti a lui.

Chung: "Ti credi divertente?"
Dyuter: "Tu devi essere Chung Seiker. Abbiamo sentito molto parlare di te, della tua provenienza da Hamel, della tua lotta contro il Re Nasod, della tua doppia personalità. E questa donzella deve essere Eve, una Nasod, figlia del famoso Re ucciso da Chung, ora divenuta Imperatrice dei Nasod.. Probabilmente vi sentite molto forti, ma.....cos'è la vostra potenza, di fronte a un Dio?"
Eve: "A-Ah!"

Eve si gettò a terra, con le mani sulla testa, come se fosse in preda a un grande dolore.

Chung: "Eve! Che cosa c'è?!"
Eve: "L-la mia testa!"
Chung: "Ehi, che stai facendo?! Smettila, maledetto Vargo!"
Dyuter: "Io non sto facendo niente. E' semplicemente Ametista, che purifica il cuore della ragazza. Strano che tu non abbia lo stesso effetto.....non sarai mica un demone anche tu, eh?"
Chung: "C-cosa?!"
Dyuter: "Vuoi sapere dove sono i tuoi amici? Ormai non sono più quelli che conoscevi. Sono ormai diventati servitori del grande Ametista."

Dyuter puntò con il suo bastone al cielo. Sopra di lui, comparvero la figura spettrale di Elsword, Rena, Aisha e Raven, con gli occhi spenti. Tutti emanavano una leggera aura oscura.
Chung strabuzzò gli occhi. Avvertì un profondo dolore nella sua testa, e cadde a terra. Non riusciva più a vedere nulla, percepiva solo una profonda sfocatura.

<< Mi sento strano, il mio corpo è pesante. E' un'allucinazione? O sono davvero loro? Mi gira la testa, cavolo.... >>
<< Non sarai mai una parte del Dio Ametista. Smettila di comportarti come una femminuccia e fai fuori quel Dyuter. >>
<< Sei di nuovo tu...pensavo di essermi liberato della tua voce, dopo Re Nasod. >>
<< Come vuoi. Diventa una zombie, non mi interessa. >>

Chung riuscì a tornare in se. Si scosse la testa, e cercò di recuperare la visibilità dei suoi occhi. Quando la sfocatura se ne andò, vide Eve, con gli occhi spenti, accanto a Dyuter. Era come se fosse in trance, come se qualcuno o qualcosa la stesse controllando.
Chung puntò le sue due pistole a Dyuter.

Dyuter: "Cosa? Sei riuscito a resistere all'influenza di Ametista?! M-ma chi sei, un Dio?!"
Chung: "Chi vuoi prendere in giro? Hai cercato di drogarmi, per caso? Libera subito Eve e i miei amici, prima che ti faccia diventare un colabrodo."
Dyuter: "N-non capisco...ma allora sei davvero un demone."
Chung: "Vuoi farmi forse innervosire? Lascia andare quella ragazza."
Dyuter: "Tch.....benissimo. Non volevo farlo, ma è il mio destino, dopotutto. Molto bene. Libererò coloro che definisci tuoi amici. Ad Ametista non servono certo creature deboli come loro."

Dyuter sussurrò delle parole al suo bastone. Improvvisamente Eve tornò normale, e corse impaurita dietro Chung. Le figure spettrali di Elsword e gli altri tornarono ad essere solide, e atterrarono al suolo, dietro Chung.

Raven: "Cosa?!"
Elsword: "Ma, che cosa è successo?"
Chung: "Vedo che siamo ragionevoli."
Rena: "Questa voce....sei tu, Chung?!"

Chung si girò e diede un fugace sguardo al resto dei suoi compagni, poi portò nuovamente la sua concentrazione su Dyuter.

Dyuter: "Ti credi vittorioso? Non mi hai mica costretto a liberare i tuoi amici. Sono solo dei deboli. Tu, invece, sei molto interessante. Diventerai il perfetto servo di Ametista. Unisciti a me, e diventerai uno strumento della grande divinità!"
Chung: "Non scherzare, io non sono lo strumento di nessuno."
Dyuter: "Mi dispiace, ma la mia non era una richiesta. Se non riesco a convincerti, allora vediamo che cosa ne pensa....Ametista IN PERSONA!"

Dyuter estrasse un coltello dalla sua veste. Chung si preparò a combatterlo, ma anziché gettarsi addosso a Chung, Dyuter si ferì da solo, piantando il coltello sul suo torace.

Chung: "Cosa?! Perché l'hai fatto?"

/////////

Di colpo quella melodia disturbante cessò immediatamente. Tutte le torce di spensero, ad eccezione di quelle che illuminavano il reliquiario

Aisha: "E-Elsword!"
Raven: "Non mi piace....non mi piace per niente."

Dyuter cadde a terra, morto. Il reliquiario cominciò ad emanare una luce viola. In pochi secondi, quella luce divenne un fuoco fatuo, che si posò sul corpo di Dyuter. Il corpo si alzò da terra e cominciò a lievitare in aria, circondato da quel fuoco fatuo viola.
Il corpo di Dyuter esplose in mille pezzi, bruciando tutte le sue parti. Dal centro della fiammella, nacque un nuovo essere.
Questa "cosa" non aveva il lato inferiore del corpo. Il centro del suo corpo era formato da un grosso vestito cerimoniale e una minacciosa maschera viola. Aveva due grandi mani artigliate, ed era avvolto da una fiamma viola. Sembrava un fantasma, in quanto tutto ciò che era visibile di lui era il suo abbigliamento. Non aveva un volto, non aveva braccia, non aveva niente di niente...
Quell'essere cominciò a parlare. Non si riusciva a capire da dove provenisse quella voce, che aveva sia un timbro maschile, sia un timbro femminile.

???: "Libero.....finalmente."
Chung: "Chi diavolo sei, tu?!"
???: "...io sono lo spirito del supremo Ametista. Potete chiamarmi....Amorfo. La mia trasformazione non è ancora completa in quanto non ho fatto altro che prendere possesso del corpo di un misero Vargo.....ma molto presto tornerò ad essere forte, e avrò la mia vendetta sull'umanità."
Chung: "N-non ci sperare!"
Amorfo: "Perché non sono riuscito a schiavizzarti? Sei davvero speciale, umano...devi essere un demone. Non c'è altra spiegazione."
Chung: "Basta con questa storia! Io sono un essere umano!"
Amorfo: "Questo è indubbio, ma un umano non riuscirebbe mai a sfuggire al mio controllo. Devi avere qualcosa in più......ti voglio. Lascia che la morte avvolga il tuo spirito, in modo che possa esaminarti."
Chung: "Dovrai prima farti calciare il sedere da noi!"

Amorfo cadde in una lunghissima risata.

Amorfo: "Volete combattere......un DIO? Ooooh, si, gli umani sono sempre stati dei pazzi....benissimo. Forza, mostratemi che cosa sapete fare."
Aisha: "E-ehi, ma quella cosa che hai sul tuo guanto destro..."
Amorfo: "Questo? E' un anello in grado di risucchiare l'energia magica dei viventi. Perché te ne interessi, sciocca ragazzina?"
Aisha: "Quello.....è il mio anello! L'anello che mi ha rubato i poteri!"
Chung: "Se ne usciremo vivi, potremmo dire che siamo anche più forti delle divinità. Diamoci dentro, ragazzi!"

chiudo
view post Posted: 9/2/2013, 23:16 Energia Oscura sul continente - News dal gioco
Energia oscura sul continente
Periodo dell'evento: 06.02.2013 – 13.02.2013
Titolo dell'evento: Energia oscura sul continente
1. L'energia oscura si diffonde
2. Tracce di un nuovo eroe
3. Salvatori della notte

Dettagli evento:
1. L'energia oscura si diffonde
Aran ha quattro quest in serbo per voi:

"Energia oscura": livello 10+
"CSI: Elios": livello 10+, tutti i Dungeon tranne Ruben, Henir, Portale Oscuro
I mostri che devono essere sconfitti per portare a termine tale quest appaiono solamente quando si accede al Dungeon almeno in tre.
"Ricerca intensa": livello 10+, tutti i Dungeon tranne Ruben, Henir, Portale Oscuro
"Nuovi eroi, vecchi eroi": livello 10+, tutti i Dungeon tranne Ruben, Henir, Portale Oscuro; solo per Rena
Andando da Aran, potrete scambiare le ricompense ottenute per le quest con degli item utili.

2. Tracce di un nuovo eroe
Se risulterete loggati al gioco per 30 minuti, otterrete per posta l'item "Messaggio su un nuovo eroe" (valido per personaggio).

Aran ha tre quest in serbo per voi:

"Messaggio su un nuovo eroe": livello 10+, tutti i Dungeon tranne Ruben, Henir, Portale Oscuro
"Indizi su un nuovo eroe": livello 10+, tutti i Dungeon tranne Ruben, Henir, Portale Oscuro
"Segno di un nuovo eroe": livello 10+, tutti i Dungeon tranne Ruben, Henir, Portale Oscuro
3. I salvatori della notte
Se risulterete loggati al gioco per 60 minuti (solo nei fine settimana), otterrete per posta l'item "Benedizione di Eldrasil". Quest'ultimo potrà essere utilizzato per il crafting presso Aran.

Durante l'evento tutte le Rena che hanno raggiunto il livello 15 ma che non hanno ancora affrontato il primo cambio di classe potranno accettare una quest speciale di Aran:
"Organizzazione elfica segreta": livello 15+, tutti i Dungeon tranne Ruben, Henir, Portale Oscuro; solo per Rena senza cambio di classe.
Come ricompensa riceverete l'item "Richiamo degli Occhi Notturni". Tenendo questo item nell'inventario, la vostra Rena diventerà automaticamente un'Arciera di Erendil non appena questo cambio di classe sarà disponibile.

Buon divertimento con il nuovo evento!
view post Posted: 24/12/2012, 20:51 Candidatura Moderatore - Candidature moderatore del forum
mandatemi le candidature via MP oppure postate sulla mia pagina FB
view post Posted: 24/12/2012, 20:50 Regolamento dello staff per assenze ingiustificate per più di 5 giorni - Regolamento del forum "elswordforeversezioneracconti"
Cari Staffini,saprete che come un forum con ancora un regolamento,una community workinprogress :D e io che mi devo creare uno staff che non sia composto da due persone voglio aggiungere un piccolo ramo.
Il piccolo ramo di regolamento è quello delle assenze ingiustificate per più di 5gg (apparte quando c'è qualcosa di grave)con 3 ammonizioni si viene bannati PERMANENTEMENTE,quindi fate attenzione
view post Posted: 9/12/2012, 15:18 L'ultimo ostacolo sulla via del più forte, Pt 1 - Racconti
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Premessa

In un tempo molto lontano un prode cavalire…


????: - Ehi ma che…? Prode cavaliere? Ma stiamo
scherzando? Sentite questa storia sa già di vecchio, lasciate fare a me, io la
racconto meglio
Autore: - ehi ma che come hai fatto a entrare? Ahio!
Basta! –
????: - E levati! Eh ehm, dunque, sono sicuro che voi già
mi consociate, ma per chi non mi conoscesse il mio nome è Elsword e questa che
sto per raccontarvi e una delle avventure più emozionanti che abbia mai vissuto…,
vediamo, uhm, da dove posso iniziare a raccont… ah, si lo so! Mettetevi comodi
perché e una storia molto lunga…

Capitolo 1:
l’allenamento

Un giorno come un altro a Ruben e ero da poco diventato
un Cavaliere magico e mi addestravo per testare le mie nuove e strabilianti
abilità. Ero in un campo di allenamento che io e Raven avevamo costruito precipitosamente
per allenarci quando avevamo un po’ di tempo a disposizione, dunque ero in
piedi in mezzo a decine di manichini imbottiti di paglia.
‪‪Il vento soffiava tra i miei capelli e li
scompigliava, così mi guardai intorno e iniziai a contare i manichini a voce
bassa - 1, 2, 3, 4,......19, 20 e 21, perfetto...- Impugnai la mia spada prima
conficcata nel terreno e poi con uno scatto iniziai a menar fendenti contro
tutti i manichini che uno alla volta cadevano a terra, ai miei piedi, divisi a
metà.
‪‪Io: - Quattro secondi, non male sto migliorando!- dissi
compiaciuto.
‪‪??????: - Mah, ti ho visto fare di meglio...- quella voce,
la conoscevo benissimo.
‪‪Io: - Aisha?-
‪‪Aisha: - E chi altro poteva essere?- disse Aisha
sorridendo.
‪‪Io: - Beh, un bandito, una creatura qualunque cosa direi-
‪‪Aisha: - beh, per tua fortuna non è niente di tutto questo
‪‪Io: - ha ha...certo... per mia fortuna – (un bandito
sarebbe stato meno pericoloso della mia ragazza)
‪‪Aisha: - cosa vorresti insinuare? -
‪‪Io: - niente, lascia perdere, piuttosto perchè sei qui?
‪Aisha: - non posso guardare il mio ragazzo che si allena? -
‪‪Io: - beh, di solito ci alleniamo insieme quindi… -
‪‪Aisha: - tu parli un po' troppo Elsword -
‪Aisha mi si avvicina e mi bacia, cavolo, che
ragazza… Ehm, cosa dicevo? Ah si, un boato di rocce che si frantumano ci
interrompe proprio sul più bello…

‪‪‪‪Capitolo 2: Una nuova conoscenza

‪‪Io: - ma che diavolo...? -
‪‪Un mostro di rocce alto 2 metri si creò da un un
cumulo di macerie proprio davanti a noi, le pietre che lo componevano sembravano
fluttuare una sopra l'altra, su un masso che sarebbe dovuto essere la sua testa
si illuminavano due occhi rosso fosforescente.
‪‪Io: - wow, è enorme – dissi guardando impressionato la
formazione del mostro.
‪‪Poi mi ripresi scuotendo la testa e gli dissi:
‪‪- senti, ehm... coso roccioso, non mi importa chi sei,
o meglio cosa sei o da dove vieni, ma la pagherai per aver rovinato questo
momento!-
‪‪così impugnai la mia spada e partii all' assalto del
tizio roccioso, io continuavo a colpirlo e lui cercava goffamente di
afferrarmi, ma era così lento che non riusciva nemmeno a toccarmi, colpo dopo colpo
il mostro subiva una serie di miei fendenti molto potenti, ma non sembrava sentire
nemmeno il solletico.
‪‪Io: - sei lento sassolino non riuscirai mai a colpirmi
continuando così! – gli dissi tentando di provocarlo.
‪‪?????: - e tu non riuscirai mai a ferire lui continuando
così... - ecco,
qui viene il bello ragazzi, il personaggio che sta per apparire adesso è
veramente un esserino odioso, potrà sembrarvi carino, persino divertente, ma io
lo trovo dannatamente fastidioso e il peggio è che non riesco a nemmeno a
colpirlo! ( questo purtroppo l’ho imparato a mie spese, capirete tutto dopo)
‪‪Così io e Aisha ci guardammo in torno cercando di
capire da dove venisse quella voce, quando ad un tratto un lupo molto grande
con un manto argentato e sfumature bianche saltò addosso alla creatura
rocciosa. Il lupo era avvolto da un aura fiammeggiante color celeste e sfumata
di viola e i suoi occhi erano color giallo splendente.
‪‪Aisha: - scusa ma tu chi diavolo sei? -
‪‪Lupo argentato: - il mio nome è Calisfer, sono un demone
fiammeggiante, questo non è il mio vero corpo, diciamo che l'ho "preso in
prestito"-
‪‪Aisha: - da quel che ho capito sei qui per aiutarci o
sbaglio? -
‪‪Calisfer: - esatto ragazza, ma non credo che questo Golem
aspetterà le nostre presentazioni -
‪‪Il golem ci attaccò proprio mentre stavamo
parlando però riuscimmo facilmente a schivare il colpo.
‪‪Io attaccai il golem provando a spaccargli la testa con la mia spada ma tutto
risultò inutile
Calisfer: - non è così che funziona ragazzo!
Quel coso è più duro del diamante! –
Aisha: - ma come? Non si era formato da semplici
rocce? -
Calisfer: - si ma la magia che lo tiene insieme è molto più
potente di quanto tu possa immaginare –
Mentre I due chiaccheravano allegramente io tenevo
occupato quella montagna mobile però avevo bisogno di una mano e così decisi di
chiamare I due chiaccheroni a rapporto
Io: - Ehi! Ho bisogno di una mano qui!
Calisfer: - L’unico modo per farlo fuori è congelarlo e
distrugger… -
Mentre parlavano il golem distolse l’attenzione da me
e la concentrò su Aisha e provo a schiacciarla ma lei lo evitò facilmente
Aisha: - congelarlo, capito! ragazzi ho bisogno che mi
prendiate un po' di tempo per concentrarmi, tenetelo occupato! -
‪‪‪Io: -come vuoi! –
Io e calisfer tentavamo di distrarre il golem da Aisha ma lui aveva un chiodo fisso
con lei e così dovevo inventarmi qualcosa per distrarlo e all’improvviso mi
venne un’idea dannatamente geniale: pensai a tutte le parolacce e gli insulti
che conoscevo e che avevo imparato da tutti i banditi che avevo pestato e ce mi
avevano imprecato contro e mi inventai persino degli insulti su sua madre ( il
dialogo non ve lo posso scrivere perché è decisamente troppo volgare (:
Alla fine il mio piano aveva funzionato alla perfezione e il golem distolse
l’attenzione da Aisha e sferro pugno verso di me nel tentativo di schiacciarmi ma mi scostai rapidamente poco prima di essere spiaccicato.
‪‪Calisfer: - quel coso sarà anche lento ragazzo, ma se ti tocca
sei morto! Comunque idea geniale quella di prendendertela con sua madre, sei forte ragazzo! -
‪‪Io: - grazie, ma per lui non sarà affatto facile
toccarmi! -
‪‪Così tornai di nuovo all' attacco dando
al golem mille mazzate mentre calisfer lo attaccava con fiammate blu colpendo
qualche volta anche me.
‪‪Aisha: - Sono pronta! Lo trasformerò in un bel ghiacciolo!
Spostatevi, presto! -

‪‪Io e Calisfer ci spostammo con un rapido balzo mentre Aisha lanciò un raggio congelante verso il
golem che lentamente si congelava ma sfortunatamente non abbastanza in fretta:
il mostro riuscì a far staccare dal suo corpo un masso che era indirizzato
a me e io come un babbeo lo fissavo ma Aisha riusci a spingermi più avanti ma
il masso la colpì ad una gamba. Lei tentava dolorante di rialzarsi e io corsi a soccorrerla.
‪Io: - come stai? tutto bene? -
Aisha – cosa credi?! quel masso gigante mi ha preso in
pieno una gamba! E... Ahia! Ah, credo di essermi rotta un piede – era
abbastanza seccata…
‪‪Io: - ce la fai a camminare? -
‪Aisha: - Ma che...?! Mi spieghi cosa ti passa per in quella
testolina?! Hai visto le dimensioni di quel masso? credi che riuscirò a
camminare dopo che mi è passato sopra il piede?! - Disse
sempre più seccata.
‪‪Io: - d’accordo ho capito ti porterò io in braccio fino
a casa e poi ci penserà Rena a curarti-
‪‪Calisfer: - mi spiace interrompere la vostra "amabile
litigata" ma dobbiamo ancora frantumare questo
ghiacciolo roccioso -
‪‪Io: - si si, ho capito, ci penso io -
‪‪Con un balzo tagliai in quattro parti il mostro che si sgretolò in un cumulo di sassolini congelati. Calisfer allora decise di liberare il lupo che aveva posseduto per combattere contro il
golem e assunse la sua forma originale ossia quella di una buffa fiammella
azzurra alta all’incirca 20 cm con due occhietti distanziati tra loro e una
bocca piccola e imbronciata.
‪‪Io: – quella è la tua forma originale?!? hahaha! sei veramente
il demone più ridicolo che abbia mai visto! ahahaha! -
‪‪Calisfer in risposta mi appiccò fuoco a una ciocca di
capelli e iniziai a correre come un forsennato con la testa in fiamme e la spensi
infilandola nel ghiccio che Aisha aveva creato per sconfiggere il Golem poi corsi
verso Calisfer, furioso, cercando di tirargli un pugno, ma non riuscì a
colpirlo e il mio pugno andò a finire contro una roccia componente del golem
che si frantumò, insieme alle mie nocche.
‪‪Io: - AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!
Porc*£$!!%&£($ç*!!!!!!! [font='&quot'] -[/font]
‪Calisfer: - Ahahaha! Te lo meriti! Non lo sai che i demoni fiammegganti sono
immateriali? È come fare a pugni con una fiamma -
Io: - N-non potevi dirmelo prima che m-mi rompessi una
mano! Idiota! -
‪‪Calisfer: sei tu ‪‪qui l'idiota Aar... ah, a proposito com' è che ti
chiami? -
‪‪Io: - il mio nome è Elsword! Non hai mai sentito parlare
di me? ahia! La mano, ah... -
‪‪Calisfer: - perchè qualcuno dovrebbe parlare di te, sei solo
un moccioso! -
‪‪Io: - Senti chi parla sei una fiammella
piccola e inutile -
‪Calisfer: - fiammella piccola inutile eh? Tu non hai la minima
idea di cosa abbia passato questa fiammella per trovarti! -
‪Io: - cercavi me? -
‪Calisfer: - Esatto idiota -
‪Aisha: - ehi! io sono ancora qui! Vorrei tornare a casa!
‪Io: - ah, già... d’accordo torniamo a casa -
‪‪Così presi in braccio Aisha e mi preparai a tornare a
Ruben.
‪Aisha: - Ehi Calisfer, che fai vieni con noi o cosa? -
‪‪Calisfer: - oh, davvero posso venire da voi?
‪‪Aisha: - certo, dopotutto ci hai aiutato, no? -
‪‪Io: - COOOSA?!? QUEL TIZIO VIENE DA NOI?! -
‪‪Aisha: - perchè hai qual' cosa in contrario? -
‪‪Io: - Certo che si! Quel coso mi ha appiccato fuoco! -
‪‪Calisfer: - Solo perchè mi hai provocato! -
Io:- già, comunque non ti farò entrare in casa mia!
Aisha: - avanti Elsword, lascialo venire dopotutto ci ha aiutati o sbaglio? –Io: - e va bene, PER ORA, puoi venire con noi… -

Cavolo, quella ragazza riesce sempre a convincermi non dovrei farmi manipolare
così. Comunque alla fine tornammo tutti e tre a casa, dove ci aspettavano
Raven, Eve e Rena.

Capitolo 3: La storia di
Calisfer


E così arrivati a casa, entrai tenendo Aisha in braccio.
Rena:
- Ehi, cosa avete fatto fuori fino a adesso eh piccioncini? –
Io: - combattuto contro una montagna che
cammina se proprio vuoi saperlo –
Raven:
- il pugile Primo Carrera? –
Io: - chi? No no io parlo di un vero e proprio Golem di rocce
Eve: - Golem di rocce? Che strano, ho letto che non esistono più…
Rena: - già io non ne ho mai incontrato uno in tutta la mia vita… -
Io:- beh che io sappia non sono pazzo e ho anche due testimoni –
Raven:- c’era qualcun altro oltre ad Aisha? –
Io:- Già, ecco qui il nostro nuovo “amico”… -
Calisfer:- Salve a tutti il mio nome è Calisfer! –
Raven:
- Wow, un demone fiammeggiante, anche questi non si vedevano da un po’ –
Eve Già, interessante, comunque, Elsword ti aspettavamo –
Io: - e per quale ragione? –
Eve: - abbiamo finito le provviste, devi andare a comprare altro cibo in città –
Io: - uff… beh comunque non ho tempo aisha si è rotta un piede e bisogna medicarla
Così misi Aisha nel suo letto, mi girai e… SLAPP!!! Eve mi aveva tirato l’ennesimo
schiaffo!
Eve: - Elsword abbiamo bisogno di provviste! Ora vai a prenderle! –
Eve mi lanciò un sacchetto pieno di monete in faccia e mi buttò fuori casa
insieme a Calisfer, Rena si affacciò alla finestra e mi disse sottovoce: - non
ti preoccupare Elsword ci penso io ad Aisha, vai ora! –
Così io, ancora con la mano di Eve stampata sulla faccia, e Calisfer ci incamminammo
verso il mercato di Ruben alla ricerca di cibo
Calisfer: -ragazzo devi sapere che la gente non è abituata a vedere fiamme azzurre
fluttuanti –
Io: - Nessun problema, Ci sposteremo sui tetti delle case –
Calisfer: - Cosa? –
Io: - Fidati, sono bravo ad arrampicarmi – e così iniziai ad arrampicarmi sul retro
di una casa, raggiunto il tetto ci incamminammo verso il mercato. Ad un certo
punto mi accorsi della bellissima e luminescente luna piena, mi stesi sul tetto
e restai lì ad ammirarla con Calisfe
Calisfer: -Wow, il vostro mondo non smette mai di stupirmi…
Io: - Già… Ehi Calisfer, prima hai detto che mi stavi cercando e quando stavamo
litigando hai accennato a un nome, Aar… Aarqualcosa, a chi ti riferivi? –
Calisfer: - beh vedi ragazzo, la mia è una storia complicatata: ero un demone guardiano e
il mio padrone era un ragazzo di nome Aaron, beh, vedi, Aaron era un tipo come
te, forte, coraggioso, non curante del pericolo e stupido quasi quanto te –
Io: - Ehi! –
Calisfer: - Comunque, Aaron era il mio padrone, il mio amico, aveva un compagno e a sua
volta amico con cui giocava sempre, Reyley, anche lui custode di un demone
fiammeggiante, un certo Krono, devi sapere che i demoni e i loro custodi
possono fondersi insieme, la fusione con un demone dà dei poteri fori dal
comune e una velocità e forza sovraumane, però questo è possibile solo per
mezzora, altrimenti la personalità e la mente del demone e del custode
svaniscono trasformando il custode in una vera e propria macchina da guerra
distruttrice, comunque un giorno Reyley e Aaron decisero di sfidarsi in un
combattimento entrambi fusi con i loro demoni sapevo fin dall’ inizio che non
era una buona idea… così ci sfidammo ma passata mezzora Krono non volle separarsi
da Reyley e alla fine Krono ebbe la meglio sul suo guardiano e la sua
personalità si salvò mentre quella di Reyley scomparve per sempre… Aaron, il
mio custode cercò di contrastarlo ma alla fine Krono lo uccise e divorò la sua
anima… da quel giorno Krono divenne un Cacciatore di Anime e continuò a cercare
persone forti contro cui confrontarsi per rubare le loro anime, quel Golem era
opera sua… io ero troppo debole e non potevo combatterlo, non avevo scelta,
così fui costretto a scappare…
Io: - Ma di cosa stai parlando?! Si ha sempre una scelta! Non dovevi essere
codardo! Dovevi salvare il tuo amico!
Calisfer: - Ragazzo so benr che ho sbagliato, ma ora sei tu la sua prossima preda! E sei anche
l’unico che può fermarlo, ma devi diventare molto più forte, dobbiamo farlo
insieme se vogliamo salvare questo mondo e tutti i tuoi amici!
Io: - D’accordo Calisfer insieme lo sconfiggeremo! Te lo Prometto!
Calisfer: - sapevo che eri quello giusto –
Io:- quello giusto? –
Calisfer: -si, quello che non si sarebbe arreso –
Guardai Calisfer per un po’, infondo
era buono, aveva avuto una vita dura, ma comunque andava avanti, dovevo
aiutarlo, per il suo bene, ma anche per il mio quello di Aisha, tutti i miei
amici e di tutto il nostro mondo…
Io: - D’accordo Calisfer torniamo a casa –
così ci incamminammo verso casa, appena entrati,
vidi Eve che mi aspettava davanti alla porta, allora ricordai: AVEVO
DIMENTICATO DI COMPRARE DEL CIBO!
Eve - Dov’è il cibo? –
Io- Ehm, credo di averlo dimenticato… -
SLAAAPP!!!
Un altro schiaffo più forte di prima mi colpì in piena faccia
Raven: - Che cosa?!? Oh avanti non è possibile! Che cosa hai fatto tutto questo
tempo?!
Io:- Non è colpa mia! Sapete che non potete fidarvi di me!
Aisha: - Cosa è successo? – disse dall’altra
stanza
Raven: - Stasera
non si cena Elsword ha dimenticato la spesa –
Aisha: - COOSAAA?!? –
Rena:- nessun problema la farò io domani mattina –
Grazie al cielo! Rena mi aveva appena salvato la faccia da un altro schiaffo di Eve o
almeno così credevo perché poco dopo Eve si girò e me lo tirò lo stesso. E alla fine andammo tutti a letto senza cena.

Capitolo 4: Il
pellegrinaggio

La mattina successiva mi svegliai sentendo un delizioso odore di uova fritte e
appena aprii gli occhi vidi il volto di Raven che fissava me. Calisfer che si
era addormentato in una boccia per i pesci, per non appiccare il fuoco a tutta
la casa e poi era andato in cucina a dare una mano a Rena con le uova.
Io:- Raven, è una cosa abbastanza inquietante svegliarsi con te davanti che mi osservi,
sai?
Raven:- beh, comunque volevo dirti che è pronta la colazione, Rena si è ricordata di
fare la spesa, a differenza di qualcun altro… ha preparato delle deliziose
uova, quindi, SVEGLIAAAA!!! –
Raven mi tirò giù dal letto con tanto di coperte e poi andò a mangiare, io invece
rimasi per un po’ sdraiato per terra in pigiama a stiracchiarmi poi andai a
fare colazione. Mi sedetti al tavolo e iniziai a mangiare.
Io:- Wow, queste uova speziate sono davvero ottime, non sapevo che potevi cucinare
anche le uova, pensavo che riuscissi a preparare solo insalate – le dissi
mentre m’ingozzavo.
Rena: - Grazie! In effetti, questa mattina ho comprato anche alcune ricette e le ho
imparate per voi e Calisfer mi ha aiutato a cucinare, le ha fritte lui le uova
– mi rispose sorridendo. In quel momento entrò Aisha con un piede ingessato,
poggiandosi su una stampella e sbadigliando, si sedette con noi a tavola.
Io: - non sei
una mattiniera, eh? –
Raven:- ti ricordo che anche tu dormivi qualche minuto fa – Alla fine entrò anche
Eve, ma a differenza di noi era già pronta per affrontare il giorno.
Eve: - che cosa abbiamo in programma oggi? –
Io:- Beh io e Calisfer avevamo in programma un allenamento speciale per diventare
molto più forti –
Raven:- e perché dovreste diventare più forti? –
Io:- Mah è una storia lunga ve la racconterà Calisfer – così Calisfer gli raccontò
la sua storia mentre mangiavamo. Finito il racconto…
Raven:- Diventare più forte? Uhm sembra interessante, potrei unirmi a voi
nell’allenamento? –
Io:- Sicuro! –
Calisfer:- Mah, si può fare –
Aisha: - Non è giusto! Anch’io voglio
diventare più forte!
Calisfer:- no con la gamba in quello stato non riusciresti ad allenarti –
Io:- Calisfer ha ragione fidati è meglio se resti qui –
Rena:- ehi senza di me non partite! -
Io:- a me sta bene ma gli zaini con la roba li porti tu-
Rena:- D’accordo! –
Eve:- allora io resterò qui a badare ad Aisha e alla casa -
Io:- Fiuuu, grazie al cielo! Ha ha ha… ha… ha…
Eve:-Hm? –
Io:- NO! Non volevo dire questo! Il mio sospiro era riguardo a… ehm, il fatto che
tu e la badante terrete d’occhio… dai tirami uno schiaffo e basta… -
SLAAP!!!
SLAAP!!! Questa volta erano addirittura 2!
Raven:- ehi Calisfer, mi domandavo, l’allenamento è speciale giusto? Quindi non
basteranno i soliti manichini di paglia, dove hai in mente di portarci? –
Calisfer:- vedi, tempo fa quando Aaron ed io eravamo ancora inesperti un Saggio si offri
di allenarci per renderci più forti, il suo nome era Mayne l’Anziano, è da lui
che intendo portarvi , ha un proprio tempio, tra le montagne in un luogo abbastanza lontano –
Così alla fine ci incamminammo verso il Tempio di Mayne e come promesso Rena portò
gli zaini di tutti come al solito aiutata da Raven.

Capitolo 5: Finalmente al
tempio!


Erano passati ormai 3 giorni da quando avevamo lasciato Ruben io ormai ero allo
stremo e del tempio neanche l’ombra.
Io:- ehi Calisfer, quanto manca? Io non ce la faccio più –
Calisfer:- E piantala di lamentarti, cosa dovrebbe dire quella povera ragazza qui
dietro? Sta portando persino i tuoi bagagli, e comunque ci siamo quasi,
anch’ora qualche ora di camminata e arriveremo -
Rena:- Meno male! –
All’improvviso Raven si fermò.
Rena:- che c’è Raven? Sei stanco? –
Raven:- no, …ho un brutto presentimento… forse non dovremmo attraversare il sentiero
per il tempio, ma fare il giro largo… -
Io - Che?! No non ci penso proprio io non allungo la strada! Sono già esausto
così! –
Alla fine continuammo per il sentiero fino a che… Due cumuli di rocce separati
rotolarono giù dalla montagna e ci bloccarono la strada. Quei cumuli di rocce
stranamente stavano lievitando e iniziarono a unirsi in due strani mostri
umanoidi allora ricordai: GOLEM! Stranamente un golem aveva gli occhi Rossi
mentre l’altro li aveva verdi… bizzarro… ad un certo punto il golem dagli occhi
rossi ci attaccò, ma venne bloccato dal golem dagli occhi verdi che gli spezzò
un braccio, e così i due golem iniziarono un’impetuosa battaglia, vedere quei
due mostri lottare era una cosa affascinante ma allo stesso tempo terrificante.
Io non intendevo starmene lì a far niente e infondo il combattimento con un
golem sarebbe stato un fantastico riscaldamento. Così brandii la mia spada
dallo zaino (che trasportava Rena) e iniziai a combattere anch’io i golem non
mi interessava quale volevo solo fare a pezzi qualcosa, e così iniziai ad
attaccare entrambi i golem approfittando della confusione. Stranamente uno
sembrava voler contrattaccare quello rosso, però veniva sempre bloccato
dall’altro. Allora mi girai verso quello verde per attaccarlo non c’era gusto a
combattere contro uno che non poteva contrattaccare.
Raven:- Aspetta Elsword! Credo che quello con gli occhi verdi voglia darci una mano!
Io:- Lo so ma voglio combattere contro quello rosso! Ma l’altro non me lo permette! –
Allora Rena poso giù gli zaini prese il suo arco e lancio una freccia congelante che
prese in piena testa il Golem con gli occhi rossi e glie la frantumò.
Io:- Come sapevi che bisognava congelarlo per distruggerlo?
Rena:- bisognava congelarlo? Beh, non lo sapevo, è stato un colpo di fortuna! –
In quel momento anche l’altro Golem si frantumò, senza motivo, e alzò un grande
polverone.
Io:- Ehm qualcuno ha capito che è successo? –
Appena la polvere si diradò una scalinata lunghissima ci si parò davanti, in cima a
essa c’era un grande tempio in stile antica Cina.


Capitolo 6: L’Anziano Mayne

Calisfer:- eccoci, il Tempio di Mayne… Mica male eh?
Io:- Eh? Scusa non ti stavo ascoltando ero impegnato a osservare la lunghissima e
interminabile scalinata che ci attende per raggiungere il tempio… -
Calisfer:- Hm, non l’avevo notata, beh, FORZA RAGAZZI MUOVIAMOCI! Dobbiamo fare in
fretta se vogliamo raggiungere il Maestro prima dell’alba! –
Iniziammo a percorrere la scalinata per il Tempio, io usai tutte le energie che ero
riuscito a risparmiare durante il viaggio e iniziai a correre su per le scale.
Corsi per diverse ore ma riuscii ad arrivare solo fino a metà strada e così mi
stesi sulle scale esausto poi guardai in basso per vedere a che punto erano
Raven e Rena ( Calisfer, siccome sapeva lievitare riusciva a mantenere il mio
passo e non si stancava mai) erano ancora a metà di tutta la strada che io
avevo fatto! Poi chiusi gli occhi e mi
addormentai… Mi svegliai all’incirca un paio d’ore dopo, in spalla a Raven che
mi trasportava.
Io:- Caaavolo, che bella dormita! Ehi, a che punto siamo? – dissi mentre mi
stiracchiavo.
Rena: -
Q-quasi arrivati… Ancora pochi g-gradini e ci siamo - Rena era praticamente
esausta, così io che ero ben riposato presi i bagagli di tutti e li portati
correndo come un fulmine fino in cima alla scalinata, lasciando Raven e Rena
indietro. La porta del tempio era davvero enorme. Posai i bagagli a terra e
andai a bussare al portone, poco tempo dopo un vecchietto molto basso che
indossava una lunga tunica rossa e bianca
Nonnetto:- che vuoi? –
Io:- Voglio che alleni me e i miei amici! –
Nonnetto:- Quali amici? Qui oltre a te vedo solo un dem… Calisfer? –
Calisfer:- Si Mayne sono proprio io!
Mayne:- Wow il tempo è stato gentile con te, non è vero? –
Calisfer:- Già, ma con te non abbastanza gentile, Sei un vecchio decrepito! Hahaha! –
Mayne:- non sei cambiato neanche nel carattere vedo… portami rispetto! Comunque non posso
allenarvi, sono già impegnato ad addestrare un allievo –
Calisfer:- Ti sei portato l’ennesima ragazza nel tempio vero? Sempre a provarci, eh
vecchia carcassa? –
Mayne:- beh, più o meno… Comunque non vi allenerò, tornate quando sarete due belle
ragazze e poi ne riparl… - in quel momento Rena e Raven terminarono la scalata
e Mayne si bloccò per un attimo poi si rivolse a Calisfer
Mayne:- Ehi Calisfer, chi è quella splendida ragazza laggiù? Potresti presentarmela?
Calisfer: - Perché dovrei? -
Mayne: - Sarò il tuo migliore amico ok? –
Calisfer:- Non credo proprio… -
Mayne:- Ti prego! Please! Por favor! Bitte! S’il vous plaît! – E allora Mayne fece
una faccia pietosa tipo… avete presente il gattino di Shrek? Ecco uguale, solo
che a differenza del gatto che sembrava tenero, il vecchio era ancora più
orribile e il mio amico Calisfer non mollava.
Calisfer:- Mayne, fai ancora quella faccia e ti appicco fuoco –
Mayne:- oh, avanti! Che cosa vuoi in cambio? –
Calisfer:- Allena me e il mio amico qui presente, ah sì, e anche gli altri due qui
dietro –
Mayne:- COSA?! Così tanti?! N-no! N-non posso farlo mi spiace! -
Calisfer:-Ah, beh allora ci porteremo via la nostra amica… - allora si avvicinò Rena
accompagnata da Raven.
Rena:- di che parlavate ragazzi? –
Io:- beh, a quanto pare non ci potremo allenare nel temp…
In quel momento io mi accorsi che Mayne si girò di colpo e guardò le… ehm…
innominabili di Rena poi di scatto disse:
Mayne:- FERMI! HO CAMBIATO IDEA! VI ALLENERO TUTTI! –
Io:- Ora si che si ragiona! E bravo vecchietto! –
Raven:- come mai ha cambiato idea così di colpo? –
Io:- Eh, amico mio, sono i misteri della vita… -
Alla fine seguimmo tutti Mayne nel tempio

Capitolo 7: Un nuovo
compagno/a


Il Tempio di Mayne era enorme c’erano moltissime stanze e al centro del dojo c’era
un campo da allenamento grandissimo con un’enorme quantità di armi e arene di
sopravvivenza differenti, in una di queste c’era una ragazzina bionda più o
meno della mia età che si allenava sparando a dei bersagli in movimento con
delle pistole. Quella ragazza aveva lunghi capelli biondi e occhi azzurri,
indossava una pesantissima armatura di metallo, tutta imbottita. Mi avvicinai e
le chiesi:
Io:- Ehi ciao! Tu sei l’allieva di Mayne vero? –
Ragazzina:- GRRR!!! NON SONO UNA RAGAZZAAAA!!!! PERCHE SBAGLIANO TUTTI?! -
Mayne:- Già, ci sono cascato anch’io… –
Ragazzo - MA COME E POSSIBILE?! NON CE N’E UNO CHE L’AZZECCA!–
Io:- Secondo me lo sembra per via dei capelli – dissi rivolto a Raven.
Raven:- Già, forse anche per il portamento… -
Io:- e che mi dici di quelle spille rosa? -
Ragazzo:- PIANTATELA!!! SECONDO VOI UNA RAGAZZA SAPREBBE FARE QUESTO?! –
Allora Chung sfoderò una pistola e in poche
frazioni di secondo tutti e venti i bersagli furono trapassati da almeno un
paio di proiettili.
Ragazzo:- Allora? Che ve ne pare? Pensate ancora che sia una ragazza? –
Io:- Sì –
Raven:- Sì -
Mayne:- Sì -
Calisfer:- Sì –
Chungci tirò un pugno molto forte in testa ciascuno, non colpì Calisfer perché è
immateriale.
Ragazzo violentoß(notare l’aggiunta del aggettivo…): - E
ADESSO?! –
Io:- No… –
Raven:- No… -
Mayne:- No… -
Calisfer:- No… -
Ragazzo violento: - Felice di aver chiarito.
Io sono Chung! -
Io:- Piacere, Elsword! –
Raven:- Raven… -
Calisfer:-Il mio nome è Calisfer!
Rena:- Rena!
Mayne:- a me già mi conosci… Forza entriamo si sta facendo buio, seguitemi vi
presento mia moglie e poi vi mostrerò le vostre rispettive stanze…-
Attraversammo il tempio fino alle cucine, erano pervase da un delizioso odore di spaghetti,
la cucina era piena di ogni sorta di spezie e grandi quantità di cibo, al
centro della cucina c’era un grade calderone che conteneva una zuppa di
spaghetti, dietro al calderone c’era una vecchietta vestita con un kimono
interamente bianco, alta poco più di un metro che ridacchiava a ogni
ingrediente che metteva nella zuppa.
Mayne:- Clara! Abbiamo nuovi ospiti! -
Clara: -Non ti sarai portato l’ennesima ragazza nel tempio vero? –
Mayne:- No, questa volta sono arrivati di loro spontanea volontà, ah si è c’è anche
Calisfer, te lo ricordi no?
Clara: -ah, il piccolo sfrontato? Si si me ne ricordo –
Io: - Certo certo, io sono Elsword
e loro sono Rena, Raven e Calisfer, quellà la dietro e Chung -
Chung:- TI HO DETTO CHE SONO UN MASCHIO! –
Io:- Comunque data la vostra mania di mettere gli antichi templi di addestramento
su per montagne e con scalinate di 80 km io e i miei compagni siamo esausti e
avremmo veramente bisogno di riposarci quindi se voi ci indicate i letti noi
andremo subito a dormire, grazie –
Mayne:- Bene seguitemi –
Seguimmo Mayne attraverso il tempio che ci condusse fino alle stanze da letto: ognuno
aveva la sua e potevamo addobbarla con qualunque cosa. Io corsi a prendere la
più grande.
Io:- MIA! Notte! –
Così mi chiusi dentro mi sdraiai sul letto e iniziai a dormire.
Calisfer:- è proprio incorreggibile… -
Così, alla fine ci addormentammo tutti nelle rispettive stanze.

Capitolo 8: La squadra al
completo


Mi svegliai verso mezzogiorno, andai a chiamare gli altri, ma non c’erano,
evidentemente si erano svegliati prima di me. Andai a cercarli, erano tutti
fuori, a parlare in gruppo con altre due nuove persone, sembravano due ragazze,
ma non potevo accertarmene visto che avevo sbagliato anche con Chung. Mi
avvicinai al gruppo,
Io:- Ehi buongiorno! Raven come mai non mi hai tirato giù dal letto oggi? -
Raven:- Veramente sarebbe buon pomeriggio e comunque, guarda qua chi ci è venuto a
trovare –
Io:- Venuto a trovare? Chi verrebbe in cima a questo tempio per venire a trov… -
Guardai meglio quelle due ragazze… Erano Aisha e Eve!
Oh No! E io che pensavo di essere sfuggito agli schiaffi di Eve!
Calisfer:- Come avete fatto ad arrivare fino a qui così in fretta? –
Aisha: - Teletrasporto! Il mio piede è
guarito e volevo allenarmi con voi ora che posso! –
Eve:- Dato che non avevo niente di meglio da fare l’ho seguita –
Io:- E chi bada a casa mia?! E all’Eldrit?!–
Aisha: - tranquillo Elsword, abbiamo pensato
a tutto noi, abbiamo chiamato una badante -
Rena:- Ora siamo di nuovo al completo! Non è magnifico? –
Io:- Haha… Già… Magnifico… -
Eve:- qualcosa in contrario? –
Io:- NO! NIENTE! ASSOLUTAMENTE NIENTE! –
Mayne:- d’accordo ragazzi, basta festeggiare è il momento di iniziare l’allenamento!
Oggi sarà più che altro un giorno di riposo, sceglieremo il tipo di
addestramento da seguire, vi consegnerò le armatura da addestramento e le armi,
Forza seguitemi nel tempio! –
Seguimmo tutti Mayne nel tempio, io mi portavo dietro Aisha che mi abbracciava in
continuazione.
Mayne:- D’accordo ora è il momento della valutazione! Cominciamo da te ragazzo con i
capelli rossi –
Io:- Il mio nome è Elsword! -
Mayne:- Come ti pare… uhm… da quel che vedo sei un Cavaliere Magico giusto? Lasciami
dire, è veramente una scelta stupida, il tuo talento con la spada è sprecato,
vediamo..., uhm, trovato! Ti addestrerò per diventare un Sheat Knight!-
Io:- Sheat Knight? E che cos’è? –
Mayne:
- Un esperto l combattimento a due spade naturalmente! Tieni ecco la tua
armatura da addestramento e le tue armi mettitele e poi va ad aspettarmi nel
campo di sopravvivenza n°12 –
L’armatura era una pesantissima corazza in metallo e le armi erano due spade in legno
ridicole, ma altrettanto pesanti, però io le misi lo stesso e poi andai nel
campo n°12 dove mi aspettava Chung
Io:- Perché dobbiamo portare queste armature? Cavolo sono pesantissime –
Chung:- Il maestro dice che alla fine dell’allenamento lo ringrazieremo per le
armature, non so cosa intenda, ma io mi ci sto abituando –
Poco dopo arrivarono Rena e Raven.
Calisfer:- che tipo di allenamento ha scelto per
voi?-
Raven:- Weapon Taker –
Rena:- Trapping Ranger –
Portavamo
tutti le stesse identiche armature in metallo. Sul campo d’addestramento c’era
il silenzio totale, il campo n°12 era pieno percorsi mortali, dalle asce
giganti, alle mura di fuoco e ai recinti con squali, c’era di tutto e di più. A
un certo punto entrarono nel campo anche Aisha ed Eve, seguite da Mayne.
Rena:- e voi che addestramento seguirete ragazze? –
Eve:- Code Electra –
Aisha: - Battle Magician -
Mayne:- D’accordo ragazzi, oggi come ho detto, avrete il giorno libero, però dovrete
indossare le armature sempre, giorno e notte anche mentre fate la doccia,
tranne le ragazze, voi potete togliervela quando volete e soprattutto sotto la
doccia! Voi altri invece no! Chiaro? –


Io:
- COSA?! –


Mayne:
- hai capito benissimo ragazzo, ci si toglie l’armatura fa tutta la scalinata
per il tempio 10 volte e se non la finisce entro 24 ore la rifà finche non la
completa, ora andate e riposatevi se volete, ne avrete bisogno –
Io, Calisfer e Raven andammo in giro per il tempio a visitare i percorsi di
sopravvivenza, Chung andò a mangiare in
cucina e le ragazze andarono a parlare tra di loro nella Sala Grande, che era
una stanza enorme nel tempio, piena di trofei del Maestro. Io e Raven ci
ritrovammo davanti all’arena da combattimento.
Io:- Ehi Raven, che ne dici, ti va una piccola sfida? –
Raven:- Eh? Che genere di sfida? –
Io:- Un combattimento no? Alla vecchia maniera spada contro spada, beh anche se
sono pesanti e fatte di legno, che ne pensi? –
Raven:- perché no… -
Entrammo nell’arena, era grandissima, c’erano tanti di quegli spalti, tutti vuoti e al
centro uno spiazzo di terra per il combattimento.
Raven:- Ma è grandissimo… -
Io:- Wow… Ok, basta perdere tempo! Fatti sotto! –
Raven:- Come desideri –
Raven mi attacco, io credevo di schivare facilmente il colpo, ma l’armatura era molto
più pesante di quanto immaginassi e Raven mi colpì in pieno petto facendomi
cadere all’indietro.
Raven:- che hai? –
Io:- Nah! Quest’armatura è dannatamente pesante! Ora però è il mio turno! –
Colsi Raven di sorpresa e lo colpì in testa con la spada, fortunatamente non ci
facevamo niente perché le spade erano in legno e le armature erano sì pesanti,
ma anche molto resistenti, continuammo a combattere fino a sera, ridendo e
scherzando tra di noi e prendendoci in giro l’un l’altro durante il
combattimento. Giunta notte ci stancammo e decidemmo di andare a dormire.
Io:- Ah! Sono stanco morto, andiamo a dormire! –
Raven:- Già, comunque è stato un bell’allenamento mi sono davvero divertito! –
Io:- Concordo! È da un po’ che non ci allenavamo insieme vero?
Raven:- Vero! Forza adesso torniamo nel tempio –
Così a fine giornata andammo tutti a letto…

Capitolo 9: il primo giorno
d’addestramento

Il mattino successivo fummo tutti svegliati alle 6 da un suono di tromba, tipo i
militari
Io:- Uh? Ancora 5 minuti Raven… -
Raven:- Io sono nella mia stanza fratello… - rispose lui sbadigliando.
Una voce si sentiva forte e chiara in tutte le stanze:
*TUTTI I RAGAZZI AL CAMPO DI ADDESTRAMENTO CENTRALE, IL N° 6, LE RAGAZZE POSSONO
TRANQUILLAMENTE RIPOSARE ANCORA, TUTTI GLI ALTRI FUORI DAL LETTO!!!* era
chiaramente Mayne…
Riuscivamo a parlare tra di noi perché ogni stanza aveva una sottospecie di finestra vuota
che collegava tutte le stanze tra loro.
Aisha: - Oh che gentiluomo questo Mayne! –
Chung:- Io direi piuttosto vecchio pervertito… -
Io:- ahahaha! Bella questa!-
Mayne:* VI HO SENTITO, ORA VI ASPETTA UN ALLENAMENTO 3 VOLTE PIU FATICOSO!*
Calisfer:- Ne è valsa la pena! –
Raven:- ben detto…-
Alla fine ci alzammo tutti dal letto, a fatica però, siccome eravamo costretti a
dormire con quella maledetta armatura di 2 tonnellate. Io e i miei amici ci
incamminammo verso il campo di addestramento N° 6, dove trovammo Mayne
Mayne:- L’allenamento di oggi sarà una caccia al tesoro, consisterà nel trovare una
mia ciabatta che ho inavvertitamente perso, giù per la scalinata del tempio,
chi la trova per primo avrà la cena, tutti gli altri si addestreranno nel campo
di addestramento N° 2 per tutta la notte sotto la mia supervisione –
Chung:- e le ragazze? –
Io:- Già non mi fido a lasciare la mia Aisha nelle mani di questo vecchietto –
Raven:- lo stesso vale per Rena, Calisfer stai con lui e sorveglialo –
Calisfer:- Agli ordini capo! Tieni quelle manacce lontane dalle ragazze vecchio o ti do
fuoco! –
Mayne:-Tranquilli anche le ragazze si alleneranno ma loro nei percorsi di
sopravvivenza, ora andate! -
Io e gli altri ci precipitammo giù per la scalinata alla ricerca della ciabatta
perduta. Io essendo più furbo (modestamente) presi la mia spada in legno e la
usai come “snowboard” pe affrontare la discesa molto più rapidamente ovviamente
arrivai primo ma della ciabatta del Maestro neanche l’ombra, io continuai
comunque a cercarla, poco dopo arrivarono anche gli altri due e si misero a
cercarla, passarono ore ma non si vedeva alcuna ciabatta, era ormai sera quando
ad un tratto un bigliettino scivolò giù per l’immensa scalinata. Lo raccolsi e
lo lessi ad alta voce “Ragazzi, ho ritrovato la ciabatta, ce l’avevo al piede,
potete tornare su. Mayne Ps: Calisfer mi ha aiutato a ideare questo scherzo,
PACE!”
Chung:- Quel dannato vecchietto psicopatico! –
Io:- Quando trovo quel demente di Calisfer giuro che lo spengo! –
Incominciammo a correre su per la scalinata stanchi, affamati, ma soprattutto furiosi!
Io:- Quando arriviamo in cima voi lo tenete e io lo pesto! –
Chung:- E poi buttiamo lui giù per la scalinata con quelle sue dannate ciabatte! –
Raven:- non posso credere che ci abbia fatto uno scherzo del genere! È proprio un
immaturo! –
Arrivammo in cima alla scalinata grazie all’energia che ci dava la collera, spalancai il
portone con un calcio, c’erano le ragazze che si allenavano nel campo
d’addestramento N°7, quello pieno di trappole letali.
Chung:- Dov’è quel vecchio balordo?! –
Eve:- Sul tetto del tempio, con Calisfer -
Io:- LO SAPEVO! –
Continuammo a correre verso il tempio attraversando tutte le trappole mortali delle aree di
sopravvivenza senza farci caso, poi ci arrampicammo sul tetto del tempio fino
in cima e li trovammo i due seduti su una poltrona a ridere.
Raven:- Questa ce la paghi! –
Io:- Siete nei guai fino al collo! –
Chung: - preparatevi a ricevere una bella batosta! –
Mayne:- Ehi, dopotutto è stato un ottimo allenamento, no? Comunque la prova è ancora
valida chi mi sconfigge e riesce a prendere la ciabatta ottiene la cena, gli
altri sgobbano… Forza, fatevi sotto! –
Io:- Con immenso piacere vecchio! –
Io gli andai incontro con un fendente di spada, ma lui lo schivò come se nulla
fosse e poi contrattacco con un pugno che io ero certo di schivare, ormai mi
ero abituato al peso dell’armatura e potevo muovermi come prima, il pugno mi
mancò e io gli dissi:
Io:- ha sei lento vecchio! Mi hai mancato! –
Mayne:- Ne sei sicuro? –
Al centro della mia corazza cera una crepa da rottura piuttosto grande, ma com’era
possibile? Non mi aveva nemmeno toccato! All’improvviso sentii il pugno che mi
aveva mancato colpirmi il petto, ma Mayne non si era mosso…
Io:- Gwaah! C-come diavolo hai fatto? Ahia… -
Mayne:- Il Taglio del Vento, una mossa talmente rapida e precisa che nemmeno si vede,
sorprendente eh? –
Io chiusi gli occhi, il dolore al petto era fortissimo, non riuscivo più a
reggerlo e svenni… Mi svegliai un’ora dopo, nel campo di sopravvivenza N° 1, il
più letale, attorno a me c’erano Raven e Chung, anche loro a terra. Poco dopo anche
Chung e Raven si svegliarono, io guardai la corazza era di nuovo intera. Mayne
era seduto su uno sgabello davanti a noi e mangiava tranquillamente un sandwich.
Mayne: -Avete perso tutti la sfida quindi vi allenerete tutta la notte e senza cena
sotto la mia supervisione e quella di Calisfer.
Chung:- Pensi di restare sveglio più a lungo di noi, ma fammi il piacere! Sei
vecchio! Non ci riuscirai! –
Mayne:- Ha! Voglio proprio vedere cosa può la tua giovinezza contro un caffè triplo!
Senza contare che siete anche esausti, ora iniziate a percorrere l’arena o vi
frusterò! –
Io:- Calisfer sei un maledetto traditore! –
Calisfer:- Scusa fratello, ma mi ha offerto delle caramelle gommose e sai che ne vado
pazzo! –
Io:- Ma io non lo sapevo! – dissi mentre facevo flessioni.
Calisfer:- beh ora lo sai, e se vuoi corrompermi devi darmene qualcuna –
Io e i miei due compagni di sventure continuammo ad allenarci per tutta la notte
schivando frecce e sciabole, saltando fossati e cerchi infuocati.

Capitolo 10: il peggio deve
ancora venire

La mattina Clara, la moglie di Mayne, ci condusse gentilmente in cucina per la colazione,
dove ci aspettavano le ragazze che mangiavano.
Rena:- Giorno ragazzi! Dormito bene? –
Chung:- Dormito? Che cosa significa “dormito”? -
Io:- Zzzzz…Zzzzz…Zzz* Uh? Eh? Che è successo? –
Rena:- Cosa gli è capitato? –
Aisha: - Non ne ho la minima idea, sono
esausti… -
Raven:- Mayne…ciabatta…scalinata… tanto sonno…-
Calisfer:- Naah, stanno bene –
Mi addormentai con la testa nel piatto pieno di minestra, ma non me ne importava
un bel niente volevo soltanto dormire…
Allora Eve mi prese per la maglia sotto l’armatura, mi tirò su dolcemente la testa e….
SLAAAP!!!! Mi mancavano proprio gli schiaffi di Eve! Nonostante lo schiaffo io
non aprii gli occhi, volevo assolutamente dormire e nessuno mi avrebbe fermato!
Eve:- È molto più grave di quanto pensassi… -
Mayne:- Miei cari allievi, ieri era solo il primo giorno di addestramento, vi
assicuro che i prossimi saranno molto peggiori –
Raven:- Oddio… -
Aisha: - Che?! –
Chung:- Nooo… -
Rena:- Uffa… -
Eve:- Hmp –
Calisfer:- ha ha haha! Sììììììì!!! –
Io:- Zzzz… Zzzz… No, mamma non voglio i biscotti per colazione… Ronf… -
Mayne:- Avanti! Tirate fuori l’ottimismo! Volete o no diventare forti? –
Raven:- Vorremmo anche dormire se possibile –
In quel momento un rumore di rocce che si frantumano ci aveva interrotto, tutti
sobbalzarono tranne me che dormivo ancora.
Clara: - I Golem sono alle porte! E sono a decine!-
Calisfer:- Krono deve averci trovati!
Mayne:- Oh ecco qua! Sarà il vostro prossimo allenamento! Chi sconfigge più Golem di
tutti vince un’intera giornata di riposo! –
Io:-Zzzz…* Eh? Riposo?! Fatevi da parte li faccio fuori tutti! –
Andammo a prendere le nostre armi e partimmo alla carica dei Golem, io ero una furia
disruttrice, volevo quella giornata libera! Non mi importa se non potevo
congelarli, li avrei ridotti in mille pezzi! Questa volta i Golem avevano tutti
gli occhi rossi, evidentemente quello con gli occhi verdi era stato mandato da
Mayne per proteggerci. Io spalancai la porta con un calcio e partii ad
assaltare i golem, erano poco più di una ventina, a me non importava un bel
niente saltai giù per la scalinata addosso al primo , lo presi per la testa e
lo scaraventai addosso ad un altro ed entrambi si frantumarono in mille pezzi,
poi mi lanciai addosso ad un altro mostro e gli conficcai la spada in testa, la
girai e gli spaccai il cranio, arrivarono anche gli altri miei amici, Raven attaccò
un golem con la sua sciabola, glie la conficcò nel petto, fino a trapassarlo,
poi, usando il suo braccio nasod sferrò un pugno potentissimo al golem che
venne scaraventato addosso ad un altro e si distrusse. Poi Rena scoccò 5 frecce
congelanti e ne beccò altrettanti golem. Poi Aisha lanciò una sfera di ghiaccio
enorme nel cielo, poco dopo una grandine gigante cadde giù dal cielo
distruggendo 4 golem,
Aisha: - quattro! -
Rena:- Ha! Io sono a cinque! –
Io:- tre! –
Raven:- due! –
Chung:- Uffa! Io a zero!
Lasciatemene qualcuno! –
Raven: - Ehi Eve,
che fai, non ti unisci al divertimento? –
Eve:- No, d'altronde ve la cavate benissimo da soli –
Raven:- come ti pare, ne restano ancora 8! –
Chung:- Non per molto! –
Chung impugnò le sue pistole e sparò in bocca a 5 golem facendogli esplodere la
faccia.
Chung:- che ve ne pare? –
Io presi la mia spada e la conficcai in testa ad un golem, poi piegandomi
all’indietro fino a fare un salto mortale lo scaraventai addosso ad un altro
distruggendoli entrambi, ormai ero alla pari con Rena
e Chung, e Restava un solo golem, che stava per essere fatto fuori da Raven, ma
io lo anticipai e colpii il golem con un pugno fortissimo e con un fendente lo
scaraventai involontariamente verso Rena, che distrusse il golem con una
freccia congelante! Avevo perso la sfida! In effetti, l’allenamento stava
funzionando, adesso eravamo diventati decisamente più forti! Però io avevo
perso comunque… Tornammo su per la scalinata, dove ci aspettava Mayne.
Mayne:- Complimenti Rena! La giornata libera è tutta tua, goditela fin che puoi! –
Rena:- Beh, veramente… io voglio lasciarla ad Elsword la mia giornata –
Aisha: - Che?! Ma ti sei bevuta il cervello?!-
Rena:- No, ma Elsword è quello che si è impegnato più di tutti e la merita lui –
Io:- Wow, grazie Rena! –
Mayne:- Bene, rispetto la tua decisione… Forza tutti gli altri, AL LAVORO! –
Io: - Cavolo,
non ti ringrazierò mai abbastanza amica mia! –
Rena:- Nah dimenticalo, anche tu mi hai aiutato quando ne avevo bisogno, ora va e
goditi la tua giornata libera! –
Cavolo, Rena è sempre stata gentile con me, in qualunque occasione, ero davvero
fortunato ad averla come amica. Promisi a me stesso che avrei ripagato quel suo
gesto così gentile. Alla fine andai a letto e dormii per tutto il giorno.
view post Posted: 9/12/2012, 15:00 L'ultimo ostacolo sulla via del più forte, Pt 1 - Racconti
Premessa

Elsword: - Ciao di nuovo ragazzi! Questa volta purtroppo non potrò raccontare la storia con Autore, l'ultima volta è caduto in depressione e l'unica cosa che riesce a raccontare sono i traumi del suo passato, quindi... beh spero vi divertiate!

Capitolo 1: L'avventura ricomincia

Dopo aver sconfitto Krono e appreso che mio padre è ancora in vita, io e i miei amici siamo rimasti in ospedale, sotto le cure della sbadata infermiera Lory e del malvagissimo Grail. Io e Raven eravamo ancora imbalsamati nel lettino d'ospedale, mentre Chung, Rena Aisha e Eve se la sono cavata con un paio di bende e qualche cerotto.
Io: - Senti un po' Grail, quant'è che avete ancora intenzione di tenerci sigillati qui? Io mi sento in perfetta forma ormai -
Grail: - Ormai le vostre ossa sono praticamente a posto, probabilmente potrete uscire oggi -
Raven: - Oh grazie al cielo! Un altro giorno e Lory mi avrebbe ucciso! -
Io: - Finalmente! Non vedo l'ora di uscire di qui e mangiarmi qualcosa di decente! Il cibo che ci date qui fa davvero schifo! -
Passarono un paio d'ore e a mezzogiorno ci lasciarono uscire dall'ospedale.
Io: - Grail, hai ma sentito parlare di un certo Taladon? -
Grail: - Taladon? Uhm... Ora che ci penso il nome mi è abbastanza familiare, probabilmente è fenuto da me a comprare rifornimenti... Dovreste domandare alla gente del villaggio, probabilmente loro ne sanno qualcosa in più -
Uscimmo dall'ospedale e andammo in piazza.
Eve: - Elsword, qual'è la nostra prossima destinazione? -
Io: - Prima di tutto andiamo a mangiare una pizza, poi pianificheremo le ricerche -
Chung: - Questo si che è parlare! Andiamo! -
Dopo aver pranzato ci incamminammo in città.
Io: - Secondo me è meglio dividerci e domandare agli abitanti. Quindi, Io e Calisfer domanderemo al quartiere Nord; Raven a Sud, Aisha e Rena a Est e Chung e Eve a Ovest, Domande? -
Tutti: - No -
Io: -Magnifico, iniziamo le interviste... -


Capitolo 2: Orientamento

1° Tentativo:
????: - Chi è? -
Calisfer: - Il lupo mangiafrutta... -
????: - Ora basta! Ne ho abbastanza dei vostri stupidi scherzi! Andate al diavolo Idioti! -
Il tipo ci sbattè la porta in faccia...
Io: - Certo che sei proprio un idiota lo sai! -
Calisfer: - Cosa voui?! Questa me l'ha messa su un piatto d'argento! -
Io: - E secondo te cosa avrebbe dovuto rispondere?! -
Calisfer: - Non so magari un: che cosa volete? -
Io: - Va beh, continuiamo a cercare... -
2° Tentativo:
Ci rispose una signora piuttosto anziana.
????: - Chi è là? -
Io: - Salve signora, scusi se la disturbo ma volevo sapere... -
????: - Oh ma guarda che bel giovanotto, ehi ragazzino, lo vuoi un bel biscotto? -
Io: - Veramente ho appena mangiato una pizza, comunque... -
La vecchietta mi ficcò in bocca un biscotto.
????: - Ne vuoi un altro? Aspetta qui vado a prepararne degli altri... -
Calisfer: -Squagliamocela prima che torni, è inutile trattare con questi vecchietti, ormai si sono rimbambiti per bene -
3° Tentativo:
???? - Cosa volete? -
Calisfer: - Visto? è così che si deve rispondere -
Io: - Scusi il disturbo, ma stavamo cercando di... -
????: - Cosa?! Oh no... Altri testimoni di Geova. Sentite io non vogli passare alla vostra stupida religione! Piantatela con queste idiozie o la prossima volta metterò delle trappole sulla porta di casa! -
Anche questo ci sbattè la porta in faccia.
Calisfer: - Cosa diavolo aveva contro i testimoni di Geova? -
..........
142° Tentativo:
Una graziosa donna con un bambino in braccio ci aprì la porta
????: Sì? Che cosa desiderate? -
Noi ormai eravamo esausti e con il fiatone, per via di tutte quelle corse di casa in casa.
Io: - ...Un attimo... -
????: - Calma, prendi fiato, inspira... espira, rilassati -
Io: - ... Senta, non stiamo facendo alcuna promozione ad aspirapolveri, non siamo testimoni di Geova e nemmeno spacciatori non vogliamo nemmeno venderle alcun disco di Hanna Montana o roba del genere... la prego, ci ascolti un attimo... -
???: - Ma certo, di che si tratta? -
Io: - Stavamo cercando di scoprire qualcosa su un tizio di nome Taladon, lei ne ha mai sentito parlare? -
????: - Taladon? Uhm... il nome mi è vagamente familiare... ma sì certo! Ora me ne ricordo, era un mercenario o qualcosa simile, ha aiutato parecchia gente qui in città, ha sempre soddisfatto tutti gli abitanti portando a termine i loro incarichi,e... ora che ci penso è da un bel po' che non si fa vedere da queste parti... viaggiava in compagnia di all'incirca altre... 6 o 7 persone... però ricordo che tra questi c'era Noel, sai no? L'ex mercenario, il cantastorie pacifista, lui vive ancora da queste parti, provate a chiedere a l... -
Abbracciai fortissimo quella donna.
Io: - Grazie! GRAZIE! -
Corsi in piazza insieme a Calisfer, dove ci aspettavano Raven e gli altri.
Rena: - Avete scoperto qualcosa? -
Chung: - Io e Eve ci siamo beccati un paio di monete a testa da uno che credeva stessimo elsmosinando -
Raven. - Io invece sono saltato in aria per colpa di uno psicopatico che ha piazzato mine sul portico di casa. Voi? -
Aisha: - Io e Rena non abbiamo scoperto molto, però ci siamo fermate a fare shopping! -
Io e Calisfer arrivammo finalmente in piazza.
Io: - Ragazzi! Ho delle notizie magnifiche! Ho trovato la prossima pista da seguire! -
Eve: - Sarebbe a dire? -
Calisfer: - Seguiteci! -

view post Posted: 9/12/2012, 10:33 STAFF - Riservata allo staff
Narutoo™ (Tolto WORKINPROGRESS)
view post Posted: 6/12/2012, 23:20 Scattered Dreams - Racconti
Prologo

Capitolo uno

Hope


Era una gelida notte invernale, la candida neve scendeva lentamente coprendo ogni cosa sul suo passaggio.
Coperta dalla neve c'era una piccola e modesta casetta, era interamente fatta di legno, in quella dimora a prima vista sembrava non potesse vivere nessuno, ma delle piccole voci coprivano quel gelido silenzio notturno.
???:<<h-ho freddo, ho p-paura f-fratellone.>>
Disse un piccolo ragazzino accovacciato per terra tutto tremante, era coperto da un lungo mantello che lasciava scorgere alcuni suoi capelli, erano di un biondo quasi luminoso, teneva forte una collana tra le piccole manine intirizzite dal freddo.
Era una splendida collana, bianca e sembrava quasi risplendesse di luce propria.
???:<<non c'è tempo per quello, Light devi essere forte, Io... Noi dobbiamo vendicarli...>>
Lo interruppe un ragazzo che sembrava poco più alto di lui, come Light aveva un lungo mantello che gli copriva il volto quasi interamente.
Nel petto scendeva una lunga collana, era diametralmente opposta a quella del giovane Light, Nera come la notte.
Light: <<m-Ma Kyugy... Lui... Io... Io l'ho visto... Era....>>
Dopo quelle parole il giovane rompe le sue parole con un piccolo pianto, seguito da piccoli tremiti, quando una ragazzina si gettò fra le sue braccia, aveva lunghi capelli scuri e occhi azzurri, veramente bella, indossava un abitino rosso con qualche taglio e molto malconcio.
???: <<non ti preoccupare, ora ci sono io, puoi fidarti della tua Konoka.>>
Fece un lungo sorriso per rassicurarlo mentre Kyugy che guardava fuori dalla finestra, si tolse il mantello e lo mise nelle spalle di Konoka.
Kyugy: <<...Prenderai freddo... Stupida...>>
Tolto il mantello si vide un giovane ragazzino, aveva i capelli scuri come la notte e occhi blu scuro, sembrava molto più maturo rispetto la sua età, forse perchè era stato costretto a maturare velocemente.
Konoka:<<tranquilli, io mi fido di voi... E poi... La speranza... La speranza è l'ultima a morire, no?>>
Prese entrambe le mani dei suoi fratelli e li tenne stretti a se, da questo punto cominciò la loro storia.

Capitolo due

Fear

Fuori dalla casa, uno strano individuo si aggirava furtivo, c'era il silenzio più totale, ma veniva interrotto dai suoi passi che scrosciavano sulla neve fresca.
???:<>

Era un giovane sui 22 anni, aveva capelli grigi e occhi tendenti al giallo, abbastanza magro e portava fra le braccia un grande fascio di legna e sull'avanbraccio aveva un sacchetto con poca roba che sembrava commestibile.
Arrivò vicino la porta e la apri.
???: <<il vostro Kai è QUIIIII!>>
Il povero Light visto quel improvviso cambio di scena, cominciò a piangere tremando ancora di più mentre Konoka lo teneva fra le braccia il più stretto possibile.
Kyugy: <<...Kai?...>>
Disse Kyugy, mentre la sua espressione era molto seria, sembrava essere infuriato.
Kai: <<si? dimmi.>>
Il ragazzo fece un sorrisone verso di lui, afferrandolo per la spalla, ma con uno scatto Kyugy gli diede un calcio sugli stinchi facendolo piegare, poi girandosi un calcio ben assestato dietro la gamba per farlo cadere osservandolo mentre cadeva e veniva coperto dalla legna che teneva.
Kyugy: <<quante volte ti devo ripetere di non entrare all'improvviso? Non mi importa se sei un amico di nostro padre... Se lo farai piangere ancora...>>
Tutto dolorante si rimise di nuovo in piedi e si pulì i pantaloni dalla polvere, dirigendosi verso il camino.
Kai: <<ahi... Tuo padre ti ha allenato veramente bene... ok mi dispiace, la prossima volta busserò.>>
Prese la legna che era caduta a terra e la poggiò sul camino, passando la mano su di essa misteriosamente si accese riscaldando tutta la stanza.
Kai: <<ecco fatto... Adesso è il momento di riposare...>>
Dopo aver acceso il fuoco prese uno straccio da terra e tirando fuori un panino dal sacchetto si distese sopra lo straccio, mordicchiando quel panino e chiudendo gli occhi per un attimo per poi dirigere lo sguardo fuori dalla finestra.
Pareva essere un po' malinconico, con chissà quanti pensieri che gli giravano per la mente, poi si girò nuovamente verso i ragazzi, sembravano molto contenti del cibo che stavano mangiando, prendendo un anello dalla tasca e osservandolo attentamente.
Kai: <<...Perchè è successo tutto ciò... Licht... rispondimi....>>
Disse sottovoce tra se e se, senza accorgersi che la ragazzina lo ascoltava.
Konoka: <<...Hai detto qualcosa?>>
Disse lei mentre teneva tra le mani un pezzo di pane che ogni tanto assaggiava, come se fosse un qualcosa di prelibato.
Kai: <<... Niente... Pensavo che è già un po' di tempo che siamo bloccati in questa situazione... E penso ch-...>>
Interrotto da un rumore di passi in lontanaza si fermò mentre dagli occhi sembrava impaurito, sul volto gli si poteva leggere chiaramente il terrore.
Kai: <<non c'è tempo... Lui... Fear... E' qui... Scappate... Veloci, io penserò a fermarlo, a sud di qui c'è una foresta... Attenti a non perdervi, vi raggiungerò appena possibile.>>
Mentre tremava, aprì la finestra e buttò letteralmente i ragazzi fuori, tirando l'anello che teneva stretto, fra le mani di Konoka.
Kai: <<non perderlo mai...>>
Dopo di ciò corse fuori molto velocemente raggiungendo un individuo incappucciato, il burnus era lungo e si avvolgeva intorno al corpo, mentre il lungo cappuccio rendeva impossibile da vederne il viso, due occhi rossi si facevano spazio nelle tenebre.
Fear:<<... Dove sono loro?...>>
Aveva una voce chiaramente femminile, ma sembrava quasi priva di emozioni.
Kai: <<e speri che te lo dica? Illusa, non sarò alla tua altezza, non ti lascerò passare facilmente.>>
Facendosi coraggio, sollevò la mano e dal palmo spuntò scoppiettante una fiamma, ma non era rossa, era blu, molto intensa e si lanciò verso Fear.
Poco dopo i ragazzi che correvano verso la foresta, videro grandi vampate blu e udirono forti rumori provenienti dalla direzione dove corse il 22enne
Light: <<n-no... A-anche Kai....>>
Kyugy lo interruppe immediatamente.
Kyugy:<< Tranquillo... anche se non sembra è molto forte... per ora dobbiamo solo fuggire...>>
Il ragazzo anche se sembrava fiducioso teneva la mano cosi stretta da farsi uscire sangue, mentre Konoka teneva strettissimo l'anello fra le dita.
Raggiunta la foresta, era tutto molto nebbioso e cupo, sembrava quasi una foresta stregata, abitata da chissà quali spiriti maligni.
Konoka: <<facciamo attenzione a non perderci!>>
Anche se la ragazzina disse quello, dopo pochi passi un dirupo li fece cadere separandoli, fortuna vuole che la neve attuti la caduta dei tre fratelli, ma ormai erano totalmente separati e indifesi in quella cupa foresta.

Capitolo tre
Tragedy

Nella foresta cominciava a passare il tempo, i fratelli non poterono chiamarsi a voce alta, per paura di far avvicinare quella misteriosa figura.
Light si trovò solo improvvisamente, anche se con qualche incertezza, cominciò ad avanzare nella foresta, tutto era lugubre e minaccioso, gli alberi sembravano stregati, quasi... Vivi.
Facendosi coraggio corse più velocemente che potè alla disperata ricerca dei suoi fratelli, ma di loro nessuna traccia, quando ad un tratto forti luci percorsero una scia di fronte al ragazzo.
All'inizio era intimorito, ma decise di scoprire da cosa erano causati, voleva fermamente diventare più simile al fratello, che per lui era un saldo punto di riferimento, nascosto dietro un albero vide dei lupi molto feroci che venivano colpiti da scie di luce, alcune erano verdi, altre gialle, altre ancora rosse e infine blu.
Guardando più da vicino sembravano lunghe e luminose frecce, i lupi vennero annichiliti uno dopo l'altro.
(Light:<<... Cosa?... Ma chi è che lancia quelle frecce?... Meglio allontanarsi, potrebbe essere pericoloso...>>)
Girandosi prontamente cercò di allontanarsi da quella situazione, ma fra le frasche si facevano spazio degli occhi minacciosi che brillavano nella notte, erano gialli e sembravano feroci e pronti ad assaltare il ragazzo in pochi secondi, specialmente dopo che quell'arciere stava uccidendo circa metà del branco.
Light:<<a-AIUTO!>>
Si tappò immeditamente la bocca, ma ormai era tardi l'arciere cominciò correndo a farsi largo nella foresta per raggiungere la voce, mentre il ragazzo cercava di difendersi con un ramo raccolto da terra, vide alla sua sinistra una ragazza che prendeva la mira verso di lui, scoccò la freccia e mentre si dirigeva verso di lui Light chiuse gli occhi più forti che poteva, ma passandolo colpì un lupo che stava cercando di morderlo.
Quando riaprì gli occhi vide una schiera di lupi morti tutti intorno a lui, girò il viso immediatamente verso quella ragazza, aveva un vestito molto elegante, bianco con piccole sfumature di giallo, sulle spalle teneva una faretra ricolma di frecce e i capelli giallo oro che le scendevano lungo il viso, con una piccola rosa incastonata, gli occhi erano di un blu brillante, quasi malinconico.
???:<<sei ferito?...>>
Disse la ragazza con un fare preoccupato, mentre lo osservava in lungo e in largo per scorgere qualche ferita.
Light: <<n-No... Grazie... Se non fosse stato per lei io...>>
Disse il ragazzino parecchio preoccupato, teneva stretto il ramo che lo protesse per qualche attimo da quei lupi famelici.
???: <<niente lei per te, io mi chiamo Emily... Chiamami Emy se vuoi... Il tuo nome invece?>>
Dopo aver detto quello la ragazza fece un sorriso quasi rassicurante, aveva capito che quel ragazzo era molto impaurito, chi non lo sarebbe stato in questa situazione?
Light: <<mi chiamo Light... As-aspetta non è il momento delle presentazioni... Ho perso i miei fratelli... Dobbiamo scappare, si sta avvicinando...>>
Strattonò la ragazza per la manica correndo per cercare un riparo, dove trovò una caverna, era umida e gocciolante, l'umidità sembrava penetrare dentro la pelle però il ragazzo non le lasciò il tempo di pensare, ed entrò dentro tirandola per la manica.
Emily: <<ma cosa?... Ma cosa sta succedendo? E poi le caverne sono umide e sporche, il mio vestito si macchiera tutto... Dovrai pagarmi la lavanderia...>>
Disse la ragazza quasi infuriata, aspettando le risposte dal ragazzo.
Light: <<s-scusa, la persona che ha ucciso i miei genitori... lei ci sta cercando, per questo dobbiamo nasconderci... Però... Però i miei fratelli sono in pericolo...>>
Dopo quelle parole, si tolse il mantello e lo mise per terra vicino le gambe della ragazza.
Light: <<puoi sederti qui...>>
Dopo averlo sistemato si sedette di fronte a lei, con le gambe che gli coprivano il viso, mentre qualche lacrima scendeva lungo il volto
(Light: <<...Konoka... Kyugy.... Kai....>>)
Sembrava sempre più triste e demoralizzato, con il passare del tempo il buio cominciò a farsi pesante quindi asciugandosi le lacrime alzò un dito da cui uscì una tenue luce, era calda, sembrava quasi avvolgere in un abbraccio il corpo di Emily, poco dopo si addormentò per la stanchezza, mentre la flebile luce ancora risplendeva riscaldando quella caverna mentre Emily lo osservava senza proferir parola, per non disturbare il suo sonno.
In quello stesso momento Konoka correva nella foresta, quando inciampo' su un ramo, strappando il mantello che gli aveva dato il fratello, poco dopo ricominciò a correre freneticamente per trovare un riparo, quando... si trovò fuori dalla foresta, cadendo per terra stremata.
Al suo risveglio si trovava sopra un letto, era molto comodo e caldo, osservando meglio il luogo dove si trovava, sembrava l'interno di una tenda da campeggio, quando provò ad alzarsi vide una ragazza che la osservava timidamente.
Aveva lunghi capelli neri corvini, molto giovane, occhi verdi e un lungo camice bianco, era pieno di macchie e un piccolo distintivo spuntava dall'apertura, leggendolo c'era scritto "AiP" e uno strano simbolo che sembrava un serpente.
???: <<stai bene? Non sei ferita, vero? Ti ho trovata mentre cercavo materiali per le mie ricerche...>>
La ragazza prese la mano di Konoka che sembrava ferita, ponendo un erba medica per alleviarle il dolore.
Konoka: <<i-Io si... ma i miei fratelli... S-sono nella f-foresta... D-dobbiamo salvarli... Sono in pericolo... Io...>>
La ragazza la fermò con le mani cercando di calmarla.
???: <<il mio Master sarà qui a momenti... Calma, partiremo quando arriverà...>>
Konoka: <<n-no... Io... Io devo andare... Non posso perdere anche loro!>>
La misteriosa ragazza la colpì al collo e la fece svenire, osservandola mentre cadeva inerme sul letto.
???: <<dormi un po'... E' un miracolo se sei sopravvissuta...>>
Lontano da loro, Kyugy correva veloce, quando gli si parò davanti una figura scura... era spaventosa e gli occhi rossi emanavano un aria triste, ma allo stesso tempo incutevano terrore.
???:<< ...Grazie per la scia di sangue... Non ti avrei mai trovato se non l'avessi vista.>>
Era Fear, non aveva neanche un graffio dopo lo scontro con Kai, almeno questo si evinceva dal suo indumento, non sembrava aver riportato ferite.
Kyugy: <<mi dispiace... Non potevo farti avere i miei fratelli, dovrebbero essere già al sicuro...>>
Disse il ragazzo, indietreggiando lentamente, scrutando la donna misteriosa.
Fear: <<...Poco male... C'è ancora tempo per loro... Adesso... Io...>>
Alzò un braccio lo portò velocemente sulla fronte di Kyugy, scaturirono enormi fulmini neri... Da li... Un urlo di dolore che echeggiò propagandosi per la foresta.

Capitolo Quattro
Black Dream


Gli eventi sembravano aver subito una svolta imprevista, Kyugy si trovava privo di sensi, inerme e incapace di muovere un singolo muscolo perso nei suoi pensieri...
Kyugy: <<...Dove sono?... Dove mi trovo?... Ah vero.... Penso di essere morto...Spero di essere riuscito almeno a salvare loro...>>
Si trovava a galleggiare inerme in un mare di oscurità, sembrava volessero trascinarlo in fondo...
???:<< ...L'unica limitazione che hai è la tua mente...>>
Quella voce ruppe il silenzio di quel luogo, era femminile, molto fioca e distante, ma sembrava parlare direttamente nel cuore di Kyugy.
???: <<...Non guardare l'insieme... guarda le cose da un altra prospettiva, ho fiducia in te, come i tuoi genitori ne avevano in te... non cedere all'oscurità, non devi aver paura, lo sò che hai il terrore di esserne sopraffatto ma tu sei diverso... come tuo fratello... non sei un demone completo, sei un demone a metà, ma hai l'arma più forte di entrambe le razze... Il cuore da umano e il corpo di un demone, il tuo cuore è in grado di controllare le tenebre più nere, imbrigliala, dominala, contienila e usala, è la tua forza... e la tua debolezza... ricordalo...>>
La voce sembrava essere sempre più vicina, era calda e sembrava donasse un po' di fiducia al ragazzo, quando ad un tratto comparve sopra di lui, era una bellissima donna, aveva i capelli argentei e lunghe ali nere sulla schiena, un lungo vestito nero con una gonna molto larga e occhi rossi che sembravano doverti scrutare dentro.

Si trovava al di sopra dell'oscurità che cercava di avvolgerlo e trascinarlo negli abissi, in una esistenza che pendeva tra la vita... e la morte.
???: <<...Ti donerò parte dei miei poteri per il momento, ma se sarai incerto ti distruggerà... Ti senti pronto?...>>
Ascoltate quelle parole, Kyugy, chiuse gli occhi pensando attentamente a quelle parole, dopo qualche istante, improvvisamente, li riaprì, ma non erano dello stesso colore di prima, erano diventati di un rosso intenso... un rosso scarlatto... un rosso... magico.
Era determinato come non mai, voleva fare molto, tutto quello che non era riuscito a fare prima, poco dopo sfoggiò un sorriso sicuro di sè.
Kyugy: <<mi sembrava avessi detto di fidarti di me, quindi fallo, oscurità così posso sopportarla e lo farò!>>
Il ragazzo sfoggiava una determinazione senza pari, tant'è vero che l'oscurità sottostante cominciava a mollare la presa su di lui, ma ancora non era sufficente, per sfuggire all'oscurità non serve solo un cuore forte, ma un corpo che sappia contenerla.
???: <<...Come desideri...>>
La ragazza cominciò a sbattere forte le ali, così forte da far staccare alcune piume dalle ali, che si poggiarono sul colpo semibloccato del ragazzo, ma non si fermarono, entrarono dentro il suo corpo, sembravano quasi immateriali, ma in qualche modo si sentiva diverso.
Kyugy: <<com'è che ti chiami?... Voglio ritrovarti una volta uscito da qui!...>>
Il ragazzo cominciò ad accusare del dolore lancinante in ogni parte del suo corpo, una persona normale non avrebbe resistito neanche mezzo secondo, ma la sua natura di mezzodemone gli permetteva di non soccombere a quel dolore atroce.
Night:<<... Night... Attento la vera oscurità.... Devi.... Astral... -gati..>>
La ragazza sparì poco dopo aver detto quelle parole confuse... probabilmente aveva esaurito i poteri e non potè mantenere il contatto oltre lasciando una sensazione di vuoto.
Dopo quel dolore lancinante l'oscurità lo rilasciò completamente permettendogli di alzare, ma il dolore lo aveva sfinito, a malapena poteva reggersi in piedi, cosi cominciò a camminare, lentamente, per cercare un modo per uscire da quel luogo...quando ad un tratto degli occhi blu si scorsero in lontananza, sembrava proprio suo fratello, ma al momento stesso sembrava strano... era veramente lui?
(Kyugy: <<p-Può essere Light?! Ma che ci fà qui... lo devo far uscire subito.>>)
Kyugy: <<light... Che ci fai qui?! Devi fuggire, è pericoloso!>>
Il fratello cominciò a ridere fragorosamente circondato da un aura di oscurità, che fosse posseduto da qualche spirito maligno?...
Light?: <<ciao fratellone ahahahaha... Sei patetico, puoi sforzarti, ma non riuscirai mai a difendere nessuno, come non hai protetto Kai ahaha, non sei capace di proteggere te e vorresti proteggerci tutti?! Mi fai vomitare Feccia!>>
Kyugy restò paralizzato a quelle parole, fecero più male del dolore che aveva provato qualche attimo prima.
Light si avvicinò velocemente e lo prese per i capelli cominciando a picchiarlo.
Kyugy:<< F-F-Fermo... coff...coff>>
(Kyugy: <<ma cosa succede.... perchè mi fà questo... n-non riesco a muovermi... io volevo, volevo solamente proteggerlo.>>
Cominciò a strangolarlo con le dita senza lasciarlo respirare, gli occhi cominciavano a perdere lucentezza, quel rosso intenso e focoso di prima stava quasi per sparire.
Light?: <<feccia! Non meriti di vivere... credevi che il semplice portarci sul dirupo per dividerci e attirare Fear con il sangue ti faccia un eroe ai NOSTRI OCCHI?! TI ODIO, NON PUOI PROTEGGERE NESSUNO, TU DEVI MORIRE, LO MERITI!!!>>
Detto quello una spada spuntò dal mare di oscurità e infilzò subito Kyugy, trapassandolo completamente...un urlo di dolore echeggiò in quel luogo maledetto lasciando un silenzio quasi innaturale.
Kyugy con le ultime forze, avanzò conficcando la lama ancora più in profondità, fino ad abbracciarlo.
Kyugy:<<f-Finalmente ho capito, s-scusami, t-tenevo dentro di me questi sentimenti, g-giorno dopo giorno, m-mi dispiace, tu... tu sei me... sei il dolore che mi sono sempre tenuto dentro... mi dispiace.>>
(Kyugy: <<perdonami.....>>)
Appena sentì quello il fratello si lasciò sfuggire qualche lacrima...
Light?: <<ti ci è voluto cosi tanto tempo per capirlo?... Eh?... Hai superato la prova che ti ha imposto il tuo potere... Ora sono tuo... Usami come meglio credi...>>
Quella figura svanì lasciando una piccola sfera oscura, ma con all'interno una luce che lo faceva risplendere entrando dentro il corpo di Kyugy, mentre la spada svaniva lentamente, la ferita provocata si era totalmente rimarginata, sentiva un nuovo potere dentro di se, spostò la mano di lato a lui e si aprì un portale da cui uscì una bellissima spada, era nera, a tratti viola ed emanava un potere inimmaginabile... Era il suo nuovo potere... Un potere che gli avrebbe permesso di non perdere più nessuno caro a lui... Mai più.

Capitolo Cinque
A new future

Svegliatosi, Kyugy, si trovò nel mezzo di una città enorme, tutti andavano di fretta, passavano di li enormi mostri che seguivano fedelmente i loro padroni e individui con abiti strani e molto colorati.
Il cielo era quasi oscurato e strani veicoli si facevano strada fra i palazzi, il ragazzo si trovò letteralmente spaesato, quando nella sua mano notò ancora la spada che aveva sognato... la spada che rappresentava la sua debolezza e la sua forza.
Un giovane ragazzo si faceva strada fra le persone e si precipitò vicino a Kyugy, che era ancora un po' intontito, era un ragazzo abbastanza giovane con lunghe orecchie a punta e strani abiti, sembrava quasi un mago.

???: <<stai bene?... Tu sei diverso vero?... Seguimi...>>
Prendendolo per mano corse e lo portò davanti un grande palazzo, c'era un grosso via vai di persone che entravano ed uscivano, erano tutte strane, dopo un attimo di titubanza, lo portò dentro.
Dentro sembrava ancora più grande che all'esterno, c'era un grande tabellone con dei fogli attaccati, a prima vista sembravano degli incarichi e delle taglie, l'intero palazzo contava otto piani dopo aver visto le finestre da fuori.
Il ragazzo dalle orecchie a punta si mise su un tavolo, facendo sedere Kyugy.
???:<<sei stato fortunato che ti abbia trovato io... Se ti avessero trovato i Black Dream... Non oso neanche pensarci, cercano sempre ragazzi con la tua energia>>

Vennerò interrotti bruscamente da una giovane ragazza che fece rumore battendo la mano, bruscamente, sul tavolo.
Era molto giovane e bella, i capelli rossi le scendevano lungo le spalle, con freddi occhi celesti e un vestitino rosso con una giacca nera, sulle gambe teneva due foderine di pistole.
???:<<rei! Sempre a far festa con i tuoi amici! Che ne dici di cercare un compagno per cominciare ad accettare il nostro primo incarico?!>>
Urlò bruscamente la ragazza, mentre su Rei compariva una espressione molto titubante.
Rei: <<e-Ecco... Karen ho trovato questo ragazzo... Sarebbe potuto essere rapito dai Black Dream... E' un ragazzo con quella energia...>>
Improvvisamente il Kyugy si alzò e si diresse verso la porta per andarsene, quando venne fermato dalla ragazza che aveva sognato poco prima.
Night:<<...Kyugy... Tu non puoi andare... Se sei preoccupato per i tuoi fratelli... li ho messi in salvo io... tu devi restare qui...>>
Improvvisamente tutta la gente intorno si girò a guardare i due e si sentì un brusio molto forte di sottofondo, come se fossero stupiti della presenza di Night
Kyugy: <<sei quella ragazza... Se i miei fratelli stanno bene, sarei solo un peso in un momento come questo...>>
Il ragazzo abbassò un po' lo sguardo per poi rialzarlo, erano spuntati ancora una volta quegli occhi rossi.
Kyugy: <<allenami... Io devo... Io voglio essere più forte... Voglio proteggere la mia famiglia... Non voglio perdere anche loro>>
La ragazza lo osservò un attimo e si fece seguire mentre la folla si andava scansando, man mano che camminavano, fino ad arrivare ad una strana stanza.
Una volta entrati, si osservò intorno, era una stanza con strani simboli dappertutto e non si riusciva a vedere il soffitto.
Night:<<... Vediamo di cosa sei capace...>>
Senza farselo ripetere due volte, Kyugy, portò una mano di lato a lui, estraendo la spada da una fenditura nel vuoto, dove in pochi istanti scomparve per riapparire sotto di lei, pronto a colpirla.
Night:<<...Debole... troppo debole...>>
Portando una mano davanti, bloccò la spada e con un calcio lo fece sbattere contro il muro molto violentemente.
(Kyugy:<<e' fortissima... o la và... o la spacca...>>)
Lanciò la spada che si diresse verso l'alto e portando le mani davanti a se lanciò piccole sfere oscure, all'interno erano violacee e davano una sensazione di terrore, tant'è che Kyugy a malapena riusciva a muoversi
Night:<<...>>
I freddi occhi di Night scrutavano Kyugy senza lasciar tralasciarsi nulla di lui, non si riusciva a capire che passasse, ma quando la sfera era nelle prossimità della ragazza, rispedita al mittente.
Stranamente venne assorbita dalla spada che cominciò ad emettere strane scosse violacee, per poi menare un fendente che si protrasse verso di lei, era velocissimo, ma a Night bastò una mano per dileguarla.
Night:<<...Bene...Promosso...Da oggi in poi sarai in squadra con Rei e Karen e Aiko... questo è il vostro primo incarico...>>
Si guardò la mano la ragazza, aveva qualche ferita che si protraeva per tutta la mano
(Night: Forse può veramente cambiarlo...)
Scomparì nel nulla lasciando che cadesse un foglio ai suoi piedi.
Rei si precipitò nella stanza, facendo intravedere una folla di persone quasi a bocca aperta, afferrandolo per le spalle.
Rei:<<oddio... Hai combattuto contro la nostra SS più forte e le hai tenuto testa...Sei incredibile...>>
Disse con gli occhi completamenti spalancati.
Kyugy:<<a proposito...Dove mi trovo?...>>
Rispose guardandosi intorno e avvicinandosi alla porta camminando lentamente per le ferite.
Rei:<<ah vero, questa è una gilda, noi riceviamo incarichi che sono appesi in bacheca, li svolgiamo e riceviamo una percentuale della ricompensa, siamo divisi in ranghi, E, D, C, B, A, S, SS >>
Sembrava molto entusiasto raccontandogli tutto ciò, aprì la porta al posto suo e esclamò.
Rei:<<questa è la tua nuova famiglia...gli Akira! >>


Capitolo Sei
The First Mission

Il giovane ragazzo, esausto, cadde a terra inerme poco dopo, lasciando lo stupore della folla che si mise tutta intorno a lui, gli occhi cominciarono a farsi pesanti, la vista annebbiata, cominciando a perdere conoscenza e quindi sprofondò il un lungo sonno.
Ancora con la testa che girava, si risvegliò in una strana stanza, era molto grande e con un enorme letto a baldacchino, strani oggetti si trovavano d'appertutto in quella stanza, dalle sfere di cristallo a dolci bambole di ceramica dislocate un po' ovunque, un dolce odore proveniva d'appertutto in quella camera, come una fragranza di gelsomino.
Ancora con la testa pesante provò ad alzarsi, ma stranamente non ci riuscì, guardandosi meglio intorno notò una ragazza intorno i 18 anni che dormiva abbracciata a lui, con uno slanciò di stupore il ragazzo cadde dall'altra parte della stanza sbattendo la testa e svenendo di nuovo intravedendo la ragazza che correva verso di lui prima di perdere conoscenza.

Nuovamente essendo strattonato fortemente, si svegliò guardando quella ragazza che aveva ad un palmo dal naso, a malapena riusciva ad intravedere i suoi lunghi capelli biondi e i suoi occhi celesti, i vestiti erano molto bizzarri, non ne aveva mai visti tali.
Kyugy:<<d-dove mi trovo?... C-Chi sei tu?>>
[i]La ragazza lo schiaffeggiò poco dopo più e più volte lasciandolo attonito e inerme sotto i suoi numerosi ceffoni.
???:Guai a te se mi fai preoccupare ancora cosi! Dopo tutto il tempo che ho impiegato a ristabilirti tu vuoi farti male ancora?!
Continuava a tirargli ceffoni, come se nulla potesse placare la sua furia, in apparenza era una dolce ragazzina, ma nella realtà faceva molto male.
Kyugy:<<f-Ferma, cosi sei tu a farmi del male!>>
Velocemente le bloccò le mani portandosi su di lei.
???:<<maiale! Come osi tu!>>
Liberandosi, prendendo ogni oggetto che le capitava sotto mano, cominciò a inondarlo facendolo sparire sotto quel cumulo informe
To be continued...o forse no?
view post Posted: 6/12/2012, 23:19 Racconti di "TERRORE E FOLLIA!" - Racconti

Il sonno della mente. [/b]


Mi svegliai con un forte dolore alla testa come se qualcosa
stesse sbattendo contro la mia fronte per cercare di penetrarvi, cercai di
aprire gli occhi ma quel dolore lancinante non me lo permetteva, li socchiusi e li riaprii aspettandomi di
vedere la luce del sole ma ciò che vidi non era altro che buio, un buio nero
come la pece, ma allo stesso tempo vidi una luce foca in lontananza … fin
troppo lontana per raggiungerla.


All’ improvviso un tanfo nauseante, le mie narici si spalancarono
, i miei occhi strabuzzarono dalle orbite e la luce lontana divenne più forte
illuminando così ciò che mi circondava : morte.


Mi guardai attorno lentamente cercando di riordinare i
pensieri, intorno a me vi era il mare .. ma un mare formato da acqua nera e
priva di vita in cui sguazzavano pesci privi di anima, tutto ciò che vedevo era
morte.


Guardai in basso e con le mani tastai la superficie su cui
ero seduto –una zattera- pensai –una zattera…-


Volevo pensare ma il tanfo dei pesci defunti e il dolore
alla nuca non me lo permettevano –come
sono finito qui? -.


Non so quanto tempo passai seduto su quella zattera in legno
di selce, circondato da pesci morti e con quell’ emicrania che non mi dava
tregua, stavo vivendo un incubo.


Quando l’ emicrania passò iniziai a riflettere : -come sono
arrivato qui?- pensai –qual è il mio
ultimo ricordo?- cercai di ricordare .. ma nulla, mi tornava alla mente solo
una frase : “ il sonno della ragione genera mostri figliolo”.


-Il sonno della ragione? Chi me l’ ha detto?- in nessun modo
riuscii a riordinare la mia mente confusa per ore pensai a quella frase finchè
all’ orizzonte qualcosa apparve.


-Un isola! AH AH UN ISOLA!- dissi –sono salvo!- iniziai a
remare con le mani senza badare ai corpi in putrefazione che toccavo, preso da
un senso di euforia.


Mi avvicinai e ciò che vidi subito era un enorme obelisco,
mi avvicinai sempre di più e dopo qualche minuto raggiunsi la costa.


Quando toccai terra ebbi l’ impulso di saltare di gioia ma
quando vidi l’ obelisco tutta la mia gioia fu frenata e un profondo senso di
terrore mi avvolse, mi avvicinai e notai
che quella misteriosa costruzione era ricoperta di incisioni e antiche
scritture.


Osservai le incisioni
: rappresentavano delle strane creature simili a balene antropomorfe che
fuoriuscivano dal mare ma le scritture mi erano assolutamente incomprensibili.


Segui la narrazione delle vicende narrate dalle incisioni
finchè non vidi una frase a me comprensibile : “ Egli non mi troverà. Dio, quella mano! La finestra, la
finestra! “


Quella frase si ripeteva e si
ripeteva come se fosse infinita …. – che cosa ? – un rumore.


Mi girai di scatto, terribili
rumori giungevano dal mare come se la terra si stesse aprendo e a un tratto
qualcosa fuoriuscì e si erse dal mare di pesci morti … -una mano?-


Una titanica mano uscì dal mare
seguita da un'altra e dalle braccia, a quel punto la mia mente collassò.
Iniziai a ridere sadicamente mentre le mani palmate fuoriuscivano dal mare, e
risi risi risi e risi ma perché ridevo? La follia mi avvolse totalmente la
paura era tale che tutto ciò che potevo fare era ridere mentre nella mia testa
rimbombava : “ Egli non mi troverà. Dio, quella mano! La finestra, la
finestra! “.


Il terreno sprofondò sotto i miei
piedi e all’ improvviso fu tutto buio e poi di nuovo luce.


Mi svegliai sulla mia scrivania
davanti a un caffè rovesciato e un libro aperto – era un sogno?- pensai, ma in
qualche modo sapevo che non era un sogno.


“Il sonno della ragione genera
mostri figliolo”


Mi guardai attorno confuso e ancora
assonnato : il mio studio era tutto in disordine e la porta era
spalancata, i libri erano caduti dallo
scaffale ricoprendo di carta il pavimento, la scrivania era cosparsa di caffè
fuoriuscito dalla tazza rovesciata, tutto era ora bagnato tranne il libro su
cui poggiavo la testa.


Mi sgranchii e mossi le
gambe intorpidite poi presi in mano il libro per scoprire se fosse lui il
responsabile del mio incubo, lo sfogliai velocemente e poi lo richiusi per
vederne il titolo : - necro..? Necronomicon?-


-Che razza di nome,
logico che poi abbia questi incubi- alzai la testa e cercai di alzarmi ma
qualcosa me lo impediva –che diav?- per quanto ci provassi non riuscivo a
muovermi dalla sedia.


-Che cosa diavolo sta
succedendo?- chiamai la mia segretaria : Lucy, ma la mia voce echeggiava nel
corridoio senza ricevere risposta, a un tratto sentii dei passi alle mie
spalle, mi voltai di scatto : -chi va là?- nessuna risposta –Lucy?-


Una voce …. una voce
cupa e tenebrosa rimbombò nel corridoio – sai Howard.. non è
morto ciò che in eterno può attendere-


-Chi sei? Chi ti manda?-


-Chi mi manda?- disse la voce mentre avanzava a
passi lenti. –Dimmi Howard… hai paura ?-


-Chi sei?!-


-La più antica e potente emozione umana è la
paura, e la paura più antica e potente è la paura dell'ignoto.-


-Dimmi chi diavolo sei!- Mi agitai sulla sedia
cercando in tutti i modi di liberarmi ma quando l’ ombra del misterioso uomo fu
sulla soglia il terrore fu tale che mi paralizzai istantaneamente. E a un
tratto la cosa fu sulla soglia ma non era un uomo era un cadavere di una donna.


-Vuoi sapere chi sono? Ma come? Io sono Asenath!
Hai già scordato Howard?-


-Asenath?- Quel nome fece riaffiorare dei
ricordi. – Asenath Waite…. “la cosa sulla soglia” h.p. Lovecraft 1933- Come nel
mio incubo la mia mente collassò e ancora iniziai a ridere e alla mia risata si
unì quella di “Asenath” che immobile sulla soglia rideva maniacalmente.


Udii un latrato mi voltai e dissi : - “Il cane”
1922-. Asenath annuì ed entrambi ricominciammo a ridere fino a che il latrato
si fece più forte e il cadavere smise di ridere.


-Howard, ti ricordi che cosa rappresenta quel
latrato vero?-


Per un attimo smisi di ridere e ricordai : il
cane del racconto di Lovecraft altro non era che il guardiano dei morti che
uccide chiunque possegga il suo medaglione. Mi
tastai il petto e sentii un cerchio metallico lo guardai e su di esso
vidi raffigurato un cane.


-N.. no questo … questo è solo un incubo-


-La tua mente Howard…. la tua mente sta forse
dormendo Howard?-


Il latrato si fece più vicino ricordai con orrore
la fine dei malcapitati nel racconto di Lovecraft e iniziai ad urlare.


-Il sonno della mente genera i mostri-


A un tratto sentii di potermi alzare e lo feci,
mi alzai di scatto e subito corsi verso la finestra e senza indugio alcuno mi
ci gettai, ma il tempo… il tempo era come fermo, man mano che cadevo davanti ai
miei occhi passavo ogni genere di creatura : Nyarlotothep, Cthulhu gli
Shoggoth, infinite creature della sadica mente di Lovecraft.


E mentre cadevo sentivo i sussurri provenire
dalle tenebre, sentivo i ratti nei muri e l aria fredda.


Infine di nuovo mi svegliai… nel mio letto questa
volta.


Nelle mani stringevo un libro : lo guardai :
“Weird Tales raccolta completa”. –Che incubo orrendo-.


Mi alzai ricoperto di sudore, gettai il libro
dall’ altra parte della stanza e andai a prendere un bicchiere d’ acqua.
–Maledetto Wilbur, maledetto lui e tutto l’ occulto!-


Tornai nel mio letto e mi sdraiai nuovamente
sperando finalmente di poter dormire.


Prima di
addormentarmi mi tornò alla mente una frase : “Il pensiero
umano, con le sue infinite varietà, i suoi infiniti gradi, aspetti e conflitti,
è forse lo spettacolo più divertente e, insieme, più scoraggiante, del nostro
globo terracqueo.”


Ma questa frase giungeva alla mia mente da molto
lontano quasi come venisse da una città cadavere dominata da un dio folle e
crudele.






Diario di un incubo.

Si dice che la mitica città di R’lyeh fu costruita 350 milioni di anni fa da enormi e ripugnanti creature ed in essa posero il
sepolcro del loro dio Cthulhu.


Nel 2001 un gruppo di ragazzi appassionati dell’ occulto
decise di intraprendere un viaggio a bordo di un peschereccio, lo scopo del
viaggio era visitare la possibile ubicazione di R’lyeh 47°9'S 126°43'W nell'Oceano Pacifico.


I suddetti ragazzi non fecero ritorno, solo un membro dell’ equipaggio riuscì a sopravvivere ma si
suicidò pochi giorni dopo, sul suo corpo fu rinvenuto un diario successivamente
riconosciuto come il diario di Wilbur uno dei ragazzi scomparsi.


Ciò che segue è la copia del suo diario.


21 settembre 2001


La navigazione sta proseguendo per il meglio : i marinai sono tutti indaffarati nella pesca e io e
gli altri ci divertiamo giocando a carte o a leggere un po’ del buon vecchio
Lovecraft (se non abbiamo il mal di mare).


Le giornate passano fiacche non pensavo ci sarebbe voluto così tanto …. a volte ripenso a ciò che ci ha
detto quel vecchio lupo di mare al porto, non so qualcosa nelle sue parole riguardo
alla follia e a ciò che avremmo trovato….


Sono esattamente le 16:43 e quell’ idiota di Howard ha di nuovo vomitato sul ponte! Non vedo l’ ora che
questo viaggio finisca! Odio le maledette navi! Ma perché mi sono fatto
coinvolgere!?!?


Sono le 23.14 la giornata è andata per il meglio tralasciando il mal di stomaco, a cena i marinai ci hanno
raccontato una storia riguardante il così detto Leviatano, ovvero un enorme
pesce che tutti i grandi pescatori un giorno sperano di pescare, ah ah ah
ancora rido è stata una serata molto piacevole e spero di poter dormire senza
dove correre al gabinetto.


23 settembre 2001


Caro diario : ieri non ho scritto nulla perché sono stato rinchiuso in cabina con la nausea, è stato
orribile!


I marinai dicono che entro domani dovremmo arrivare a destinazione finalmente!


Sono le 22.39 e il mal di stomaco è tornato anche stasera smetto di scrivere.



24 settembre 2001


Finalmente dovremmo esserci! I marinai dicono che tra poche ora saremo arrivati attualmente sono le 8:56
sono emozionatissimo!


Sono le 12:34 all’ orizzonte si vede una nebbia foltissima, purtroppo non possiamo navigare, l’ arrivo è
rimandato.


Sono le 21:29 è successo un fatto inspiegabile : la nave si è mossa come spinta da qualcosa e siamo finiti
dritti nella nebbia! Giurerei di aver visto qualcosa che spingeva la nave! LO
GIUREREI!


Sono le 23.45 sono letteralmente terrorizzato la nebbia è così fitta che all’ esterno non si vede
nulla! I marinai non sanno spiegare l’ accaduto e temono che la nave possa
schiantarsi.


25 settembre 2001


L’ ho visto…. ho visto quello che chiamano Leviatano o almeno credo ma vi assicuro che quella cosa non
aveva nulla di naturale.


L’ abbiamo visto io e Philips : era nella nebbia, è stato un attimo ma era lì! Un enorme ombra nella nebbia
era il doppio della nave!!! Ho paura ho molta paura!



27 settembre 2001


Siamo naufragati. La nave si è schiantata contro un scoglio, siamo saliti sulle scialuppe giusto in tempo e
solo oggi abbiamo toccato terra.


La nebbia è ancora qui e io sento che qualcosa mi sta osservando … qualcosa di grosso.



Nelle pagine del 28 e 29 settembre Wilbur scrisse solo la
seguente frase : “Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn”.


Secondo alcuni le parole incomprensibili sarebbero legate al culto di cthulhu, ecco la possibile traduzione : “Nella sua dimora a R'lyeh il morto Cthulhu attende sognando”.


30 settembre 2001


Due giorni.

Ho dimenticato tutto ciò che ho fatto in due giorni! Oggi mi sono svegliato e l’ equipaggio era dimezzato!


CHE COSA STA SUCCENDO QUI?
COSA!?

Io e Howard abbiamo deciso di esplorare l’ isola in cerca di aiuto, riporterò qui le eventuali scoperte.


1 ottobre 2001

Sono Philips Smith compagno di Wilbur e Howard riporto qui quanto accaduto ieri poiché voglio che tutti
sappiano cosa è accaduto in quest’ inferno.


Ieri Howard e Wilbur sono tornati dalla loro esplorazione ma i loro occhi erano bianchi! TOTALMENTE
BIANCHI! Continuavano a ripetere queste parole : “Cthulhu fhtagn” dopodiché hanno dato fuoco alle scialuppe!
Abbiamo cercato di fermarli ma avevano una forza sovraumana è stato tutto
inutile ma il peggio è stato dopo : hanno detto : “sanno sempre ciò che accade
nell’ universo” io gli ho chiesto : “chi?” e loro hanno puntato il dito alla
tempia dicendo : “l’ inferno è proprio qui” poi sono morti senza alcun motivo
apparente! SONO CADUTI AL SUOLO PRIVI DI VITA!


4 ottobre 2001

Sono il membro dell’ equipaggio della nave : Dagon. Stevenson Richard.


Mi sento costretto a scrivere quanto accaduto nei giorni : 2 ottobre e 3
ottobre dell’ anno corrente.


Una creatura non di questo mondo e ci tengo a sottolineare che non aveva nulla di
normale è emersa da un enorme sepolcro precedentemente ricoperto dalla nebbia.


So che molti non crederanno alle mie parole ma quanto scrivo è veritiero : la
creatura mi ha parlato e io in qualche modo sapevo cosa mi stava dicendo : mi
stava chiedendo di divulgare la verità.


Non so se qualcun’ altro ha visto quella cosa probabilmente sono semplicemente
impazzito ma ciò che so è che quando quell’ essere è apparso i miei compagni di
sventura sono impazziti.


Il 2 ottobre 2001 quando la creatura è apparsa avevamo intenzione di costruire una
zattera per poter fuggire ma tutti e
ripeto TUTTI sono collassati al suolo ridendo istericamente e pronunciando parole prive di senso solo due
parole mi furono comprensibili : “risvegliato Cthulhu”. Solo io ho visto quella
creatura e solo io non sono impazzito (almeno credo) e ora voglio divulgare la
verità! Oggi 4 ottobre 2001 ho ultimato la zattera e ora sto navigando nella
nebbia sperando di trovare una via d’ uscita per tornare al mondo civile.


7 ottobre 2001


Finalmente è finita una nave di passaggio mi ha preso a bordo sono salvo


19 ottobre 2001

Lui è nella mia testa.




Il 21 ottobre 2001 Stevenson si gettò dalla finestra della sua casa morendo sul
colpo, nelle pagine del diario del 19, 20 e 21 ottobre le uniche parole erano :
“lui è nella mia testa”.

Sul retro del diario era riportata una descrizione attribuita forse alla creatura
citata dal marinaio.


“La cosa non può essere
descritta un viscido e verde uovo cosmico con tenaglie molli e una orribile
testa di calamaro con antenne che si contorcono una montagna che camminava e
incespicava”


Reputo giusto riportare le
pagine di questo diario perché il ricordo dei giovani che si avventurarono
nella città cadavere non svanisca col tempo.



Le scienze, ognuna tesa nella propria direzione, finora non
ci hanno nuociuto gran che; ma un giorno, il confluire di frammenti di
conoscenza dissociati schiuderà panorami della realtà talmente terrificanti che
o impazziremo per la rivelazione, o fuggiremo dalla sua luce mortale, cercando
rifugio nella pace e nella sicurezza di nuovi secoli bui. H.P. Lovecraft.





La promessa.



La luce si spegne e le tenebre calano sulla stanza, resta
solo la delicata lucentezza della luna che attraverso la finestra giunge al
pavimento.




Ma la stanza è totalmente avvolta nel buio, ed ecco che un
semplice armadio diventa una creatura spietata e assetata di sangue, e sotto il letto decine di creature
demoniache danno inizio a una strana ballata, i rami degli alberi diventano braccia
protese verso la finestra e il povero bambino spaventato nel suo letto cerca di
porre fine al flusso d’ immaginazione.




“Mammaaa” urlò il piccolo Erich.




“Maammaaaaa” insistette, senza ricevere risposta.




“Cosa succede piccolo?” disse con voce affettuosa ma
spazientita la signora Fletch.




“I mostri! Caccia i mostri!” disse il piccolo fanciullo
mentre tremava coprendosi il mento con le coperte.




“Non c’è nessun mostro qui piccolo” disse la signora Fletch,
poi puntò un dito sul piccolo cranio di Erich “Sono tutti qui. Le tue paure
sono i mostri. Tu non pensarci e dormi.” Diede un bacio sulla fronte del
bambino e tornò nel letto per metà vuoto.




“Non pensarci! Non pensarci!” pensò il piccolo erich “ I
mostri non esistono! Io sono coraggioso!”




Un cigolio interruppe la riflessione del giovane che balzò
in piedi e scattò nella stanza della madre.




“Mamma mamma! Qualcuno stava aprendo la porta!”




“Uff Erich! Dai salta su.” La signora Fletch fece salire il
piccolo nel letto matrimoniale e gli accarezzò i capelli finchè non fu accolto
nel dolce abbraccio di Morfeo.




La signora Jessica Smith (47 anni) vedova del marito Finn Fletch , morì in un incendio di cui
ancora non sono state appurate le cause, il figlio Erich Fletch (8 anni) scomparve
nell’ incendio, la polizia locale crede che sia morto insieme alla madre nell’
incendio.




La signora Smith viveva , insieme al marito, una piccola
villa in Burkittsville (anticamente chiamato Blair) nella contea
di Frederyk (USA).




Finn Fletch morì 7 anni dopo la nascita di Erich Fletch, il suo corpo fu ritrovato ricoperto di ferite
probabilmente di un orso.




Una setta locale fu sospettata dell’ omicidio della famiglia Fletch.




Pioveva quel triste e freddo giorno d’ inverno, e la pioggia
copriva le lacrime dei presenti.




La bara veniva calata sottoterra accompagnata da un cupo
motivo e dai lamenti dei familiari e degli amici, Erich pianse per la prima
volta quel giorno ma nei sui occhi non vedevo tristezza ma preoccupazione come
se sapesse quale destino ci attendeva.




“Ora dormi Erich”




“ Non ci riesco mamma… ho paura.”




“Di cosa hai paura?”




“Papà è morto … e se morissi anchio? E SE LUI STESSO VENISSE
DA ME A” fu interrotto dall’ abbraccio della madre in lacrime.




“No Erich, non dire così, tu sei giovane hai tutta la vita
davanti! Ti prego non dire così.”




Quella sera Jessica non dormì, passò la notte a cullare
Erich…. sconvolta dalla chiara preoccupazione che vedeva negli occhi del
piccolo.




I mesi passarono tranquillamente e poi arrivò quel tragico
anno.




… Dal diario di Jessica Smith pagina del 21 settembre :




In questi giorni Erich si comporta in modo strano, ogni
giorno passeggia nel boschetto e si è pure trovato un amico immaginario .. lo
chiama Tom, però è strano … ha 8 anni pensavo che ormai fosse abbastanza maturo
da non necessitare di un amico immaginario.




… Dal diario di Jessica Smith pagina del 27 settembre :




Oggi Erich ha parlato con “Tom” e ciò che ha detto non mi è
piaciuto affatto : “Mamma non ha colpa! Tom non fargli del male”. Insomma …..
COSA? Ho chiesto ad Erich che cosa intendesse con quella frase e lui mi ha
risposto : “Tom vuole addossare a te la colpa”.




... Dal “ corriere della strega “ edizione del 4 ottobre :




Oggi nel bosco sono state trovate delle grosse impronte,
apparentemente di un orso ma la cosa che davvero sorprende è che di fianco ad
esse vi erano orme di due persone di cui una forse di giovane età.


Che si tratti di un orso amichevole?




“Maammaaaa, io e Tom andiamo nel bosco!”




“Nel bosco? Come mai giovani esploratori?”




“Dobbiamo incontrare degli amici”




“Ah si? Quali amici?”




“ Non posso dirtelo.”




“ E perché?”




“ Se lo faccio Tom ci farà del male”




“Ok Erich basta con questa storia! Perché pensi che Tom
possa farci del male??”




“Tom non è buono… mamma per favore fidati di me! Ti prego….”




“Erich io … NO! Vai in camera tua!”




“Non posso mamma” il ragazzo iniziò a correre diretto nella
boscaglia.




“ERICH!” Jessica cercò di inseguirlo ma fu bloccata da una
forza che la colpì allo stomaco e la fece svenire.




Jessica fu trovata priva di sensi da un contadino di
passaggio che subito la riportò in casa, dopo poche ore Jessica si risvegliò e
andò a cercare il figlio nella boscaglia.




.. Dal diario di Jessica Smith pagina del 5 ottobre :




Stava parlando nel bosco con… con… non riesco neanche a
pensarci! Era li! Vedevo le sue impronte sentivo il suo respiro!! C’era
qualcosa li!




Ci stava parlando! Oddio ci stava parlando! Era totalmente
disinvolto gli parlava e ci scherzava ma io vedevo solo il suo respiro e le sue
orme! Forse sono solo stressata.




… Pezzo di una lettera
mandata da Jessica Smith all’ amica Teresa Simmons :




Teresa … non so cosa stia succedendo … ho paura di chiudere
gli occhi ma anche di aprirli.. ogni giorno Erich va nel bosco , ho persino
paura di seguirlo SO che ce qualcosa! UNA PRESENZA!




Voglio andarmene da qui.




“Mamma suonano alla porta!”




“Si si arrivo” disse Jessica spazientita, e si diresse verso
la porta, ma quando l’ aprì fu il terrore ad avvolgerla.




“Ehm salve … lei è?”




Davanti alla porta vi era una signora anziana con una veste
nera indosso, il suo sguardo era nero ed inespressivo.




“Salve .. lei è la signora Fletch?” disse l’ anziana donna,
mostrando le sue gengive malconce e i denti gialli.




“Si sono io”.




“Salve, vorrei solo porle una domanda”.




“Bhe mi dica pure…”




“Lei mi può dare conferma che il piccolo Erich è il suo
unico figlio .. nato dal signor Finn Fletch?”




“C-cosa ?.. Mi scusi ma lei chi è?




“La prego di rispondere signora Fletch”.




“Mi dica chi è lei!”




“Non le riguarda signora Fletch! Risponda alla mia domanda!”




“Se ne vada vecchia pazza!” disse mentre sbatteva la porta.




La vecchia cadde nella neve, si rialzò, agitò un braccio e disse : “non creda che
cacciarmi possa salvarla signora Fletch, lei deve rispettare la promessa fatta
da suo marito!”




“ Di cosa diavolo sta parlando!?”




“ Due giorni signora Fletch.. le concedo due giorni per
consegnare spontaneamente il fanciullo”




“Lei è pazza!”




La vecchia signora se ne andò borbottando seguita dallo
sguardo pieno di rabbia di Jessica.




“Chi era mamma?”




“Nessuno Erich torna a giocare”.




…Dal diario di Jessica Smith pagina del 7 ottobre :




Ho sbarrato tutte le finestre e chiuso le porte a chiave
quella vecchia malata non entrerà di certo .. però ho paura .. ho un terribile
terrore che non mi lascia in pace …. suonano alla porta.




“Si chi è?”




“Signora Fletch consegni il ragazzo!”




“ Se ne vada ! ORA ! CHIAMO LA POLIZIA!” urlò jessica.




“Signora Fletch la prego di ragion..”




“SE NE VADA!”




“ Chi è mamma?” disse Erich strofinandosi gli occhi (erano
le 20:30)




“Vai via Erich chiuditi in camera!”




“Ma mamma cosa?”




“VAI IN CAMERA ERICH!”




“Lei è stata avvisata signora Fletch” strepitò la vecchia ed
inizio a pronunciare parole incomprensibili agitando un braccio in aria, dalla
boscaglia sbucarono altre vecchie e uomini di mezza età tutti vestiti con una
veste nera come la pece.




All’ improvviso la casa inizio a tremare e terribili ruggiti
rimbombavano tra le mura, intorno alla casa apparve una nebbia nera e all’
improvviso fu buio.




E di nuovo nel buio .. strane creature danzavano in cerchio
accompagnate da un cupo coro di uomini e gli alberi divennero braccia ma
stavolta non era la luce della luna ad illuminare il buio… ma la luce del
fuoco.




Le fiamme si alzavano in cielo e danzavano e sotto di esse :
le grida di Jessica che si dimenava
sulla lastra di roccia mentre Erich abbracciava qualcosa di informe ed
indescrivibile .. la promessa fu mantenuta.




Della casa dei Fletch non rimangono che ceneri e uno strano
simbolo dipinto sul cortile dietro all’ abitazione.




Nei giorni che seguirono l’ incendio quel simbolo fu
scoperto come il simbolo di una setta locale con cui il signor Finn Fletch
aveva rapporti tenuti segreti alla moglie.






“Non avere paura Erich i mostri sono solo nella tua testa”.




Il paese di Blair reso celebre dal film : “The Blair Witch
project” cela decine di leggende e inquietanti, ma allo stesso tempo intriganti,
storie popolari ma spesso in esse non vi è un lieto fine.





Azathoth




“E allora danforth e il suo compagno scoprirono il vero
terrore”.






Nel 1996 un gruppo di sedici esploratori si avventurò nel
polo sud per esplorare una caverna ricca
di prezioso minerale, questi uomini non fecero ritorno e di loro restò solo un
documento in cui affermano di aver rinvenuto degli esseri congelati da loro
chiamati : antichi.




Nell’ agosto del 1996 (esattamente dopo un mese dalla perdita
dei contatti radio con i sedici esploratori) fu mandata un ulteriore squadra il
cui compito era accertarsi della salute dei
sedici uomini scomparsi.




Eravamo in cinque…. cinque miserabili e una muta di cani,
avevano famiglia … io no. Perché io sono stato risparmiato?




Ricordo il giorno in cui siamo atterrati : una terribile
tempesta imperversava; siamo atterrati, abbiamo piantato le tende e legato i cani. Una
volta passata la tormenta iniziammo l’ esplorazione della caverna.




Dopo due ore di cammino siamo arrivati alla caverna di cui
avevamo le coordinate e ci siamo accampati.




Quelli dei piani alti ci avevano riferito di alcuni resti
all’ interno della caverna, ma l’ obbiettivo principale era scoprire che fine
avessero fatto quelli dell’ operazione : mountains of madness; e li trovammo …
ma purtroppo non trovammo solo loro.




“Allora Philips si parte?”




“Sissignore, Josh slega i cani, Kane prepara le corde e i
rampini, io recupero un po di provviste.” Philips era molto autoritario, ci
impartiva ordini e noi eseguivamo.




“Si” Risposi insieme agli altri.




“Ok signori si entra”




La caverna era buia nonostante la luce esterna, accendemmo
le torce ma ancora il buio persisteva come se nascondesse un segreto che tale
voleva restare.




“Diamine, non si vede nulla qui dentro!”




“Tenga signore” disse Josh passandogli una torcia.




“Grazie J”




“Non so voi ma io ancora non ci vedo, hey Howard usa un
razzo di segnalazione”.




“Sissignore!”




Howard accese il razzo e finalmente fu possibile vedere.




“O-mio-dio” Smith fu l’ unico a parlare e ancora mi chiedo
come ci fosse riuscito perché io persi totalmente il fiato davanti a quello
spettacolo.




Erano quelli i reperti di cui ci avevano parlato? QUELLE
COSE? Davanti a noi si stagliavano delle creature immense ed informi rinchiuse nel
ghiaccio, non c’è modo di descrivere ciò che vidi quel giorno era come guardare una rozza imitazione de : “la cosa [b]
da un altro mondo”.






Masse informi …
neanche i miei occhi mi permisero di dare una forma a quelle cose, neanche la

mente più perversa avrebbe potuto immaginare QUELLE COSE!




I cani abbaiavano come impazziti ma nessuno ci badava,
eravamo totalmente ipnotizzati.




“J…. lega i cani, Howard dimmi che non sto sognando”.




“Non credo signore … io io …”




“Signore io non credo che dovremmo restare qui! Dobbiamo
avvertire la base … qu-questa è una scoperta sensazionale.. noi noi ..”




“ZITTO KANE! Abbiamo
altre priorità!”



“Ma signore !”




“ZITTO HO DETTO! Fate tacere quei cani!”




Io non potevo parlare … non ci riuscivo, mi gettai in
ginocchio e iniziai a pregare : pregai… e chiesi al signore di diventare cieco
e di perdere la memoria, volevo dimenticare ciò che vidi.




“Philips porta dentro le tende, J lega i cani”.




“Signore e la luce?”




“Accendiamo un fuoco , accendete un altro razzo e posate
nelle pareti le torce”.




“Sissignore”




“Mio dio Howard non starai pregando!”




“Mi scusi signore”.




“Hey .. Howard resta fresco ok?”




“Sissignore”.




Accendemmo il fuoco e quegli esseri furono ancora più
visibili, passammo la notte svegli a fissarli e cercavamo di dare una
spiegazione a qualcosa che non doveva esistere.




Li chiamammo “gli antichi” perché di certo erano lì da molto
tempo.




All’ alba fummo svegliati da Smith : “ In piedi signori
abbiamo una missione da compiere”.




“Sissignore!”




“Ascoltate … so benissimo che questa scoperta farà storia e
so benissimo non vi è nulla di normale in loro … ma in questa caverna
probabilmente ci sono sedici uomini in fin di vita e noi dobbiamo trovarli!”




“Sissignore!”




Lasciammo Philips e Josh a guardia dell’ accampamento e
iniziammo ad esplorare; la caverna si diramava in decine di tunnel , gran parte
di essi finivano dopo pochi passi mentre tutti gli altri sembravano condurre in
un'unica direzione; decidemmo di seguire uno dei tunnel che stranamente era più
illuminato degli altri, a tratti si potevano intravedere sulle pareti altri “Antichi”
sepolti nel ghiaccio.




Camminammo per ore, all’ improvviso vidi la luce dell’
esterno.




“Signore guardi!”




“Un uscita? J passami il rampino”




“Sissignore”.




Smith lanciò il rampino finchè non trovò un appiglio.




“Ok dietro di me”




“Sissignore”




Iniziammo la scalata della parete che ci separava da quel
buco nella terra, sinceramente non so perché Smith decise di scalarla .. era
come attratto da qualcosa.




“Ok ci siamo quasi”.




Smith fu il primo ad uscire ed ancora una volta non gli
mancò il fiato.




“ Woah, questa la dovete proprio vedere”.




Ci porse la mano e ci aiutò a salire e ancora una volta fui
sconvolto ma non di paura .. ma di meraviglia.




“Incredibile!”




Delle rovine … di un antica città, incredibile … si ero
meravigliato … eccome se lo ero … ma la meraviglia finì presto.




“Signore guardi là!”




“Che cosè?”




Un liquido, paragonabile al sangue e di fianco resti di “Antichi”
ricoperti di ferite.




“Sangue? Che siano stati quelli della squadra dispersa?”




“Per quale motivo avrebbero dovuto scongelarli e trucidarli?”




“Difesa?”




“Difesa dai morti?!”




“E se non fossero mai morti?” Quella frase mi uscì dal
recinto dei denti, spontaneamente, in quel momento pensavo di essere l’ unico
in grado di ragionare.




“E se ci trovassimo davanti a una civiltà ancora vivente?
Vissuta in quest’ inferno di ghiaccio nascosta da tutto e tutti!”




“Howard calmati”.




“No signore! NON MI
CALMO”




“Howard….”




“COME POTETE RESTARE CALMI? GUARDATEVI ATTORNO!”




“Howard!”




“VI PARE NORMALE? CREATURE IMMONDE RINCHIUSE NEL GHIACCIO E
UNA CITT…”




Fui interrotto da un suono improvviso e devastante, persino
la terra tremò.




“Che diav?”




“Veniva da Est”




“La caverna?”




Ci calammo di nuovo nel tunnel ma era crollato.




“Kane contatta via radio J e Philips”




“Sissignore”




“Josh, Philips mi sentite?”




Nessuna risposta.




“Josh, Philips va tutto bene laggiù?”




“Ka..ne…lor…o”




“Josh! JOSH! Josh mi senti!?”




“L..or..o”




“Josh!”




“Aza..thoth”




Quell’ ultima parola mi gelò il sangue e quella fu l’ ultima
parola che sentii pronunciare da Josh.




“JOSH! PHILIPS!”




“Non rispondono Kane, non sprechiamo le batterie”.




“Azathoth” non riuscivo a togliermi dalla testa quella
parola “Azathoth…”




“Chiaramente da qui non possiamo andarcene, torniamo su e
cerchiamo un modo di tornare indietro”.




Scalammo di nuovo la parete e di nuovo ci trovammo in quella
città circondati dai cadaveri degli “Antichi”…. Azathoth.




Esplorammo la città, le strutture erano immense : come poteva
un essere umano creare qualcosa di così grande? Che siano stati gli “Antichi”? Azathoth?




La città aveva una struttura ellittica e su ogni parete vi
erano dei geroglifici : rappresentavano delle creature forse gli “Antichi”, li
mostrava insieme ad altre creature a loro simili ed insieme a una creatura

enorme che fuoriusciva dal mare ma in alto sempre vi era una che spiccava tra
le altre, una sorta di melma tentacolare che si diramava in mille protuberanze
le quali indicavano in svariate
direzioni; ovunque puntasse c’ era qualcosa e in un certo punto vi era un uomo.




“Azathoth…”




Cercammo di proseguire verso est ma ovunque andassimo non si
vedeva una via d’ uscita.




“Signore e se provassimo a scalare la parete?”




“Troppo alta… non abbiamo abbastanza corda”.




“Aspettate … quel tunnel … e se ce ne fossero altri?
Ricordate nella caverna? Vi erano molti tunnel”.




“Giusto Howard .. dividiamoci, prendete un razzo di
segnalazione, se uno lo lancia gli altri due lo raggiungono”.




“Sissignore”.




“Io andrò verso est, Kane dirigiti verso ovest e tu Howard
prosegui verso il centro della città verso quell’ obelisco”.




“Sissignore”




“Buona fortuna ragazzi”.




Camminai verso l’ obelisco posto al centro della città
tenendo gli occhi fissi sul terreno sperando di trovare un qualche buco ma
vedevo solo cadaveri di “Antichi”.




Camminai e camminai finchè giunsi in un grande spazio vuoto
e davanti a me l’ obelisco spiccava verso l’ alto coprendo persino il sole.




Mi avvicinai e vidi ancora gli stessi geroglifici ma stavolta
sotto di essi delle scritte, inizialmente non riuscivo a comprenderle ma poi
all’ improvviso le capivo … : Azathoth .. il caos primitivo.. il demone sultano
… creò l’ universo e creò gli dei, AZATHOTH nome
orribile, Azathoth supremo creatore di tutto cio che è.




Abbassai lo sguardo e vidi
un altro geroglifico … vidi ciò che supposi essere Azathoth e intorno a lui gli

“Antichi” danzavano e urlavano il suo nome.




Scoppiai a ridere preso da
un senso di follia isterica mi voltai e vidi due razzi di segnalazione … risi

ancora più forte … per terra vidi i cadaveri dei sedici sperduti … risi.




Sentii un grido che mi fece
esplodere i timpani e rimasi lì .. fermo a ridere finchè non persi i sensi.





Perché sono vivo? Perché mi
ritrovo di nuovo nella mia casa? PER QUALE MOTIVO?





Perché lo vuole Azathoth
ecco perché … perché lo vogliono gli “Antichi” vogliono che io soffra per aver

disturbato il sonno del loro supremo.




Lascio a voi le mie ultime
parole e spero che voi possiate credermi.





Maledizione è già qui … ha
già mandato i suoi mille sudditi a cercarmi ma non mi avranno non avranno la

mia mente MAI!








“Pensò alle antiche leggende
del Caos Primigenio, al cui centro brancica goffamente, cieco e idiota, il dio
Azathoth, Signore di Tutte le Cose, circondato dalla sue inetta schiera di
danzatori ottusi e amorfi e cullato dal sottile, monotono lamento d'un flauto
demoniaco stretto da mani mostruose". H.P. Lovecraft (1935).

Il grande mago.[/b]


Questo racconto è un
esperimento … ascoltata la musica che ti propongo lettore e leggi ciò che
scrivo senza pensare a ciò che ti circonda … entra nel folle mondo che oggi ti
espongo.





www.youtube.com/watch?v=fBlm3frdvQU




« E su tutto, in questo ripugnante cimitero dell'universo, si ode un
sordo e pazzesco rullìo di tamburi, un sottile e monotono lamento di flauti
blasfemi che giungono da stanze inconcepibili, senza luce, di là dal Tempo; la
detestabile cacofonia al cui ritmo danzano lenti, goffi e assurdi, giganteschi,
tenebrosi ultimi dèi. Le cieche, mute, stolide abominazioni la cui anima è
Nyarlathotep. »





“Venite! Venite lor
signori, venite ed assistete al grande spettacolo di Nyarlathotep il mago
proveniente da terre sconosciute e praticante delle antiche arti occulte!
Venite e meravigliate!”


Così veniva annunziato
il grande spettacolo del celebre mago da poco giunto ad Arkham, tutti furono
invitati e tutti furono lieti di assistere allo spettacolo, ma nessuno era
conscio di ciò che sarebbe successo in quella serata di sfarzo e gioia.


Una situazione idiliaca
che si trasformò in un incubo.


In mille entrammo in
quella maestosa sala decorata e tirata a lucido per l’ occasione ma che
trasudava vecchiaia e oppressione, intorno a noi tavole imbandite di
meravigliose cibarie e davanti ad esse un palco totalmente rivestito di tessuto
nero come la pece, sull’ oscuro palco un orologio a pendolo segnava il
tempo e un piccolo segno rosso era posto
sulla mezzanotte.


I mille invitati banchettarono
e risero ignorando il ticchettio delle lancette che lentamente compievano il
loro percorso verso la linea rossa.


Ad un tratto da dietro l’
orologio apparve un uomo : alto di carnagione scura, indossava un abito elegante di un abbagliante
color rosso sangue il quale si intonava con il suo cappello a cilindro
leggermente inclinato sulla nuca, nelle mani stringeva una scatola nera su cui
era disegnato un grande punto
interrogativo color rosso.


Si avvicinò agli
spettatori distratti e con gran voce disse : “signori e signore! Siete i
benvenuti nella mia sala, prego banchettate e chiacchierate, non sia mai che io
neghi ai miei ospiti la gioia ma vi prego ascoltate le parole di quest’ umile
prestigiatore di terre lontane e vi assicuro che avrete molto di cui parlare in
seguito”.


Il pubblico si girò e
tese l’ orecchie verso il mago e sbarrò gli occhi vedendo il suo stravagante
abito il quale ricordava la maschera della morte rossa.


Io fui l’ ultimo a
girarmi e quando lo vidi dovetti socchiudere più volte gli occhi accecato dal
contrasto dei suoi vestiti sull’ intenso nero del palco.


“Signori … Signore
sapete dirmi qual è la più grande paura dell’ uomo?”


Il pubblico si guardò ma
nessuno tese il braccio verso l’ alto proclamando la risposta all’ ambiguo
quesito fino a che qualcuno non trovò il coraggio.


“La morte?”


“Essere dimenticato!”


“La suocera?”


A quest’ ultima
affermazione in molti risero di gusto e il mago indispettito alzò la mano e
proclamò


“Errato signore dallo
spiccato sarcasmo, la più grande paura dell’ uomo è l’ ignoto … noi temiamo ciò
che non conosciamo e quindi lo evitiamo o lo reputiamo una minaccia, questa
sera io vi propongo un viaggio nell’ ignoto e chi sarà abbastanza coraggioso
potrà sopravvivere”.


Rimasi ammutolito da
quella frase macabra ma intrigante mentre il pubblico meravigliava.


Il mago alzò la scatola
e poi la tese al pubblico e disse : “cosa crediate che ci sia in questa
scatola?”


Il pubblico si protese per
poter vedere da vicino.


“Una suocera!”


Stavolta nessuno rise.


“Nulla!”


“No signori qui dentro
vi è l’ ignoto, qui dentro vi sono le vostre paure più celate”.


www.youtube.com/watch?v=w_J4CJ504LQ


Di scatto il
mago aprì la scatola e da essa vi uscì un corvo che gracchiando spicco il volo
uscendo dalla sala.


Il pubblico
rabbrividì e il mago rise : “ooh signori è solo un corvo …. MAI più … disse il
corvo”.


Il mago si
girò ridendo e poi di nuovo si girò di scatto aprendo la scatola ma da essa uscirono
coriandoli


“Incredibile
nevvero? Quante cose può nascondere questa scatola del mistero. Ma osservate da
vicino e ditemi cosa vedete ora al suo interno”.


Il pubblico
si protese verso il palco e così feci io e nella scatola vidi due occhi gialli
che mi guardavano con fare curioso, tutti sobbalzammo spaventati e dalla
scatola uscirono due mani verdi, si aggrapparono ai bordi della scatola ,
spinsero e uscì una testa se così poteva essere definita.


“Il pubblico
gridò ed indietreggiò”


Il mago rise
di gusto mentre la creaturina verde ci guardava inespressiva con i suoi occhi
gialli.


“Trattasi di
una lucertola signori … calmatevi è solo un’ illusione”.


Tutti
tirarono un sospiro di sollievo e di nuovo il mago si voltò.


Il pubblico
applaudì e chiese un altro prodigio.


Il mago si
girò e alzò la scatola verso il soffitto : “e ora strabiliate!”


www.youtube.com/watch?v=hywOY9BS9tQ


Dalla scatola
misteriosa uscirono uccelli variopinti, colori di ogni genere, arcobaleni e
balocchi seguiti da serpenti e coriandoli, un unione meravigliosa di colori che
si riversava sul tessuto nero del palco e poi ne uscirono creature ignote
dotate di lunghi tentacoli e dieci occhi a testa seguiti da altre creature che
suonavano il flauto o la cetra ma tutti
sparivano toccando il palco.


Il pubblico
meravigliava e non poteva distogliere lo sguardo in nessun modo, nessuno temeva
le creature ignote, tutti erano ipnotizzati da cotanta fantasia di colori.


Il mago
chiuse la scatola e smise di ridere : “vedete? Non avete avuto paura dell’
ignoto e ne siete rimasti affascinati, vedo i vostri volti meravigliati e mi
compiaccio … quanti prodigi ancora vorrei mostrarvi ma presto sarà mezzanotte e
dobbiamo accelerare il passo”.


Il mago pose
sul pavimento la scatola, si inchinò e alzo lo sguardo verso il pubblico : “signori
… che cosa è per voi la follia? Un sentimento? La perdita della ragione?”


“ E se vi
dicessi che la follia in realtà è fantasia? La follia …. molti la reputano una malattia .. io la reputo
come la volontà della nostra mente di riposare e di lasciare spazio alla
fantasia”


Il mago si
alzò di nuovo e indicò l’ orologio che segnava 20 minuti a mezzanotte.


“Presto lor
signori … presto voi sarete tutti pazzi ma ricordate … voi siete sognatori”.


Il pubblico
sempre affascinato ascoltava le parole del mago ma io fui preso da un brivido
di terrore e per un attimo ebbi l’ impulso di svegliarmi.


“Per alcune
religioni .. la follia è ciò che ha creato l’ universo ed esistono dei che si
nutrono di questa follia … la follia del genere umano, ma non la fantasia … la
follia che ci spinge verso l’ autodistruzione”.


L’ orologio
avanzò più velocemente e ogni secondo segnava 5 minuti in più finchè non
rintoccò la mezzanotte.


“Lo
spettacolo finisce qui ….”


Il pubblico
rattristì e si diresse verso l’ uscita, io rimasi immobile a fissare il mago e
ad un tratto il mago implose e da esso fuoriuscì un incubo strisciante (SIATE
FOLLI), urlai con tutto il fiato che avevo in corpo urlai, il pubblico si girò
e (SIATE FOLLI) rise fragorosamente
mentre veniva divorato da quella creatura rossa e nera ricoperta di
tentacoli e occhi che avanzava lentamente (SVEGLIATI), dalle mura uscirono
protuberanze di carne informi che presero il pubblico che sprizzava allegria da
tutti i pori e nella sala non ci fu altro che un lampante color rosso.


SVEGLIATI


Dopo il rosso
vidi solo bianco e poi la luce, mi svegliai sudato e terrorizzato e finalmente
posi fine a quello straziante incubo.


“Sento i
sussurri nel buio … Nyarlathotep.”





Siate folli
lettori liberate la vostra fantasia ma controllatela ammirate uno spettacolo di
magia ma svegliatevi quand’ esso diverrà una ballata della morte rossa e sempre
tendete l’ orecchio verso il buio e forse udirete i sussurri del grande mago
che invita alla follia.

commentate sulla sezione apposità!
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